Via libera al progetto definitivo per la sistemazione delle frane verificatesi in via San Mamante e via Montebellino dopo il nubifragio che colpì Cesena nel febbraio 2015.
Il provvedimento, per un importo di 340 mila euro, è stato approvato dalla Giunta comunale nella prima riunione dopo la pausa estiva.
“Come si ricorderà, quell’eccezionale ondata di maltempo – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi – provocò un gran numero di frane sulle nostre colline e per il loro ripristino abbiamo dovuto avviare un programma graduale di recupero. Alcune situazioni, però, si sono rivelate più complesse ed hanno richiesto indagini specifiche per individuare la soluzione adeguata. E’ il caso di via Montebellino e, soprattutto, di via San Mamante, all’epoca colpita da vari movimenti franosi: quelli più piccoli furono sistemati nel giro di pochi mesi, ma per avviare il recupero delle due più consistenti è stato necessario, prima, compiere uno studio geologico, sulla base del quale è stato messo a punto il progetto di intervento appena approvato”.
Le due frane di via San Mamante, che si trovano a breve distanza l’una dall’altra, hanno provocato lo scivolamento a valle della banchina e di parte della carreggiata in due ampi tratti della strada – il primo lungo 42 metri, il secondo una ventina di metri – e, a rendere più delicata la situazione, c’è il fatto che immediatamente sotto di esse si trovano edifici di civile abitazione.
Per la frana più ampia si interverrà inserendo pali di sostegno nella scarpata e un cordolo in calcestruzzo lungo tutti i 42 metri di estensione. Per l’altra frana, invece, è prevista la realizzazione a valle di una scogliera di massi ciclopici.
Naturalmente, l’intervento sarà completato dalla ricostruzione della parte di carreggiata stradale rimasta danneggiata.
Anche in via Montebellino, strada collinare che collega San Carlo a Formignano, il dissesto ha prodotto il cedimento di parte della carreggiata e della scarpata stradale, e in questo caso ha prodotto danni anche all’attraversamento fognario.
Per rimediare alla situazione si prevede di realizzare sulla banchina due opere di sostegno, costituite da una doppia fila di micropali, che si estenderanno complessivamente per circa 37 metri. Si provvederà, inoltre, a ricostruire la scarpata, a ricostruire la parte finale dell’attraversamento fognario e a installare dei guard rail.