Andare in bici dal Ponte Vecchio fino a Borello lungo l’argine del fiume, percorrendo un itinerario di 15 chilometri immerso nel verde, collegato a quello già realizzato negli anni scorsi che da Cesena arriva alla foce del Savio. E’ questo il progetto della Ciclovia del Savio a cui il Comune di Cesena sta lavorando.
Cos’è la ciclovia del Savio
La Ciclovia del Savio e il suo collegamento al mare rappresenta uno degli itinerari ciclabili più interessanti della Romagna (e non solo), e offre la possibilità di connessioni su vasta scala: Venezia e Trieste con Interbike, costa adriatica a sud, Roma attraverso la Valle del Tevere. Questo percorso, infatti, coincide con un tratto dell’itinerario nazionale numero 5 della rete di Bicitalia, quello che ripercorre una delle antiche vie di pellegrinaggio, vale a dire la Via dei Romei.
La parte verso il mare della Ciclovia del Savio è stata realizzata dal Comune di Cesena nel 2008-2009. Parte dal Ponte Vecchio e arriva a Cannuzzo (nel territorio di Cervia) sviluppandosi per 20 km sia sull’argine destro del Savio, sia utilizzando strade a basso traffico (zone 30). Nel 2014 questo itinerario è stato prolungato di 4 km sull’argine destro, arrivando fino a Castiglione di Cervia, e attualmente è in fase di prolungamento di ulteriori due chilometri verso Savio con connessione alle saline di Cervia. Complessivamente sono operativi, da Cesena fino a Castiglione, 27 chilometri di ciclabile.
L’itinerario ciclabile lungo il Savio è strategico nella riorganizzazione complessiva del territorio, in quanto proposto da Fiab come ciclovia Romea n. 5 (o ‘dei Romei’) della rete Bicitalia, ed è confermata dalla Regione Emilia Romagna nel piano delle ciclovie regionali.
Il piano di fattibilità del nuovo tratto
Per questo nuovo intervento si è deciso di privilegiare un itinerario che fosse quanto più possibile vicino al fiume, esaltando i caratteri ambientali e paesaggistici del tracciato. L’ipotesi progettuale è quello di una greenway, cioè un percorso immerso nella natura, al margine o addirittura dentro la vegetazione che cresce sulla riva, al confine con i terreni agricoli. Il percorso passerà sugli argini o da sentieri preesistenti o, ancora, da strade a basso impatto di traffico. Naturalmente, nella fase di progettazione sarà effettuata un’attenta valutazione idraulica delle aree sondabili e relativi tempi di ritorno, in modo da realizzare un’opera che, pur potendo essere sommersa in alcuni tratti, non veda pregiudicata in casi del genere la sua integrità strutturale, ma richieda solo interventi di manutenzione ordinaria.
Il percorso futuro
Il percorso inizia dal Ponte Vecchio, dove attualmente finisce la ciclabile sulla del Savio. Il nuovo tratto di ciclovia partirà percorrendo la via Savio in San Michele per poi salire sull’argine sinistro, fino a raggiungere la passerella di Romagna Acque. Si proseguirà poi lungo il margine dei terreni agricoli fino ad arrivare di fronte all’area di Ca’ Bianchi, dove si attraverserà il fiume su una nuova passerella. Si potrà comunque proseguire sulla riva sinistra attraversando l’area Calcestruzzi del Savio per giungere al guado in massi ciclopici per ricongiungersi all’area di Ca’ Bianchi. Da quest’ultima area si prosegue lungo il Savio costeggiando il canale fino a Molino Cento.L’ipotesi è di utilizzare, per vari tratti, un a passerella di legno larga 2 metri, immersa nel verde. Giunti alla chiusa passando per il vecchio edificio di proprietà Enel (con l’ipotesi di acquisirlo per destinarlo a museo dell’energia per mezzo dell’acqua) si inizia il percorso a margine dei terreni agricoli fino a San Carlo. Arrivati a questa frazione si userà la via Roversano per imboccare la via Fiume di San Carlo e ritornare così sul Savio, che verrà attraversato sotto la rupe. Anche in questo caso si pensa di realizzare una passerella ciclopedonale (o in alternativa la collocazione di massi ciclopici). Tornati sulla sponda destra, il percorso proseguirà fino al ponte sulla via Scanello, attraversando un’area che ricade nel SIC Rio Mattero – Rio Cuneo, ed è molto interessante dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Si proseguirà lungo la via Scanello fino a Borello.
La rete ciclabile attuale e futura di Cesena
Attualmente Cesena conta su quasi 230 km di percorsi sicuri per le biciclette. Le piste ciclabili e ciclopedonali urbane propriamente dette si estendono per km 62,29 e sono distribuite su 9 percorsi tra centro e periferia, mentre poco meno di 25 km (esattamente 24,496 km) è la lunghezza degli itinerari ciclabili turistici-ricreativi. A questi percorsi specifici si affiancano 143 km di strade a zona 30, dove è specificamente prevista la convivenza sicura fra biciclette e veicoli a motore. Ma la rete ciclabile cesenate è destinata ad ampliarsi ulteriormente di altri 60 km. Già prevista, oltre alla realizzazione della Ciclovia Romea, la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane per una lunghezza di quasi 13 km, quasi 3 km di itinerari turistici ricreativi, mentre le zone 30 saranno ampliate di circa 30 chilometri. In particolare, il secondo lotto prevede la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile che collegherà la via Emilia alla rotonda di Torre del Moro oltre alla costruzione di una rotonda tra viale Matteotti e via Farini. Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile in via della Resistenza tramite l’asfaltatura del parcheggio sterrato già esistente mentre un’ulteriore rotonda sarà collocata tra via Gramsci, viale della Resistenza e il ponte Europa Unita.I tratti di pista ciclabile già esistenti sulla via Emilia Est saranno completati e unificati per collegare la zona artigianale di Case Castagnoli con Case Missiroli. La pista ciclabile del parco urbano Novello sarà la vera arteria della città dove ad essere in collegamento saranno le zone est e ovest della città, rappresentate dalla zona Stadio e dall’Ippodromo. Infine il terzo lotto, corrispondente alla costruzione di una pista ciclabile che collega Cesena a Diegaro, sarà inserito nel bilancio 2018.