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Il Conservatorio Bruno Maderna sigla un accordo con l’università cinese dell’Henan

È la prima iniziativa di questo tipo in Italia


Cesena e Cina sempre più vicine grazie all’accordo stretto dal Conservatorio Bruno Maderna e l’Università cinese della provincia dell’Henan per il rilascio di un titolo congiunto delle due Istituzioni.
Le parti lo hanno siglato nei giorni scorsi, quando la delegazione cinese, fra cui il Rettore dell'Università di Henan e il Direttore del dipartimento delle Arti, è venuta a Cesena.

Nel corso del loro soggiorno cesenate, gli ospiti cinesi, accompagnati da una rappresentanza del Conservatorio cesenate guidata dal direttore Paolo Chiavacci, hanno fatto tappa anche a Palazzo Albornoz, dove ha dato loro il benvenuto l’Assessore alla Cultura Christian Castorri.

L’accordo fra il Maderna e l’Università di Henan è il primo in Italia tra un’istituzione di Alta formazione artistica e musicale (Afam) e un’Università straniera. Il progetto è frutto di una procedura che l’Università italiana ha già messo in atto da diversi anni e che prevede una collaborazione fra istituzioni universitarie di pari grado italiane e straniere al fine di conseguire un titolo spendibile sia in Italia che all'estero, nonché di facilitare il processo di internazionalizzazione della formazione e delle professioni.

Gli studenti cinesi che aderiranno a questa doppia iscrizione faranno una parte degli esami in Cina sotto la supervisione di docenti italiani e solo i più meritevoli concluderanno il loro percorso a Cesena presso il nostro Conservatorio. In particolare, ad essere coinvolti saranno i laureati triennalisti in Canto lirico, ambito particolarmente interessante per gli studenti stranieri dato che l’Italia è universalmente considerata patria del bel canto. Il nostro Conservatorio rappresenta ancora una volta una garanzia di qualità, non solo per l’offerta formativa garantita da insegnanti di alto livello, ma anche per la sperimentazione sul campo grazie ai numerosi allestimenti operistici prodotti nel celebre Teatro Bonci e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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