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Teatro Bonci 1846-2016 - A Cesena tra scena e cultura

Consuntivo del programma del 170°


Che cosa ha lasciato l’annus mirabilis del Teatro Bonci, trascorso tra il concerto di apertura di Al Di Meola del 24 febbraio 2016 e il concerto di chiusura di Noa del 28 aprile 2017?

Intanto, un programma pienamente realizzato, un insieme organizzato di eventi e di attività che è cresciuto nel corso dei mesi con nuove iniziative e nuovi protagonisti, un programma che ha visto la proposizione di momenti clou di grande significato e soprattutto un diffuso panorama di iniziative che si sono consolidate man mano che si snodavano i tempi e i luoghi.
Restano ancora proposte in via di conclusione e forse ancor più un generale benessere nel pensare che occorre proseguire la ricerca e l’impegno.
Al di là dei singoli eventi, è fondamentale sottolineare che il concept del Progetto sia stato pienamente sviluppato e soprattutto largamente condiviso: il Teatro che la città ama e desidera è quello che emerge con chiarezza dalle fotografie di questo anno trascorso insieme: un Teatro aperto, civico, di qualità, capace di innovare la tradizione, senza preclusione nei confronti di alcuna forma artistica.
Il Bonci è una istituzione culturale della città che si integra con le altre a partire dalla rappresentazione contemporanea della sua memoria.

Il Teatro è stato aperto e visitato senza interruzione: ha intessuto una viva collaborazione con tutte le Istituzioni culturali della città, la Biblioteca Malatestiana, il Conservatorio, il Centro Cinema, la Galleria d’Arte, insieme alle quali ha progettato e realizzato un Programma vivo ed esteso.
Cosa resta? Certamente, la convinzione di un percorso condiviso con la storia e la contemporaneità, con la cittadinanza tutta, ma poi il bagliore degli eventi, il saluto di Al di Meola e Noa e i loro auguri per il 170esimo, la performance di Franco Mescolini (insieme a Denis Campitelli) che ci ha regalato il 15 agosto l’ultimo suo cammeo, la lezione degli universitari bolognesi sull’acustica del Bonci, un modello assoluto per tutti i ricercatori sulla materia, la meraviglia negli occhi dei ragazzi che hanno assistito agli spettacoli prodotti in occasione del 170esimo, come Brundibar del Conservatorio, Magnifiche presenze di Michele Di Giacomo, La bomba di Roberto Mercadini e ilDon Chisciotte con lo stesso Mercadini e Emanuele Marchesini, titoli che resteranno nel repertorio della Stagione per ragazzi, le fotografie di Luca Del Pia e le cartoline inviate dal Teatro verso il mondo per iniziativa di Guido Guidi e del Gruppo Fotografico, il coagulo di attività che hanno portato a Teatro l’1 e il 2 ottobre pubblici di ogni età, con i piccoli guidati dall’Associazione Katriem in una visita speciale nei luoghi più nascosti del Bonci, i segni della sinergia virtuosa con il Conservatorio che ha portato a serate magnifiche con, tra le altre,  l’opera Le nozze di Figaro e il melologo Metamorphosen con Benedetta Conte e Gabriele Marchesini, mentre le Camminate letterarie dal Teatro alla Biblioteca sono state il segno di un legame indissolubile tra i luoghi cittadini della cultura.

Cosa resta?
Certamente una serie organica di oggetti, esposizioni, pubblicazioni, a cominciare dal volume di interviste impossibili, Dialoghi con l’altrove.
Sfidando l’impossibile dodici scrittori intervistano diciannove personaggi che hanno segnato il Teatro di Cesena, una storia documentata e fantastica del nostro Teatro progettata e realizzata in una forma originale, per proseguire poi con le esposizioni dedicate al 170esimo, molte e tutte interessanti. In Teatro e in Biblioteca, a seguito di un lavoro di ricerca appena iniziato, la mostra 170 anni. Una storia per immagini ha proposto un itinerario originale tra foyer, palchi e documenti inediti, reso ancor più affascinante dagli strumenti antichi e dalle voci, proposti grazie alla collaborazione con Villa Silvia e il Museo Nazionale di Strumenti musicali. Dal Teatro verso la Piazza per tutta l’estate, a 170 anni dall’evento straordinario che animò la città per giorni, è uscita per l’ascolto di tutti, spettatori e visitatori occasionali, una attraente colonna musicale. Così sono entrate in Teatro per la prima volta decine di persone, ragazzi e adulti, che sono state coinvolte e trascinate emotivamente dai luoghi teatrali. Altre esposizioni: la magnifica mostra di fotografie, curata dal Centro Cinema, con gli scatti inediti di grandi personaggi teatrali tratti dall’Archivio Zangheri che ha documentato in modo continuativo la storia del Teatro Bonci e degli altri Teatri cittadini nella seconda metà del Novecento, la mostra in Galleria d’Arte, Spiriti ardenti. Tra arte e fotografia, con le foto di Gian Palo Senni e le opere di sei artisti contemporanei, curata da Marisa Zattini. Il bel catalogo della mostra rappresenta un segno che rimarrà nel tempo, così come si spera potrà accadere con il Catologo della citata esposizione del 170esimo che attende qualche ulteriore ricerca per essere pubblicato in una sorta di post-produzione del Programma del 170esimo.

Le proiezioni proposte dal Centro Cinema, soprattutto durante e in relazione con Piazze di Cinema 2016, hanno caratterizzato molte serate cinematografiche dedicate a Tra schermo e palcoscenico. Il teatro al cinema, mentre è iniziata nel 2016 e terminerà nel 2017 l’originale Rassegna Carta bianca a chi recita, costruita a partire dai suggerimenti e  dalle preferenze delle attrici e degli attori che nel corso della Stagione teatrale sono stati intervistati a questo proposito. Restano anche come cammei le registrazioni video dei loro interventi.
Per le nostre spedizioni postali possiamo usare da quest’anno il francobollo commemorativo, realizzato grazie al contributo dell’Associazione Amici della Lirica “Alessandro Bonci” di Cesena.

Il 170esimo è stata anche l’opportunità per una riorganizzazione museale del Teatro Bonci, museo di sé, ma anche luogo di conservazione di documenti e materiali: forse è stata la scoperta più insolita che il pubblico ha potuto sperimentare, affacciandosi nei tanti Archivi che il Bonci ospita e potendo ammirare i piccoli deliziosi musei che si incontrano camminando nei corridoi. Sicuramente straordinaria è la macchina dei ricordi, i Cassetti della memoria, che è stata progettata e costruita per l’occasione e che consente di ascoltare e vedere a scelta alcuni dei personaggi più importanti della storia del teatro negli ultimi venti anni.

Fa parte di questo quadro, la pubblicazione del volume su Carlo Bersani, in corso di realizzazione e, soprattutto, il volume di graphic novel appena uscito.
Di seguito la scheda del volume 
UN INEDITO SGUARDO ALLA STORIA DEL TEATRO ALESSANDRO BONCI DI CESENA 
Tre atti, un preludio e un gran finaledi
Mordecai e Luca Lenci
21x28,5, BROSSURATO, 64 PAGINE,A COLORI
€ 13,00 
Si può raccontare la storia di un teatro a fumetti? La domanda non se si “può”, ma il “come”! Inaugurato a Cesena il 15 agosto del 1846, il Teatro Alessandro Bonci è dedicato alla figura dell’omonimo tenore italiano che con la sua fulminante e impressionante carriera ha portato l’arte lirica non solo in tutta Europa, ma addirittura fino a New York. La storia del teatro vede coinvolte tre misteriose figure femminili, che viaggiando nel tempo ripercorreranno la storia del tenore, del teatro e della nobile arte della lirica. Il volume può essere acquistato nelle librerie cesenati e in Biblioteca Malatestiana.Nel prossimo autunno Cesena ospiterà una mostra delle tavole originali. 

AUTORI
Mordecai è nato in un giorno infausto per l'umanità, fosse anche solo per la sua comparsa. Dopo una lunga epopea nel rutilante mondo cinematografico facendo il filmaker indipendente, a torto o ragione torna al suo primo amore, il fumetto. Che questo sia ricambiato, è a tutt'oggi questione dibattuta. Ama bere bene, mangiare meglio e l’ironia sopra ogni cosa.
Luca Lenci nasce a Lucca nel 1989 e dopo un diploma di Geometra nella sua città natale si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, dove si diploma con il massimo dei voti nel 2012. Realizza per Kleiner Flug “Nicola Pisano”, su testi di Alessio Nencioni, e su testi dei Licaoni il seguito a fumetti della webserie “Elba - L’eredità di Napoleone”, edito da Double SHot. Per Edizioni BD disegna, su sceneggiatura di Danilo Deninotti, “Wish You Were Here”, fumetto dedicato alla vita di Syd Barrett e dei Pink Floyd.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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