Lotta agli sprechi alimentari anche in chiave di riduzione dei rifiuti. Con questo obiettivo il Comune di Cesena si sta preparando a varare un nuovo progetto rivolto a ristoranti e mense. L’idea è quella cambiare la destinazione degli avanzi e delle eccedenze alimentari, evitando che si trasformino in rifiuti.
Due le modalità considerate.
La prima è quella di incoraggiare i clienti a portare a casa quello che hanno ordinato ma non sono riusciti a terminare, sull’esempio di una consuetudine molto diffusa nei paesi anglosassoni, dove la sportina con gli avanzi viene chiamata ‘doggy bag’ o ‘family bag’.
La seconda è quella di definire percorsi per immettere gli avanzi di cucina nella rete della solidarietà.
“Questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso dal Comune di Cesena già da tempo per ridurre la produzione di rifiuti – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessora alle Politiche ambientali Francesca Lucchi – e prende le mosse dalla legge contro gli sprechi alimentari varata lo scorso anno. Grazie ad essa, di fatto, si è aperta la strada alla possibilità da parte degli operatori del settore di cedere gratuitamente le eccedenze alimentari che, per vari motivi (commerciali, estetici, ecc.), sarebbero destinate a essere smaltite come rifiuto, pur essendo ancora tranquillamente consumabili”.
“E’ stato stimato – proseguono Sindaco e Assessore - che ogni anno in Italia si buttano circa 16 miliardi di euro di cibo commestibile, pari all'uno per cento del prodotto interno lordo. Si tratta di una cifra da capogiro, che impone un cambio di rotta, sia in termini sociali che ambientali. La nostra iniziativa intende dare un contributo in questa direzione”.
Sostenuto da un contributo di 16mila euro ricevuto da un bando Atersir, a cui si aggiunge un cofinanziamento del Comune di 4mila euro, il progetto cesenate si prefigge l'obiettivo di creare un circuito di ristoranti (almeno una ventina) che si impegnino attivamente a ridurre lo spreco di cibo. Per i più virtuosi, in prospettiva sono previste anche riduzioni della Tari.
Nella prima fase del percorso si punterà soprattutto a favorire il ricorso alla doggy bag, con la predisposizione di contenitori specifici e la messa a punto di una campagna di comunicazione ad hoc per sensibilizzare cittadini e ristoratori. Per affidare la gestione pratica del progetto, il Comune ha appena pubblicato un bando di selezione rivolto alle associazioni della propria rete del CEAS Multicentro. Il soggetto che riceverà l’incarico, fra le altre cose dovrà provvedere alla progettazione e all’acquisto dei kit per la raccolta degli avanzi alimentari, e alla loro distribuzione nei singoli ristoranti, con adeguate indicazioni sul loro utilizzo e sulle finalità complessive del progetto. Inoltre, dovrà verificare il corretto utilizzo dei kit anche attraverso visite dirette in orario di apertura dei locali.
Dal canto suo, il Comune (in accordo con il soggetto attuatore) promuoverà incontri preliminari con associazioni di categoria e Ausl al fine di concordare le modalità di contatto dei ristoranti e di gestione degli scarti alimentari, le corrette prassi per il recupero degli avanzi di cucina, la distribuzione dei kit per il recupero degli avanzi, acquisire elementi per eventuali proposte di modifica al regolamento Tari finalizzate ad incentivare la riduzione dei rifiuti nella ristorazione. Secondo il crono programma stilato dal Comune, la fase preparatoria (compresa la produzione dei kit personalizzati) dovrebbe concludersi entro l’estate, per avviare la campagna di sensibilizzazione e la consegna dei kit ai ristoranti fra settembre e ottobre.