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Guerra ai maleducati del cassonetto: nuova convenzione con le Gev per stanarli

Tempi duri per i ‘pirati’ del cassonetto.
Nei soli primi 5 mesi del 2017 sono state 50 le sanzioni comminate per abbandono di rifiuti o errato conferimento, per un importo complessivo di oltre cinquemila euro.

Si conferma così il giro di vite avviato dall’Amministrazione comunale a partire dal settembre dello scorso anno contro il deprecabile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti. 
Fra le misure avviate – come si ricorderà - l’installazione di telecamere a presidio dei punti più critici e l’intensificazione dei controlli, anche in borghese, da parte della Polizia Municipale. 
In quella prima fase si sono registrate complessivamente 36 sanzioni, per un importo complessivo di 2900 euro.

“Il fenomeno dei rifiuti lasciati fuori dai cassonetti o inseriti nei contenitori sbagliati  – affermano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore Francesca Lucchi – è senza dubbio uno degli aspetti che creano più disagio e malcontento fra i cesenati. Per mantenere una città bella ed accogliente occorre l’impegno di tutti, ma se qualcuno non fa il proprio dovere vanifica i comportamenti corretti di tutti gli altri, calpestandone i diritti. Da qui la scelta di intensificare i controlli e avviare anche l’attività sanzionatoria, con l’obiettivo di educare e responsabilizzare, dando al tempo stesso un segnale positivo ai cittadini – e sono la maggior parte - che differenziano correttamente e non accettano più di vedere rifiuti lasciati a terra. 
Un impegno che proseguirà anche nei prossimi mesi, e anzi si rafforzerà grazie alla nuova convenzione con le Guardie Ecologiche Volontarie, che abbiamo appena approvato e che durerà fino alla fine dell’anno”. 

Secondo il documento che verrà sottoscritto prossimamente, il Comune di Cesena affida al Raggruppamento Provinciale delle Guardie ecologiche Volontarie il compito di eseguire i servizi specifici che verranno richiesti dalla Pm. 

Ampio il ventaglio degli interventi possibili.
Fra essi, i servizi di vigilanza e appostamento su specifiche postazioni di cassonetti stradali o altre aree espressamente indicate dalla PM e le verifiche a campione all’interno di cassonetti per individuare materiali impropri (e nel caso identificare i responsabili di conferimenti scorretti).

Ma, fra le altre cose, alle Gev si chiede anche di segnalare eventuali carenze nel servizio di raccolta rifiuti (ad es. contenitori troppo pieni o collocati in punti critici per la sicurezza stradale), di collaborare nelle azioni informative sulle modalità della raccolta differenziata, di affiancare gli agenti di polizia municipale nelle attività di indagine per la ricerca di elementi probatori utili all’identificazione dei trasgressori, di intervenire con appostamenti e sanzioni per l’abbandono e l’errato conferimento di rifiuti durante mercati ambulanti e fiere, di svolgere attività di controllo e sanzione inerenti al regolamento comunale di Convivenza Civile, di compiere verifiche a campione sul corretto utilizzo della compostiera da parte delle utenze che l’hanno ricevuta in dotazione.
A fronte di questo impegno, il Comune di Cesena corrisponderà alle Gev la somma di 3.100 euro. 

Nel frattempo, il sistema avviato da Cesena fa scuola anche nei Comuni vicini. 
Nei giorni scorsi il Comandante della Pm Giovanni Colloredo e il Dirigente dell’Ambiente Paolo Carini hanno incontrato rappresentanti dei Comuni di Gambettola, San Mauro Pascoli e Bagno di Romagna, per illustrare le modalità di intervento adottate e i risultati ottenuti. Interesse per l’esperienza cesenate è stato segnalato anche da Mercato Saraceno, Sogliano e Gatteo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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