Si trasmette il testo della risposta che l’Assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti ha fornito nel corso del Consiglio comunale all’interpellanza presentata dal Consigliere Leonardo Biguzzi (Articolo 1 -Mdp) sulla nuova convenzione per l’accoglienza dei migranti.
Di seguito il testo delle risposte (in grassetto le domande contenute nell’interpellanza)
1) Attualmente chi gestisce i centri che erano fuori dalla convenzione e quante persone vi sono collocate?
I centri fuori dalla convenzione con l'Unione sono gestiti dall'Ass.ne Croce Oro in convenzione diretta con la locale Prefettura. Non siamo a conoscenza di quante persone vi siano attualmente in quanto i numeri cambiano di giorno in giorno in relazione ai nuovi arrivi e alle dimissioni dal sistema di accoglienza.
2) Se le strutture in cui andranno ospitati coloro che usciranno da quelle in sovrannumero sono state individuate? Se sì quali?
3) Quali sono le tempistiche per il bando e per l’entrata in vigore della nuova gestione in capo all’Unione?
4) Quali sono i criteri che si vogliono usare per la selezione dei nuovi gestori dei centri di accoglienza?
Si tratta di 3 interrogativi che trovano coerente e organica risposta nell'atto di programmazione e distribuzione territoriale dei nuovi posti per l’accoglienza profughi, la cui predisposizione è prevista per le prossime settimane. Atto a cui seguiranno il conseguente avviso pubblico - di competenza dirigenziale - per l’individuazione dei soggetti del terzo settore attivi nel territorio dell’unione valle del savio disponibili all'accoglienza di profughi e l’avvio delle procedure per l’accreditamento dei nuovi posti di accoglienza. Un iter che, complessivamente, richiederà alcuni mesi.
Colgo l'occasione per dire a lei e ai consiglieri comunali presenti, dunque, che si tratta di una delibera di programmazione molto importante, che pur rientrando tra le competenze della Giunta Unione, desideriamo portare al confronto nella nostra IV commissione consigliare, prima della sua adozione.
In generale, posso anticipare che i criteri di cui ci chiede spiegazione non potranno che essere coerenti con quanto previsto nel disciplinare per “L’ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER L’ACCOGLIENZA DI PROFUGHI NEL TERRITORIO DELL’UNIONE DEI COMUNI VALLE DEL SAVIO” di cui alla Delibera di Giunta Unione nr. 52 del 27/07/2016, adottata alla fine del precedente percorso ad evidenza pubblica. Per avere una visone organica del procedimento e delle sue implicazioni amministrative è necessario assumere a riferimento tutti i contenuti del disciplinare.
Ad ogni modo a titolo indicativo le strutture di accoglienza dovranno:
▪ essere collocate coerentemente con quanto programmato dalla Giunta Unione;
▪ ospitare al massimo 25 profughi;
▪ garantire tutti servizi previsti dal capitolato nazionale, ossia:
a) Servizi di gestione amministrativa (Registrazione degli ospiti dati anagrafici, sesso, nazionalità, data di entrata, data della dimissione, tempi di permanenza) comprensivo della produzione di un report giornaliero, ecc.
b) Servizi di assistenza generica alla persona (Orientamento generale sulle regole comportamentali all’interno della struttura, nonché sulla relativa organizzazione, servizio di lavanderia, ecc.
c) Servizi di pulizia e di igiene ambientale ovvero quelle attività atte ad assicurare il confort igienico ambientale delle strutture di accoglienza al fine di garantire lo svolgimento delle attività ivi previste (Pulizia giornaliera e periodica dei locali e degli arredi, disinfezione, disinfestazione, Raccolta e smaltimento rifiuti, ecc).
d) Servizi di accoglienza, fornitura e distribuzione dei pasti con anche la possibilità di fornire i pasti mediante consegna dei generi alimentari, rispondenti comunque alle caratteristiche ivi previste, lasciando la possibilità di autogestione da parte degli ospiti per la preparazione degli stessi.
e) Fornitura di beni quali prodotti per l’igiene personale e vestiario intendendo la fornitura del minimo necessario al momento dell’accoglienza presso la struttura e, all’occorrenza, il rinnovo dei beni da effettuare periodicamente al fine di garantire l’igiene e il decoro della persona, l'erogazione del “pocket money” nella misura di Euro 2,50 pro capite/ pro die, fino a un massimo di Euro 7,50 per nucleo familiare, da erogare anche sotto forma di “buoni” (spendibili presso strutture ed esercizi convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico) o, anche, come chiarito dal Ministero dell’Interno con la circolare del 26 agosto 2014, attraverso l’erogazione in contanti, erogazione di una tessera/ricarica telefonica di Euro 15,00 all’ingresso.
f) servizio di mediazione linguistica e culturale al fine di garantire L’Orientamento e l’accesso ai servizi del territorio mediante la copertura delle prestazioni servizio di assistenza linguistica e culturale, la formazione e riqualificazione professionale mediante la copertura delle seguenti prestazioni: servizi rivolti a favorire percorsi di autonomia ed integrazione attraverso l’organizzazione dei corsi di apprendimento e/o approfondimento della lingua italiana, l’orientamento all’inserimento lavorativo mediante la copertura delle seguenti prestazioni:informazione sulla normativa italiana in materia di lavoro ed orientamento ai servizi per l’impiego presenti sul territorio, promozione e realizzazione di attività di sensibilizzazione e di informazione al fine di facilitare il dialogo tra i beneficiari e la comunità cittadina, promozione e realizzazione di attività di animazione socio-culturale mediante la partecipazione attiva dei beneficiari ( eventi di carattere culturale, sportivo, sociale, etc), accompagnamento in attività di volontariato svolte a beneficio della Comunità Locale in collaborazione con le Amm.ni comunali. La tutela legale, il servizio di informazione sulla normativa concernente l’immigrazione i diritti e doveri e condizione dello straniero, il servizio di assistenza per la stesura della domanda di asilo, orientamento al territorio, informazione ed assistenza nei rapporti con la Questura competente per l’inserimento nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, l’informazione sui diritti e i doveri sanciti dall’ordinamento italiano.
g) La tutela psico-socio-sanitaria da effettuare presso i presidi sanitari territoriali o medici di base, comprese le spese di trasporto necessarie per raggiungere la struttura sanitaria, ecc... ecc...
5) Se la gestione “ordinaria” dell’accoglienza sarà regolata dalla nuova convenzione, rimane però da regolare la gestione dell’emergenza. Esiste un protocollo fra Unione e Prefettura per la gestione della fase di emergenza?
Non esiste una distinzione sul piano formale, né tanto meno su quello sostanziale, tra la gestione ordinaria e la gestione in emergenza. Si tratta di una gestione che continua dal 2014 senza soluzione di continuità condizionata dai nuovi arrivi e dalle dimissioni dal sistema di accoglienza, che per quanto riguarda l'Unione dei Comuni Valle Savio è unicamente organizzato attraverso la presenza dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).