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Servizi di Polizia Municipale a carico degli organizzatori di eventi sportivi e di spettacolo? Se il Parlamento dà l’ok, Cesena lo farà

Escluse solo le iniziative benefiche a sostegno del volontariato


Nel decreto che il Governo sta approntando nell’ambito della cosiddetta "manovrina di primavera”, è stato inserito un emendamento che prevede, per chi organizza eventi privati (sportivi, dello spettacolo), di doversi far carico delle spese del personale di polizia locale per i servizi di sicurezza e polizia stradale, “quando gli eventi incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione del territorio dell'ente”.

In sostanza l'emendamento, già approvato in Commissione Bilancio della Camera (e quindi con molte possibilità di essere confermato dal voto in Aula), rappresenta la necessaria valvola di sfogo per una situazione di cui sempre più spesso i cittadini chiedono ragione. Anche a me è capitato in più di un’occasione di sentirmi chiedere “ma perché deve essere la collettività a sostenere la spesa per i servizi svolti dalla Polizia Municipale in occasione di certi eventi, che fanno incassare agli organizzatori fior di quattrini?”.

Anche per la nostra città il costo di tale impegno è significativo: solo per restare al 2016, il supporto professionale e capace della Polizia municipale alle manifestazioni svoltesi nel nostro territorio, ha comportato l’impegno di circa 650 donne e uomini in divisa, per un totale di quasi 4.000 ore di lavoro. E, naturalmente, il loro costo (ingente, come si può ben comprendere dalla mole dei numeri) è stato a carico della nostra comunità. Preannuncio quindi che, se il decreto offrirà alla nostra città questa nuova opportunità, in accordo con il Comandante della Pm Giovanni Colloredo, intendo renderlo immediatamente operativo, addebitando agli organizzatori di eventi sportivi e di spettacoli le ore di lavoro necessarie alla Polizia municipale per la gestione di manifestazioni che, è bene ricordarlo, nella quasi totalità dei casi, sono a fine di lucro. A Cesena accadrà appena possibile, ma con un’eccezione: quella riservata agli eventi sportivi e di spettacolo organizzati con motivazioni solidali, che servono cioè a raccogliere fondi per il nostro ampio mondo del volontariato. Già oggi, infatti, per fortuna sono numerose le gare ciclistiche, quelle podistiche, i concerti che, tra i propri obiettivi, si pongono anche quello di raccogliere risorse da destinare ad iniziative benefiche ed in quel caso ritengo che vada garantita una distinzione positiva.

Poiché, a quel che si apprende, la “manovrina” è attesa in Aula alla Camera da lunedì 29 maggio e poi il testo passerà subito al Senato, mi auguro che la scelta possa divenire operativa quanto prima.

Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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