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Si allarga l’esperienza dei lavori socialmente utili svolti dai profughi

 
A pochi giorni dalla sigla della convenzione con la Prefettura per la gestione del sistema di accoglienza profughi, per l'Unione Valle Savio si apre già una nuova ed intensa fase di lavoro. 
Primo impegno in agenda – in attesa di avviare la nuova istruttoria di accreditamento - è quello del rinnovo dei contratti di servizio con gli Enti Gestori già accreditati, per garantire la continuità dei servizi di accoglienza fino al 31 dicembre del 2017. Così, già oggi pomeriggio nel Palazzo Comunale si svolto un incontro con le quattro realtà accreditate: Arci Solidarietà, Cooperativava Fare del Bene, Misericordia Valle del Savio e associazione Papa Giovanni XXIII.“

L’intento di questa prima riunione – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti – è di condividere con gli enti gestori le principali novità presenti nel nuovo Contratto di Servizio. In particolare, questa nuova fase sarà caratterizzata da un ruolo più significativo assegnato all’esperienza dei servizi di pubblica utilità, come la pulizia di parchi e aree verdi della città, attuati volontariamente dai profughi: dopo la positiva sperimentazione portata avanti in questi anni, gli interventi di questo tipo saranno riorganizzati in forma capillare e strutturale su tutto il territorio cittadino anche grazie alla collaborazione di alcuni volontari del progetto "Attiviamoci per Cesena".

L'esperienza di messa in gioco dei profughi in tali attività, utili a rendere la città più pulita e vivibile, esce dunque dalla fase di sperimentazione e diventa buona prassi e patrimonio pubblico della città”. In concreto, oltre alle attività di piccola pulizia (aggiuntive rispetto a quanto già garantito dal servizio pubblico) nei giardini e nelle aree verdi tradizionali situate in zona urbana, a breve saranno avviati anche servizi specifici di pulizie degli spazi pubblici e delle aree verdi attigue alle sedi stradali nei Quartieri più periferici dove sono presenti centri di accoglienza che ospitano profughi, cioè Borello, Valle Savio e Ravennate. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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