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Le conclusione dell'Amministrazione dopo il convegno sulla Famiglia

Oltre centro persone al convegno in Malatestiana sulla famiglia, centrato su una intensa lezione della docente universitaria Raffaella Iafrate.

 
Grande partecipazione al convegno “Risorse di famiglia”, tenutosi nella mattinata di sabato in Malatestiana, organizzato dall’Amministrazione comunale di Cesena insieme al Centro Famiglie di Asp, Caritas, San Vincenzo, Centro di aiuto alla vita, Campo Emmaus, Casa bella, Grazie e Pace, Banco di solidarietà, Croce Rossa, Famiglie per l’accoglienza, Associazione Adamantina, Papa Giovanni XXIII, Associazione Testa e Croce e ROD (Rete Oratori Diocesana).

Il convegno si è aperto con i saluti del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e del Vescovo della Diocesi di Cesena Sarsina Douglas Regattieri. A seguire, la relazione dell’Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti, che ha evidenziato alcuni fra i fattori di maggiori fragilità della comunità cesenate: invecchiamento, prevalenza di famiglie composte da uno o due componenti, crisi economica ed aumento dei conflitti familiari. Caratteristiche note a chi si occupa di sociale che lasciano intravedere la necessità di individuare strumenti nuovi di intervento per non disperdere le risorse delle famiglie e per rafforzare i percorsi di aiuto.

Particolarmente emozionanti le testimonianze dirette di tre famiglie che stanno ricevendo sostegno dalla rete sociale e che si stanno mettendo a disposizione di chi sta passando un momento buio: testimonianze che hanno fatto emergere paure e debolezze ma anche speranza e coraggio.

Infine, intensa la lezione di Raffaella Iafrate, Docente di psicologia sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha parlato delle fragilità e delle prospettive delle famiglie di oggi.
Partendo dal concetto di fragilità come condizione essenziale, senza la quale non si può attivare nessuna risorsa, Iafrate ha ribadito come la dimensione relazione sia cruciale per supportare i legami familiari, sottolineando come la famiglia non sia solo esperienza di emotività ma anche di affettività e responsabilità.
Ed ancora, famiglia come incontro di differenze (di genere, di generazione, di stirpe), dove diviene naturale prendersi cura di un progetto che va oltre se stessi.
Stimolante, infine, il ragionamento di chiusura (di speranza e di prospettiva) sulla condizione della famiglia, legato al concetto di “generatività sociale”, riconducibile alla capacità, volontà, consapevolezza di ogni genitore di non promuovere solo la crescita dei propri figli, ma contestualmente ad essa la crescita globale della generazione cui essi appartengono. Famiglia, dunque da intendersi ancora come risorsa fondamentale di una comunità.

Il prossimo appuntamento del ciclo “Risorse di famiglia” è previsto per l’autunno, con un approfondimento di natura economico-sociale.

 
 
 
 
 
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