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Il bruco dei tetti

Infestazione in centro storico

A partire dai primi giorni di febbraio stanno pervenendo al Dipartimento di Sanità pubblica e all’Ufficio ambiente del Comune di Cesena alcune segnalazioni di cittadini residenti nel centro storico della città allarmati e preoccupati a causa della presenza di piccoli bruchi di colore nerastro ricoperti di setole che camminano sui muri esterni delle loro abitazioni (larve pelose, spesso confuse con quelle della processionaria del pino).



Si tratta di Eilema caniola o Litosia: un lepidottero Arctiidae ampiamente diffuso in tutta la nostra penisola, da non confondere con la processionaria del pino.

La sua presenza in città è una costante nel tempo; quello che invece può cambiare nel corso degli anni è la sua consistenza numerica legata all’andamento climatico (inverno più mite con punte minime di temperatura prossime allo zero).

Le larve (bruchi), lunghe circa 2 cm, sono ricoperte da una folta peluria, il colore è marrone scuro tendente al nero; si cibano di alghe, muschi e licheni ed è per questo motivo che la loro presenza è facilmente rilevabile nelle case i cui tetti sono ricoperti da “coppi”.

Gli adulti sono piccole farfalline lunghe 2-3 cm di colore tendenzialmente biancastro. Si vedono soprattutto la sera e sono attratte dalla luce.

Esse compaiono due/ tre volte l’anno: la prima tra aprile e maggio la seconda tra luglio e la metà di agosto, la terza (non sempre c’è una terza generazione) tra settembre e ottobre.
Negli ultimi anni a causa dell’innalzamento delle temperature e gli inverni più miti il ciclo risulta anticipato.


Dal punto di vista sanitario non costituiscono un problema: queste larve sono innocue per la salute dell'uomo e degli animali.

In considerazione dell’assenza di pericolo per l'uomo e per gli animali e della innocuità anche verso le piante coltivate, si sconsiglia di attuare la lotta chimica e di limitarsi a proteggere le eventuali vie d'ingresso alle abitazioni al fine di impedirne l'entrata all'interno.

Per l’eliminazione dei bruchi si può utilizzare paletta, scopa e aspirapolvere o acqua.

Solo nel caso che questo tipo di lotta risultasse insufficiente a rendere sopportabile l'infestazione, si potrà ricorrere all'utilizzo di formulati a base di piretroidi opportunamente registrati per questo utilizzo e adottando tutte le precauzioni riportate in etichetta.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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