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Cesena continua a essere multietnica, anche se nel 2016 il numero di stranieri residenti è diminuito del 4%

Cesena continua a essere multicolore e multietnica, anche se nel 2016 il numero degli stranieri residenti è diminuito del 4%, scendendo per la prima volta dopo alcuni anni sotto quota 9000.
Al 31 dicembre scorso i cesenati con passaporto non italiano erano, infatti, 8.974 (4.044 maschi e 4.903 femmine), contro i 9.329 del 2015.

A indicarlo il dossier dedicato alla popolazione straniera messo a punto dall’Ufficio Statistica, che come di consueto nei primi mesi dell’anno predispone una serie di analisi sui fenomeni più rilevanti relativi all’andamento demografico della città. 

“E’ almeno dal 2000 che Cesena si trova a fare i conti con un consistente flusso di immigrati, che ha conosciuto il suo picco nel 2013, quando gli stranieri iscritti all’Anagrafe erano 9.784. Dall’anno successivo la popolazione straniera di Cesena risulta in diminuzione, e le cause sono molteplici.
Ci sono i trasferimenti in altre città o altri Paesi, i ritorni in patria, le cancellazioni per irreperibilità, ma anche i  riconoscimenti di cittadinanza italiana: nel 2016 sono stati 350, mentre nel 2015 sono stati addirittura 503. Questo significa che negli ultimi due anni più di 800 uomini e donne nati in altre parti del mondo sono diventati italiani e cesenati a tutti gli effetti.
Questo contribuisce a rendere la comunità più variegata e plurale rispetto al passato: si tratta di una trasformazione profonda, che non riguarda solo la nostra città, ma l’intero Occidente.
Ad acuire questo quadro, ci sono le situazioni di guerra e povertà che martoriano molti Paesi non troppo distanti da noi, con i continui arrivi sulle coste italiane e greche, e anche Cesena ha fatto la sua parte accogliendo gruppi di profughi. 

Ora, di fronte a questo quadro, possiamo decidere di negare l’evidenza, far finta di niente; oppure possiamo cercare di capire il fenomeno e di approntare risposte in grado di favorire e governare la convivenza in una società che, ci piaccia o no, è già multietnica.
Proprio per questo è stato deciso di svolgere un Consiglio comunale aperto dedicato a riflettere sulle ragioni e le modalità dell’accoglienza dei migranti a Cesena.
Accadrà il prossimo 16 marzo, quando rappresentanti delle istituzioni, del volontariato e degli stessi migranti si ritroveranno insieme ai gruppi consiliari per discutere di questi aspetti”. 

Il consiglio comunale aperto sarà articolato in tre parti.
Dopo l’introduzione di Andrea Pullini, Presidente del Consiglio comunale, una prima fase sarà dedicata a fare il punto della situazione locale e nazionale, con gli interventi di Antonio Giannelli, Presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Bologna; Simona Benedetti, Assessore ai servizi per le persone; Antonio Massa, Vicario del  Prefetto di Forlì-Cesena.
Ci si concentrerà, poi sull’accoglienza a Cesena.
In scaletta gli interventi di: Alen Balzoni, Presidente Asp Cesena Valle Savio; Israel De Vito, Governatore Misericordia Valle del Savio; Paolo Brunetti, Presidente Arci Solidarietà; Daniele Severi, Associazione Papa Giovanni XXIII; Cinzia Pieri, operatore sociale; Soumahro Issa, richiedente protezione internazionale; un rappresentante del  Comitato Futuro Borello; Anastasia Macini, Comitato Romagna Migrante.
A seguire, gli interventi dei Gruppi consiliari.
A tirare le conclusioni sarà il Sindaco Paolo Lucchi. 

La fotografia del fenomeno migratorio a Cesena ci dice che la maggior parte degli stranieri residenti in città arriva dal continente europeo: più precisamente, il 32% appartiene all’Unione Europea, mentre un altro 24% proviene da altri Paesi del vecchio continente.

Consistente anche la rappresentanza africana, che costituisce il 30% del totale, mentre è di origine asiatica il 10%. Infine, i cittadini provenienti dall’America sono il 4%.
Manca, invece, all’appello l’Oceania. 
Considerando le singole nazionalità, anche nel 2016 il gruppo più numeroso si conferma quello della Romania, con 1.497 cittadini residenti, distanziandosi ulteriormente dalla comunità Albanese che conta 1.043 residenti.
Nella top ten delle nazionalità più rappresentate, al terzo posto si colloca il Marocco (819), e a seguire la Bulgaria (730), la Polonia (537), l’Ucraina (506), la Tunisia (479), la Nigeria (474), il Bangladesh (382) e, al decimo posto, il Senegal (318).
Il totale dei cittadini di questi dieci paesi ammonta a 6.794 unità, pari al 75% di tutti gli stranieri che vivono a Cesena. Da rilevare, però, che fra questi, solo per tre gruppi si è registrata una crescita nel corso del 2016: si tratta di Romania (+37), Ucraina  (+4) e Nigeria (+45), mentre tutte le altre comunità sono in flessione. 

Nel corso del 2016 sono stati 940 (di cui 482 maschi e 458 femmine) i cittadini stranieri che si trasferiti a Cesena. Ma poco più della metà (esattamente 477)  sono arrivati dai loro paesi d’origine. Una quota consistente (175 unità) è arrivata da altre città italiane, mentre 173 sono emigrati da altri comuni della Provincia di Forlì-Cesena.
Infine, un’ottantina si sono reiscritti all’anagrafe di Cesena dopo che erano stati cancellati perché risultati irreperibili.
Dei nuovi arrivati, 287 provengono dall’Unione Europea (le nazionalità più rappresentate sono quella rumena con 186 unità, e quella bulgara, con 47 unità), mentre dai paesi europei extra Ue si sono registrati 148 arrivi (di cui 64 dall’Albania e 51 dall’Ucraina). Complessivamente arriva dall’Europa il 46%.
Sono stati 338 gli arrivi africani (di cui 79 dal Marocco e 73 dalla Nigeria), facendo registrare un incremento degli ingressi rispetto a ciò che veniva registrato sia nel 2015 (268) che nel 2014 (252). Sono stati invece 135 quelli asiatici (di cui 69 dalla Cina e 30 dal Bangladesh).
Infine, dall’America si sono registrati 32 ingressi. Questo per quanto riguarda i nuovi arrivati.

Ma la maggior parte degli stranieri a Cesena risiede qui da vari anni. Per l’esattezza, il 52,3% dei cittadini stranieri risulta immigrato nella nostra città da oltre 5 anni, mentre il 36,9% lo ha fatto negli ultimi 4 anni.
Da rilevare, inoltre, che sono 961 i cittadini stranieri nati e residenti a Cesena, mentre allargando ulteriormente la lente scopriamo che il 14,8% degli 8.947 cittadini stranieri di Cesena è nato in un comune italiano (il 12,7% a Cesena e il 2,1% in altri comuni). 

Sotto il profilo della distribuzione territoriale,  risulta che il 20% degli stranieri risiede nel quartiere Centro Urbano (1.805). Di seguito troviamo l’Oltre Savio (1.679) seguito dal Fiorenzuola (1.404) e dal Cervese Sud (1.219), per poi scendere negli altri quartieri ben al di sotto dei mille stranieri residenti. Più precisamente, Valle Savio 376, Borello 451, Rubicone 333, Al Mare 326, Cervese Nord 358, Ravennate 366, Dismano 311. 

Da un punto di vista dello stato civile, il 32% dei residenti stranieri (pari a 2904 unità) risulta coniugato, il 26% (pari a 2359 unità) è costituito da nubili e celibi, mentre poco più di un centinaio risultano vedovi o già coniugati.
Ma la fetta più consistente (3554 unità) risponde a una particolare casistica: “non conosciuto”. Questa codifica è stata adottata dai Servizi Demografici nei confronti di quei cittadini, in prevalenza extracomunitari, per i quali lo stato civile non è documentato e non può quindi venire certificato.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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