L’acquisizione dell’italiano L2 e l’inclusione a cura di Giuseppe Faso

“Lo sviluppo linguistico succede, avviene inconsapevolmente soprattutto attraverso l’attivazione di memorie implicite nell’uso in contesti naturali, motivanti, significativi.
Benché nelle pratiche scolastiche si attribuisca spesso un ruolo di rilievo all’apprendimento di una lingua tramite studio delle sue regole (soprattutto morfosintattiche), è da tempo ormai che questo modello di apprendimento linguistico viene messo in discussione dalla ricerca scientifica, che, senza togliere valore ai contesti guidati di insegnamento/apprendimento, ha ormai chiarito come l’acquisizione linguistica sia un fatto essenzialmente implicito, inconsapevole, subconscio.

Che cosa comporta quanto detto per la didattica (e non solo dell’italiano)?
La conoscenza dei modi e dei tempi dell’acquisizione è un contributo notevole per la riflessione su diverse pratiche didattiche più inclusive, partecipative, cooperative.
Lavorare sulla qualità delle relazioni porta a un miglior funzionamento delle capacità cognitive – invidiabilmente potenti - che incontriamo nelle classi.
Prima o poi tali pratiche diventeranno consuete, perché efficaci e fondate su una conoscenza qualificata dei processi di apprendimento. E si potrà affrontare un nodo metodologico assai produttivo: dopo che la considerazione dei modi di acquisizione avrà contribuito a decostruire alcune abitudini didattiche rassicuranti, sarà possibile passare a una didattica acquisitiva?”
Il percorso di formazione, indirizzato ad insegnanti e docenti di I° e II°, prevede 3 incontri, di 3 ore ciascuno, a cadenza mensile.

Chiusura iscrizioni: Sabato 31 ottobre 2015.

Il contributo richiesto di partecipazione al corso è di 5€.