Fondo di cogaranzia regionale per l'accesso al credito delle imprese
Il fondo di cogaranzia è un fondo creato dalla Regione per agevolare l'accesso al credito da parte delle imprese che, a causa dei pesanti effetti dell'attuale crisi economica e finanziaria e delle regole definite da Basilea 2, trovano sempre più difficoltà ad accedere ai finanziamenti bancari.
Il fondo presta garanzie a fronte delle seguenti operazioni:
a) finanziamenti chirografari o assistiti da garanzia reale o aperture di credito, di durata non superiore a 120 mesi, finalizzati:
- al reintegro del capitale circolante;
- al rafforzamento dei mezzi propri delle imprese, anche attraverso la forma di prestiti partecipativi;
- al sostegno della liquidità aziendale;
- alla realizzazione di progetti ristrutturazione finanziaria, quali la sostituzione di finanziamenti a breve e medio termine in regolare ammortamento e in essere presso il sistema bancario e finanziario nonché il consolidamento a medio/lungo termine di passività a breve;
- a progetti di investimento per lo sviluppo aziendale, per l'innovazione di processo e di prodotto, organizzativa, tecnologica, commerciale, per l'ammodernamento delle attrezzature e dei macchinari, per la riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni, per la riduzione dei consumi di energia nella climatizzazione e illuminazione degli edifici esistenti adibiti a stabilimento produttivo e nei processi produttivi, per l'installazione di impianti di cogenerazione, trigenerazione, quadrigenerazione ad alto rendimento, per la valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia nonché per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
- a sostenere la nascita di imprese;
b) locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari di durata non superiore a 120 mesi, effettuate per i progetti di investimenti;
c) operazioni di factoring di durata non superiore a 120 mesi.
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Agevolazioni sotto forma di garanzia e contributi in conto interessi gestiti da consorzi-fidi e cooperative di garanzia
La legge regionale 40/02 disciplina l´offerta turistica in Emilia-Romagna, programma e finanzia gli interventi per riqualificare il settore turistico.
I criteri applicativi sono stati approvati con delibera consiliare n. 462 del 6 marzo 2003.
Le domande di contributo possono essere presentate in ogni momento dell'anno, a sportello, salvo esaurimento fondi, ai consorzi fidi e alle cooperative di garanzia convenzionate con la Regione Emilia-Romagna.
Le domande si possono presentare per:
- strutture ricettive come alberghi, campeggi, villaggi turistici, ostelli;
- stabilimenti balneari, imbarcazioni e punti di ormeggio;
- stabilimenti termali e strutture ricettive poste in aree termali;
- esercizi di ristorazione (solo in alcuni casi).
Beneficiari
Operatori turistici associati a consorzi-fidi e cooperative di garanzia.
Le cooperative e i consorzi-fidi devono aver ottenuto i contributi previsti dalla legge per la costituzione dei fondi di garanzia e per interessi.
Tutti gli imprenditori turistici possono associarsi ai consorzi e cooperative della propria provincia.
Forma di contributo
Garanzie fideiussorie in percentuali variabili indicativamente dal 20 al 50%; contributi in conto interessi nella percentuale di abbattimento del tasso di interesse stabilita annualmente dalla Giunta regionale.
I contributi in conto interesse sono concessi in forma attualizzata per finanziamenti di durata non inferiore a 36 mesi e non superiore a 10 anni.
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Agevolazioni in favore dei programmi di investimento finalizzati all'industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o sviluppo sperimentale
Finalità
Al fine di promuovere il riposizionamento competitivo del sistema produttivo e la valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo delle imprese, questo decreto disciplina, ai sensi dell'articolo 6, comma 1 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 23 luglio 2009, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore dei programmi di investimento finalizzati all'industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o sviluppo sperimentale.
Beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal decreto i programmi finalizzati all'industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale realizzati dall'impresa richiedente, riguardanti una delle seguenti attività:
a) attività di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
b) attività di produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore di cui alla sezione D della predetta classificazione ATECO, nei limiti indicati nell'allegato n. 1 al bando;
c) attività di servizi elencate nell'allegato n. 1.
Campo di intervento progetti
Per industrializzazione dei risultati si intende il programma volto alla realizzazione degli investimenti strettamente collegati allo sfruttamento industriale dei risultati derivanti dal precedente programma qualificato di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi riguardanti una delle seguenti tipologie:
a) realizzazione di nuove unità produttive;
b) ampliamento di unità produttive esistenti;
c) diversificazione della produzione di un'unità produttiva in nuovi prodotti/ servizi aggiuntivi;
d) cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unità produttiva esistente.
I programmi di investimento devono essere realizzati nell'ambito di una unità produttiva ubicata nelle aree dell'obiettivo Convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria). Per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/ o impianti, anche fisicamente separati ma collegati
funzionalmente.
Agevolazioni
Sono ammessi alle agevolazioni i programmi il cui importo complessivo delle spese ammissibili non sia inferiore a Euro 1.500.000,00 e non sia superiore a Euro 25.000.000,00.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamento agevolato e di contributo in conto impianti, ovvero contributo alla spesa con riferimento alle spese per consulenza e canoni di leasing, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dagli articoli 13 e 26 del GBER rispettivamente per gli aiuti a finalità regionale e per gli aiuti alle PMI per servizi di consulenza. Con riferimento all'acquisizione dei servizi di consulenza l'intensità massima dell'aiuto è pari al 50% delle relative spese, per tutte le PMI e le aree territoriali ammissibili. Le agevolazioni concesse in relazione ai programmi d'investimento di cui al decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese, incluse quelle concesse a titolo "de minimis" secondo quanto previsto dal Regolamento 1998/2006.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili debbono riferirsi all'acquisto e alla realizzazione, anche nella forma di locazione finanziaria, di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Dette spese riguardano:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni; le relative spese sono ammesse nel limite del 10% dell'investimento complessivo ammissibile del programma;
b) opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali; tali spese sono ammissibili nella misura massima del 30% dell'importo complessivo degli investimenti ammissibili per ciascun programma d'investimento. A tale riguardo, la superficie destinata ad uffici può essere ritenuta ammissibile nella misura di 25 mq per addetto;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività gestionale dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili, esclusi i mezzi di trasporto targati, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti, licenze, know- how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l'attività svolta nell'unità produttiva interessata dal programma; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili solo fino al 50% dell'investimento complessivo ammissibile.
Presentazione delle domande
La domanda di agevolazione deve essere compilata esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito sviluppoeconomico.gov.it, secondo le modalità e gli schemi ivi indicati; la stampa della domanda, il cui fac simile è riportato nell'allegato n. 2 al bando, deve essere presentata, pena l'invalidità, unitamente agli allegati entro e non oltre sette giorni dalla data di trasmissione elettronica della domanda.
Per maggiori informazioni
Fonte: Aster