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Dimissioni dell’Assessore Dionigi

La comunicazione del Sindaco ai Consiglieri comunali

 
Con una lettera invita ieri al  Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, l’Assessore all’Innovazione e Sviluppo Tommaso Dionigi ha rassegnato le sue dimissioni.
Questa mattina il Sindaco lo ha comunicato ufficialmente a tutti i consiglieri comunali con una nota a cui affida le proprie considerazioni sulla vicenda, condannando la violenza verbale abbattutasi sull’Assessore Dionigi in questi mesi, ribadendo l’apprezzamento e la stima nei suoi confronti e rimarcando che, in ogni caso, l’attività dell’Amministrazione non subirà rallentamenti.
Insieme alla sua comunicazione, il Sindaco ha inviato ai consiglieri anche la lettera con la quale Tommaso Dionigi ha presentato le dimissioni. 
Di seguito il testo la comunicazione del Sindaco ai Consiglieri comunali. 


Nelle scorse ore ho ricevuto la lettera di dimissioni dell’Assessore Dionigi, della quale vi invio copia.
Si tratta di una nota non formale, come potrete verificare direttamente, con la quale Dionigi spiega la sua decisione anche sulla base di valutazioni che chiamano direttamente in causa ognuno di noi.
Provo a spiegare perché. Quando ha scelto di mettersi a disposizione della nostra comunità (come Consigliere comunale, come Assessore, come Sindaco, sulla base della volontà espressa dai cittadini cesenati), ognuno di noi sapeva bene di dover sempre e solo compiere atti corrispondenti alle leggi di questo Paese, utilizzando le proprie competenze personali, quelle della struttura comunale e tenendo ben distinti i ruoli amministrativi pro tempore da quelli dei Dirigenti e dipendenti comunali.
Fino a qui, tutto è chiaro.
Ma ciò a cui alcuni di noi non sono invece pronti, è un clima da caccia alle streghe come quello al quale l’uomo Dionigi è stato sottoposto in questi mesi.
Ben venga quindi un giudizio esterno, autorevole, formale, come quello che tutti attendiamo dalla Procura della Repubblica e dall’Anac, alle quali alcuni Gruppi consiliari paiono aver inviato esposti, con l’obiettivo di verificare se gli atti compiuti dall’Amministrazione, in particolare relativamente a “Cesena lab” ed in generale nei settori dei quali Tommaso Dionigi ha avuto la responsabilità, siano legittimi.
E, se al termine del percorso formale, si evidenzierà il non rispetto delle norme, chi ne ha avuto la responsabilità attiva, dovrà naturalmente trarne le conseguenze. Tale valutazione, tale auspicio, almeno per parte mia, vale naturalmente per ogni amministratore pro tempore della cosa pubblica: a Cesena così come a Roma ed in ogni città d’Italia. E mi piacerebbe che lo stesso fosse per tutti gli esponenti politici della nostra città.
Ma, in attesa del giudizio formale di chi è delegato dalle leggi dello Stato ad esprimerlo, sul campo restano alcuni fatti: la violenza verbale con la quale Tommaso in questi mesi è stato aggredito ed il giudizio sul suo operato.
Personalmente ritengo che Tommaso Dionigi sia stato un ottimo amministratore: creativo, innovativo, capace di rispettare al meglio i suoi interlocutori (il mondo delle imprese e del lavoro, l’Università), ma anche di progettare il futuro della nostra città. A lui si devono, infatti, progetti avanzati come quelli che ci contraddistingueranno in positivo come comunità relativamente alla nostra ampia rete di videosorveglianza, alla progettazione del Campus universitario, alla programmazione di una gamma di contributi per le neo imprese ed all’attivazione della “no tax area” a favore delle stesse.
Da Assessore ha dato prova di grande forza e lo stesso ha fatto anche con me, regalandomi un’amicizia che ci legherà anche in futuro.
Per questo, quando negli ultimi mesi più e più volte mi ha dichiarato la sua sempre maggiore fatica a reggere attacchi che – soprattutto sui social – lo colpivano duramente dal punto di vista personale, gli ho chiesto sempre di “tenere botta”, provando a spiegargli come non fosse giusto arrendersi alle cattiverie di troppi. Ma ieri, quando per l’ennesima volta mi ha chiesto di dimettersi, guardando i suoi occhi, trovandolo sinceramente stanco ed abbattuto, non ho saputo più dirgli di no e le ho accettate, a quel punto con il dubbio che forse avrei dovuto e potuto consentirgli di ritrovare prima il suo percorso di serenità.
Nessuno di noi è indispensabile, ma certamente alla Giunta (ed a mio parere anche alla città) le capacità di Tommaso Dionigi mancheranno.
In ogni caso il lavoro dell’Amministrazione non subirà rallentamenti: sin da oggi proseguirà il confronto cittadino (già avviato nei Quartieri, in vista degli incontri con le forze sociali ed economiche) sull’Attualizzazione del Piano di Mandato 2014/2019, così come, dopo una doverosa fase di riflessione, la Giunta riprenderà il proprio ordinario percorso di lavoro.
Perché c’è una politica che si arrovella su polemiche fatte soprattutto di attacchi personali, che tanti neppure comprendono, ed una politica fatta di donne e di uomini che, senza avere la pretesa di essere infallibili, sanno di doversi mettere al servizio di tutta la nostra comunità.


Il Sindaco
Paolo Lucchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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