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Presto in vigore la “diffida amministrativa”

Amministrazione comunale più vicina alle imprese, prima della sanzione gli esercenti saranno avvisati ed avranno la possibilità di “correggere” il proprio errore

 
“Uomo avvisato, mezzo salvato” recita il proverbio, e la stessa filosofia è alla base della “diffida amministrativa” che il Comune di Cesena si prepara ad introdurre.
Nella seduta del 26 gennaio, infatti, il Consiglio comunale dovrà esprimersi sull’inserimento di questa novità tra le modalità operative della Polizia Municipale. 

Ma di cosa si tratta? In pratica, la diffida amministrativa prevede, in caso di violazioni in materia di commercio, artigianato, somministrazioni, un avvertimento prima di passare alla sanzione vera e propria.
Così, commercianti, artigiani, gestori di pubblici esercizi sorpresi a violare il regolamento non subiranno immediatamente una sanzione (come è successo finora), ma riceveranno un richiamo con la richiesta di regolarizzare la loro posizione entro un termine non superiore ai 10 giorni.
La sanzione scatterà solo nel caso in  cui non si siano adeguati entro i termini previsti. 

Da un punto di vista normativo, la diffida amministrativa si applica alle violazioni di norme disciplinate da leggi regionali, nei settori riguardanti il commercio, la somministrazione di alimenti e bevande, l'esercizio di attività di artigianato a contatto con il pubblico ed il divieto di fumo.
Le categorie di imprese interessate sono le attività artigianali, acconciatori, estetisti, tatuatori e piercing, le attività svolte su area pubblica, le occupazioni di suolo pubblico e privato, i phonecenter, i pubblici esercizi e tutto il mondo del commercio in sede fissa. Questa nuova modalità, però non potrà essere applicata a tutte le violazioni.

Non è infatti prevista, ad esempio, in caso di violazioni connesse con il possesso e/o l’utilizzo di apparecchi e/o congegni da gioco che distribuiscono vincite in denaro di cui all’art. 110 del TULPS; in presenza di violazioni connesse con la prevenzione delle problematiche alcol correlate; in caso di attività svolte senza autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato; in materia di repressione dell’abusivismo edilizio; in materia di inquinamento ambientale e di gestione del riciclo dei rifiuti; in materia dei tributi locali. 

E, invece, compresa  una notevole quantità di piccole o medie violazioni, per le quali è interessante esaminare qualche esempio. Sino ad oggi, un esercente che ometteva di indicare l’orario di apertura della propria attività o i prezzi di vendita della merce, poteva incorrere in una sanzione fino a 1032 euro.
Con l’introduzione della diffida amministrativa si vedrà recapitato un avviso con l’indicazione di “correggere l’errore” entro dieci giorni senza alcuna sanzione dal punto di vista economico.
Altro esempio riguarda gli operatori del mercato ambulante i quali, nel caso non rispettino il posizionamento del banco all’interno dell’area segnalata, possono incorrere in una sanzione da 100 euro.

Con l’introduzione della diffida amministrativa la Polizia Municipale potrà avvisarli una prima volta, consentendo così all’esercente di porre rimedio alla situazione senza incorrere in sanzioni di carattere economico. 

“L’introduzione di questo provvedimento – commentano il Sindaco Paolo Lucchi e L’Assessore Tommaso Dionigi – non va vista soltanto come una novità dal punto di vista amministrativo, ma, al contrario, va interpretato come un notevole passo avanti nel miglioramento del rapporto con tanti imprenditori della nostra città. E’ un procedimento del quale abbiamo parlato a lungo con le Associazioni del commercio e dell’artigianato che consentirà finalmente di avvicinare il lavoro attento e puntuale della Polizia Municipale ai tanti esercenti e titolari di attività commerciali della nostra città, consentendo di rafforzare il rapporto di fiducia tra chi opera nel nostro territorio e chi – a tutela di tutti – è incaricato di controllare il rispetto delle norme. Riteniamo importante – continuano – ringraziare il Comandante della nostra Polizia municipale Giovanni Colloredo e l’Ispettore Sandro Collini – responsabile della Polizia Commerciale – per il lavoro puntuale ed attento che sta consentendo alla nostra città di adottare questo significativo provvedimento.”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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