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Nuovo Ospedale: la Giunta sceglie l’area di Villachiaviche

Ora si apre la fase di studio per garantire collegamenti adeguati: all’orizzonte il rafforzamento della rete viaria verso la zona mare e la costruzione di una monorotaia dalla Stazione

Si rafforza il progetto di realizzare il nuovo ospedale di Cesena a Villachiaviche, in un’area affacciata lungo l’asse Gronda – Bretella di proprietà dell’Azienda Usl.
Era stata la stessa Ausl Romagna a suggerire questa soluzione e ora arriva l’ok dell’Amministrazione comunale, che ieri ha approvato la delibera con la quale si delinea il percorso urbanistico per l’individuazione del sito del nuovo ospedale, accogliendo questa proposta.

A darne notizia è la stessa Giunta comunale in una comunicazione appena inviata a tutti i consiglieri comunali che, il 26 gennaio prossimo, saranno chiamati a esprimere il loro voto su questo atto, mentre già domani sera è previsto l’esame della proposta da parte della Commissione consigliare competente.
Con questa delibera di fatto si pongono le basi per avviare il percorso operativo del progetto di nuovo ospedale, dopo il lungo periodo di confronto svoltosi in seno al Comitato cittadino (ancora al lavoro) e negli incontri con i quartieri e il parere positivo, pressoché unanime, espresso una settimana fa, dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna nell’ambito dell’approvazione delle Linee guida per la riorganizzazione della rete ospedaliera romagnola.

Infatti, come rimarca la stessa Giunta nella sua comunicazione, se la delibera otterrà il benestare del Consiglio, partirà immediatamente il lavoro di approfondimento per garantire all’area del futuro ospedale un’adeguata rete di collegamenti, pensando anche a soluzioni innovative, come ad esempio la realizzazione di una monorotaia dalla Stazione. Inoltre, si guarda anche alla necessità strategica di rafforzare i collegamenti con la zona Mare.
Al contempo, l’Amministrazione ripercorre le tappe che hanno portato a questa decisione, spiegando i motivi della scelta.A far pendere la bilancia dalla parte del sito di Villachiaviche, oltre alla collocazione in un’area di dimensioni adeguate (22 ettari) e già ben servita sia per quanto riguarda i collegamenti automobilistici che quelli di ‘mobilità dolce’ (piste ciclabili, ecc.) e di trasporto pubblico, è stato decisivo il fatto che l’appezzamento individuato è già tutto di proprietà pubblica, escludendo così le possibili complicazioni legati alle procedure espropriative. 

Di seguito il testo della comunicazione della Giunta:  

Durante l’ultima seduta, la Giunta ha approvato la delibera – destinata ad essere portata in discussione nel prossimo Consiglio comunale – relativa al percorso urbanistico per l’individuazione dell’area nella quale realizzare il nuovo ospedale della nostra città.Attraverso la delibera, la Giunta ha deciso di accettare l’ipotesi avanzata dalla ASL Romagna di collocare il nuovo Ospedale per la nostra città nell’area di totale proprietà pubblica collocata lungo l’asse della “Gronda-Bretella”, in una superficie di circa 22 ettari.

In particolare il corpo principale dell’area è contenuto fra la via Cerchia di S. Egidio (Gronda) e la via Ernesto Moneta (Bretella) ed è attraversata dalla via S.Agà; risulta ben servita dalla grande viabilità di collegamento territoriale (Casello A14) e la Gronda-Bretella la connette con la Secante (e da essa con la E45) ed il centro urbano.La “mobilità dolce” è servita sia dalla pista ciclabile lungo la Cervese, sia da quella che fiancheggia tutto l’asse della Gronda-Bretella. Inoltre, vi è già un buon servizio di trasporto pubblico sia sull’asse della via Cervese, sia sulla zona del quartiere Fiorenzuola.
Infine, non vi sono particolari vincoli ambientali o di altra natura e, soprattutto, l’area è già di proprietà pubblica, ovvero dell’ASL Romagna. Come vi è noto, il tema è stato oggetto di un ampio dibattito in città, avviatosi con la costituzione del “Comitato cittadino per l’ospedale di Cesena” che, a partire dal giugno scorso, nel 2016 ha tenuto 5 incontri utili, ad analizzare l’attuale struttura del “Bufalini” e le opportunità che scaturirebbero dalla realizzazione di un nuovo ospedale per la nostra città.
Peraltro, il Comitato stesso è anche attualmente convocato con cadenza quindicinale, per proseguire i propri lavori ed approfondire lo stato dei servizi sanitari erogati al “Bufalini”.
Ma, come sapete, il percorso è stato ben più corposo di questo e si è articolato lungo 16 assemblee pubbliche (fra quartieri e luoghi di aggregazione), una seduta della quarta Commissione consigliare (svolta il 25 maggio 2016) e 3 diverse sedute della seconda Commissione consigliare (frutto di una volontà di valutazione ulteriore, manifestata dal gruppo Libera Cesena), svoltesi il 13 dicembre 2016, il 20 dicembre 2016 ed il 3 gennaio 2017.
Queste ultime riunioni, si sono dedicate in particolare agli approfondimenti di carattere tecnico, in relazione alle valutazioni urbanistiche che una scelta di tale portata comporta per la nostra città.

È bene infatti non dimenticare che la realizzazione del nuovo ospedale, oltre a creare le condizioni per un salto di qualità epocale della sanità cesenate, rappresenterà anche un tassello importante per l’assetto futuro di Cesena.
È infatti innegabile come la presenza di un polo ospedaliero muti gli equilibri urbanistici non solo dell’area in causa, ma di una parte consistente della città, spostandone evidentemente in parte il baricentro stesso.Basti pensare a come sarà necessario adeguare alle nuove necessità la viabilità e la mobilità di un quadrante consistente della città: infatti, anche in presenza di una buona dotazione di collegamenti viari, per realizzare un nuovo ospedale sarà necessario riorganizzare il trasporto pubblico per le linee esistenti e prevederne una forte implementazione, per favorirne il miglior collegamento con il resto della città.

Per questo, se il Consiglio comunale approverà come ci auguriamo la delibera di avvio del percorso urbanistico per la realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena, immediatamente sarà approntato uno studio in grado di attivare un innovativo collegamento dedicato, che possa unire il nuovo ospedale con le zone più centrali della città. In particolare, anche in una logica di migliore intermodalità, andrà previsto un collegamento tra la stazione ed il nuovo ospedale in grado di utilizzare le scelte che oggi stanno caratterizzando le più moderne città europee (per esempio approfondendo anche l’impatto di un sistema di trasporto ferroviario di passeggeri su di una traiettoria vincolata, come accade con la “monorotaia”).

Analogamente, si dovrà ripensare l’assetto viario sia per gli spostamenti privati (valutando, ad esempio, la possibilità di migliorare il collegamento verso “mare” attraverso l’adeguamento o il potenziamento di alcune strade già esistenti, con l’obiettivo di sgravare il traffico che oggi caratterizza per buona parte dell’anno la Via Cesenatico), sia per la cosiddetta mobilità dolce (per implementare e completare la rete di piste ciclabili da e per Villa Chiaviche).

Questi tipi di interventi saranno da considerarsi funzionali alla realizzazione del nuovo ospedale, e quindi da ricomprendersi negli impegni economici della Regione per il finanziamento dell’opera, che sia nella sua struttura principale che nella rete dei servizi, è destinata ad essere totalmente a carico della Regione Emilia-Romagna, come più volte ribadito anche dalla stessa.
Inoltre, gioverà ricordare come il 9 gennaio 2017 la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna, approvando le “Linee d’indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera”, in considerazione delle “evidenti criticità strutturali che limitano l’accessibilità e la completa fruizione” dell’attuale ospedale Bufalini di Cesena, abbia ritenuto  “più conveniente avviare una nuova progettazione unitaria piuttosto che procedere per continui riadattamenti dell’esistente”.

Anche i Sindaci della Romagna (con un voto favorevole di oltre il 90%), dunque, hanno giudicato favorevolmente il progetto di costruzione di un nuovo ospedale nella nostra città utile all’intera sanità romagnola.Come già anticipato, la scelta dell’area nella quale collocare il nostro nuovo Ospedale è ricaduta su quella proposta dall’ASL Romagna a Villa Chiaviche, lungo l’asse della Gronda-Bretella. E ciò in virtù sia del generale apprezzamento registrato per questa soluzione durante il lungo percorso di confronto con la città, sia alla luce del percorso tecnico resosi totalmente trasparente durante le riunioni della seconda Commissione consigliare.

Ma, poiché non tutti i Consiglieri comunali hanno partecipato alle riunioni della Commissione presieduta da Caterina Molari, potendo così constatare i risultati del lavoro di studio svolto dagli uffici competenti, è forse utile riassumerne gli esiti.
Nel corso del lungo lavoro di approfondimento e confronto, sono stati presi in esame due scenari: l’uno relativo al mantenimento dell’attuale struttura, l’altro con l’ipotesi di realizzazione di un nuovo ospedale.
Poiché l’esame del primo scenario ha subito reso evidente come gli svantaggi emersi risultassero enormemente superiori ai pochi vantaggi, da subito l’analisi si è concentrata sulla localizzazione dell’area per la realizzazione di una nuova struttura che, evidentemente, deve rispondere ad alcune esigenze. Prima fra tutte, la facilità di comunicazione utilizzando mezzi pubblici e privati; il collegamento con il centro urbano e con il tessuto urbano cittadino, anche utilizzando la cosiddetta “mobilità dolce”; l’inserimento in un contesto urbano territoriale compatibile; l’assenza di vincoli di varia natura, che ne impediscano la realizzabilità.Tale analisi di fattibilità (che, alla luce delle premesse, ha preso in esame le zone di pianura di Cesena, a valle della via Emilia e della Ferrovia), ha rilevato come, in città, vi siano due macro aree potenzialmente idonee ad ospitare un nuovo Ospedale, collocate nei pressi degli snodi della grande viabilità urbana ed extraurbana: una a nord-ovest di Cesena, l’altra a nord-est.

La prima macro area (considerate le infrastrutture, i vincoli, i servizi ospedalieri e socio sanitari, i tessuti residenziali e produttivi) si colloca fra via S. Cristoforo e zona autoporto; è raggiunta dalla Secante, prossima all’E45 ed al casello autostradale di Cesena Nord. È dunque ben servita dalla grande viabilità urbana e territoriale, ma risulta distante dal centro urbano. Inoltre risulta carente sia di infrastrutture per la mobilità dolce, sia di collegamenti di trasporto pubblico. Ma, soprattutto, è adiacente ad un contesto produttivo esistente, che potrebbe rivelarsi incompatibile con numerosi parametri ambientali, anche per la compresenza di diverse tipologie veicolari. Infine – trattasi, in questo caso, di un elemento assolutamente non secondario – i terreni inseriti in tale macro area sono in larghissima parte di proprietà privata.La seconda macro area è collocata a nord-est del centro urbano, nei pressi del casello di Cesena dell’A 14.

Relativamente a quella zona l’ASL Romagna ha avanzato la candidatura di un’area di sua proprietà, collocata lungo l’asse della “Gronda-Bretella”, per una superficie di circa 22 ettari (l’ordine di grandezza ipotizzato per l’insediamento di un nuovo Ospedale, anche considerando che l’attuale “Bufalini” è sviluppato su 14 ettari). In questo secondo caso tutti i parametri presi in esame sono risultati positivi e l’area è risultata adatta per aspetti relativi ai collegamenti con la città, alla maggiore vicinanza con centro urbano ed aree urbane, alla presenza di mobilità dolce e trasporto pubblico, al rispetto criteri di valutazione ambientale, di contesto urbano residenziale piuttosto che produttivo. Inoltre, va considerato come durante la possibile contemporanea dislocazione su 2 plessi della struttura ospedaliera per il lasso di tempo necessario al trasferimento, i collegamenti tra l’attuale “Bufalini” e l’area di Villa Chiaviche, risulterebbero facilitati.Infine, fra le ragioni di preferenza per questa soluzione, vi è anche la proprietà pubblica dell’area: è bene ricordare come tale condizioni sia stata dichiarata pubblicamente dall’Amministrazione comunale sin dalla fase iniziale del confronto.
E ciò per evitare che una scelta di così grande importanza per la città, potesse sembrare anche una occasione di vantaggio per alcuni.

Riteniamo che il lavoro svolto fino ad oggi abbia sia consentito di approfondire i molteplici aspetti di natura tecnica che è bene considerare in scelte di così grande rilevanza, sia garantito l’assoluta trasparenza del percorso, in un’ottica di confronto e condivisione con la città che, in questi mesi, è stata garantita in ogni momento, come è bene sia sempre per le scelte di carattere strategico, che hanno l’obiettivo di cambiare in meglio la nostra città e che si rivolgono a tutti i cesenati.Come affermato durante l’avvio del confronto formale sul nuovo Ospedale, avvenuto nella Commissione tenutasi il 25 maggio 2016: “Per una città l’Ospedale è una sorta di “bene totale”: non quindi un semplice edificio ma, soprattutto, il luogo delle massime professionalità mediche e scientifiche, della capacità organizzativa al servizio dei cittadini, della sicurezza sociale garantita a tutti”.Spetta ora al Consiglio comunale assumersi la responsabilità di compiere una scelta decisiva per le strategiche di sviluppo della nostra comunità.  

La Giunta comunale
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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