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Videosorveglianza degli accessi alle Ztl: il Sindaco Lucchi risponde

agli esponenti Pdl Bartolini e Cappelli

L'alzata di scudi del consigliere regionale Pdl Bartolini e del consigliere comunale Cappelli contro l'ipotesi di installazione di un sistema di videosorveglianza nei punti di accesso delle zone a traffico limitato si rifà a temi di facile presa e, francamente, un po' logori, evitando con cura di andare al nocciolo del problema. Se davvero il Comune di Cesena intendesse far cassa in questo modo non avrebbe avviato un confronto con residenti e associazioni di categoria, nell'ambito dell'Osservatorio delle Ztl, per condividere l'impostazione e definire le modalità di intervento, ma si sarebbe affrettato a sistemare le telecamere ai varchi per incominciare a incassare al più presto.
Alla base di questa decisione, invece, c'è la sacrosanta istanza di far rispettare le regole - altrimenti a cosa servirebbero? - e la necessità di tutelare la qualità dell'ambiente (in certi vicoli del centro basta il passaggio di poche auto per rendere l'aria irrespirabile) e la sicurezza, tenendo conto che gli ingressi non autorizzati, specialmente nelle ore serali, sono spesso accompagnati da altre infrazioni più gravi (ad esempio, sensi unici percorsi contro mano), con tutti i rischi che possiamo immaginare.
Ed è bene sottolineare che - come avviene sempre più spesso - la sollecitazione a far rispettare le regole e intervenire con controlli più accurati e puntuali contro chi 'fa il furbo' e si inoltra nelle ztl in barba alle limitazioni, è arrivata proprio dai cittadini In questo caso, l'indicazione è giunta in occasione del percorso di progettazione partecipata sull'ultimo chilometro, svoltosi nella scorsa primavera, quando abbiamo invitato tutta la città a un confronto sul modo migliore per vivere la mobilità nel nostro bello, ma piccolo centro urbano. E' stato un momento di grande coinvolgimento, in cui tutti i partecipanti hanno dato un contributo prezioso in termini di idee, suggerimenti, proposte, ed è un vero peccato che il consigliere regionale Bartolini e il consigliere comunale Cappelli abbiano perso questa esperienza, che li avrebbe sicuramente aiutati a inquadrare meglio la questione.
Far rispettare le zone a traffico limitato significa tutelare una scelta qualificante per la vivibilità del nostro centro. Questa scelta, compiuta già da molti anni e pienamente approvata e condivisa dai cesenati, mirava a liberare dalla morsa delle auto il cuore della città, per esaltare piuttosto la sua vocazione di luogo di incontro e di svago, rendendolo sempre più accogliente e sicuro per pedoni e ciclisti. Se oggi il nostro centro storico è considerato uno dei più belli e vivaci della Romagna, si deve anche alla decisione di allora.
Personalmente, sarei felice che la videosorveglianza ai varchi di accesso fosse inutile, perché tutti rispettano le limitazioni stabilite. Ma visto che non è così, è giusto dotarsi degli strumenti necessari per impedire gli abusi che, come abbiamo visto, compromettono il benessere di chi vive e frequenta il centro.
Il timore di una multa è sicuramente un deterrente efficace. Lo dimostrano proprio i dati sul tutor della Secante: fra gennaio e luglio 2010 sono state elevate poco più di 8mila contravvenzioni per il superamento dei limiti di velocità, contro le oltre 19mila dello stesso periodo dell'anno precedente. Di fronte a questo dato non possiamo che rallegrarci: significa che gli automobilisti hanno compreso di dover rispettare i limiti di velocità imposti non per capriccio ma per garantire la sicurezza in un punto delicato, come il tracciato della galleria, dove eventuali incidenti potrebbero avere conseguenze gravissime.
Chi pone l'accento sulla diminuzione di entrate per le casse comunali, come se questo fosse l'aspetto determinante della questione, sbaglia prospettiva. Perché è vero che con i tagli e le limitazioni imposte dal Governo far quadrare il bilancio comunale è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Ma il nostro obiettivo principale resta quello di contribuire a creare le condizioni migliori per la vita della nostra comunità.

 

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
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