Nella mattinata di lunedì 9 gennaio, a Pievesestina di Cesena, la Conferenza Sociale e Sanitaria della Romagna ha approvato ad amplissima maggioranza (un unico voto contrario, con una presenza di oltre il 90% dei Sindaci romagnoli), le “Linee d’indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera”.
A ragione, durante il confronto che ha preceduto il voto, più di un Sindaco ha definito questo documento il primo vero atto di programmazione della nuova Azienda USL della Romagna, in particolare per il percorso partecipato e per il confronto serrato, negli otto distretti socio-sanitari romagnoli e fra amministratori e tecnici della sanità, che hanno portato alla stesura finale del documento e alla sua approvazione.
Le nuove linee di indirizzo derivano, innanzitutto, dalla necessità di adeguare il numero dei posti letto degli ospedali romagnoli all’ormai notissima previsione del “decreto Balduzzi” (3,7 su mille abitanti). Tuttavia, l’adeguamento alla previsione normativa ha, in realtà, costituito per la Romagna occasione per riaffermare i principi di equità e diffusione dei servizi sanitari che stanno alla base della sua programmazione e per rilanciare le vocazioni ed eccellenze di ogni distinto territorio e presidio ospedaliero.
Nessun reparto del nostro “Maurizio Bufalini” viene quindi chiuso o ridimensionato, ma anzi l’Ospedale di Cesena vede consolidato il proprio ruolo di presidio di riferimento romagnolo per quanto riguarda il “trauma center”, con particolare riferimento alla centralizzazione delle attività di neuroscienze (neurochirurgia, neurologia, area intensiva e semi-intensiva), della chirurgia maxillo-facciale e del Centro Grandi Ustionati (eccellenza nazionale), che complessivamente vedono aumentare i posti letto di 4 unità.
In considerazione dei bisogni in aumento riferibili alla popolazione anziana (in particolare nei reparti di medicina generale e geriatria), aumentano di 4 unità anche i posti letto di medicina interna.
Per quanto riguarda il numero complessivo dei letti disponibili, dunque, con il riordino il Bufalini chiude in attivo, con un totale complessivo di più otto posti letto re-distribuiti nel presidio.
Per quanto attiene ad alcune aree specifiche oggetto di discussione nei mesi scorsi, le nuove linee di indirizzo confermano il mantenimento al Bufalini della Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria (con relativo primariato) e prevedono un significativo potenziamento della cardiologia, che si conferma sede hub per l’elettrofisiologia, attraverso il raddoppio delle sedute settimanali e l’integrazione fra le equipe di Cesena e Forlì.
Un ulteriore ampliamento dell’attività di cardiologia si renderà possibile a seguito della sistemazione dell’attuale Pronto Soccorso, per cui è già previsto un finanziamento di 2.300.000 euro nell’anno 2017.
Infine, per quanto riguarda il futuro, in considerazione delle “evidenti criticità strutturali che limitano l’accessibilità e la completa fruizione” dell’attuale ospedale Bufalini di Cesena, nelle “Linee d’indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera” si ritiene “più conveniente avviare una nuova progettazione unitaria piuttosto che procedere per continui riadattamenti dell’esistente”.
Anche i Sindaci della Romagna, dunque, hanno giudicato favorevolmente il progetto di costruzione a Cesena di un nuovo ospedale, dando il via ad un grande progetto che, peraltro, aveva già ricevuto il placet della regione Emilia-Romagna, che intende finanziarlo in toto.
A questo punto la palla ripassa al Consiglio comunale di Cesena, che nelle prossime settimane sarà chiamato ad individuare l’area nella quale realizzare il nuovo Ospedale, destinato a caratterizzare in positivo la sanità futura della nostra città.
Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi
L’Assessore ai Servizi per le persone
Simona Benedetti