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Omaggio a Jim Jarmusch, lo sguardo di un rocker e l’animo di un poeta

Arriva a gennaio sugli schermi il film Paterson in compagnia, il prossimo mese, di Gimme Shelter sulla storia degli Stooges: quale momento migliore per omaggiare il poliedrico, quanto schivo, regista Jim Jarmusch. Nella sua lunga carriera abbiamo scelto alcune pellicole come Daunbailò con Roberto Benigni e Nicoletta Braschi (in cui si cita anche
la città di Cesena), i cult movie Mistery Train e Ghost Dog e il più recente Solo gli amanti sopravvivono, ambientato nella città di Detroit.
Jarmusch, parlando delle sue ultime opere ha recentemente detto: “Mi spiace ma non sono capace di paragonare i miei film. Sicuramente c’è qualcosa che li accomuna ma io li vedo singolarmente uno per uno. Se però devo fare un paragone con il documentario che presento sempre qui a Cannes, Gimme Shelter, posso dire che pur essendo molto diversi stilisticamente, sono due lavori che hanno un messaggio comune. Sia Paterson che il film sulla storia degli Stooges dicono che se tu vuoi puoi scegliere la tua strada”.

 
 
 

GHOST DOG – IL CODICE DEL SAMURAI

Lunedì 6 febbraio ore 21.00 - Cinema San Biagio

(Ghost Dog: The Way of the Samurai, Francia-GermaniaUSA-Giappone/1999) di Jim Jarmusch (116’)
Anni Novanta, un intero movimento culturale sta mescolando la cultura nera e l’arte marziale giapponese. Il bianco Jarmusch si fa interprete e poeta del metissage, inventando una storia alla Melville che batte il tempo dell’hip hop urbano dei Wu Tang Clan (e proprio RZA è autore della colonna sonora, piena di jazz). Il bounty killer di New York, interpretato da Forest Whitaker, rischio macchietta, diventa invece personaggio di formidabile nonsense.

 
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