Delle quasi 42.000 famiglie di Cesena, sono 4450 (pari al 10,5%) quelle conosciute dai servizi sociali e dal volontariato cesenate. Il 43% di queste, vale a dire circa 1900 nuclei, si sta rivolgendo ai servizi per problemi di natura economica e sociale (il resto delle famiglie conosciute accede ai servizi per ragioni di salute), ovvero perché vive in povertà o in condizioni di disagio.
Da segnalare, inoltre che circa 26000 famiglie cesenati (cioè oltre il 60 % del totale), è composto da uno o due persone; questo aspetto, unito al progressivo invecchiamento della nostra popolazione, lascia intravedere un futuro di particolare fragilità per molti dei nostri nuclei familiari.
Nell’ultimo triennio le famiglie supportate sul piano economico e sociale sono aumentate del 25%, passando, all’incirca, da 1.500 a 1.900.
La crescita è determinata in buona parte dall’aumento di adulti soli che vivono in povertà, ma anche dal perdurare di condizioni di disoccupazione e di scarsa disponibilità di reddito.
Sono tante nella nostra città le modalità di intervento a sostegno delle famiglie attivate dagli operatori sociali e dai volontari delle associazioni: aiuto economico ma soprattutto supporto sociale e ascolto, progetti di integrazione lavorativa (tirocini), tutela e assistenza dell’infanzia, affido familiare, servizi educativi pomeridiani, rafforzamento delle funzioni genitoriali.
Due le attività avviate più di recente. La prima è l’istituzione del fondo (sorto anche grazie alla generosità dei cesenati) che consente ai bambini poveri di praticare una attività sportiva e che a tutt’oggi ha già raggiunto 33 piccoli cesenati. La seconda è “Vicini per crescere”, una nuova modalità di mutuo aiuto fra famiglie per l’educazione e la cura dei bambini: a questo proposito sta per partire una campagna informativa ad hoc, finalizzata a far emergere le richieste di aiuto e le disponibilità di chi decide di mettersi a disposizione.
“Già da diversi anni, infatti – dichiarano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - una parte importante della città è impegnata ad intervenire per contrastare un progressivo e difficile impoverimento delle nostre famiglie, a causa del quale si stanno consolidando problemi che credevamo superati, a cominciare dalle difficoltà crescenti di diverse centinaia di bambini cesenati. A preoccuparci, in particolare, è la prospettiva futura e la capacità reale della parte più debole della nostra comunità di reagire e risollevarsi”.
Per fortuna, l’analisi dell’andamento dei servizi ci consente anche di valutare quante sono (e come sono), le famiglie che sono riuscite ad affrancarsi dai servizi, riprendendo a camminare con le proprie gambe. Fra il 2014 e il 2015 si sono “liberati” dai servizi 368 nuclei, il 42% dei quali di origine straniera. C’è, insomma, chi ce la fa.
“Siamo convinti – continuano il Sindaco e l’Assessore – che sia indispensabile lavorare molto sulle prospettive, cercando di capire insieme alle associazioni quali siano gli strumenti sociali più efficaci e quali siano le risorse autonome sulle quali ogni famiglia può contare, se ben accompagnata”.
Per questa ragione, l’Amministrazione comunale, insieme alla Diocesi di Cesena Sarsina, alle associazioni del tavolo povertà, del tavolo affido e alla rete degli oratori diocesani, ha deciso di dedicare il 2017 ad uno specifico approfondimento sul tema della famiglia, organizzando due convegni dedicati. Il primo, a cui prenderà parte Raffaella Iafrate, psicologa e docente dell’Università Cattolica di Milano, si terrà l’8 aprile 2017 avrà un taglio sociologico, di analisi degli strumenti attivabili di sostegno e accompagnamento delle famiglie. Il secondo, previsto per il prossimo autunno, avrà invece un taglio prettamente economico, finalizzato a comprendere quali prospettive di crescita abbiano davanti le famiglie italiane e quali potranno essere le opportunità a loro disposizione (occupazione, welfare, sanità, sistema scolastico, ecc.) nel prossimo decennio.