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Nota dell’Amministrazione comunale dopo il rinvio a giudizio di Castiglia

Nel corso dell’udienza preliminare svoltasi questa mattina presso il Tribunale di Forlì, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio di Graziano Castiglia per il reato di stalking e per il reato di molestie previsto dall'art. 660 del codice penale, accogliendo così le richieste avanzate dal pubblico ministero a seguito della querela intentata dal Comune di Cesena nel luglio del 2015.

Nella stessa udienza il Comune di Cesena, patrocinato dall’avvocato Giorgio Fabbri, si è costituito parte civile, dando seguito alla delibera approvata dalla Giunta comunale nella seduta di ieri.

Abbiamo preso questa decisione in coerenza con l’azione legale intrapresa più di un anno fa a tutela dell’immagine dell’intera Amministrazione e del buon funzionamento degli uffici comunali, messo a dura prova dal comportamento del signor Castiglia. Non è questa la sede per ripercorrere l’intera vicenda, protrattasi per oltre 10 anni, ma non possiamo fare altro che ribadire il profondo disagio e il pesante intralcio alle loro attività che dipendenti e amministratori del Comune hanno vissuto in questi anni a causa della condotta del signor Castiglia, autoinvestitosi del ruolo di censore, producendo oltre 200 fra denunce ed esposti nei confronti del Comune, indirizzati di volta in volta alla Magistratura, alla Regione Emilia Romagna; alla Corte dei Conti; al Tar, all’Autorità nazionale anti corruzione al Corpo Forestale dello Stato; alla Presidenza della Repubblica; al Consiglio di Stato; alla Corte Costituzionale; alla Guardia di Finanza, senza che alcuno di essi abbia trovato ascolto nelle sedi competenti.

L’obiettivo principale del Comune è quello di mettere fine a tale situazione: per questo, una volta chiuse le indagini preliminari, abbiamo proposto attraverso il nostro legale - dopo aver raccolto il parere favorevole dei dipendenti coinvolti nella vicenda - di rimettere la querela a condizione che l’interessato si impegnasse a interrompere definitivamente quella condotta. Questa proposta, però non è stata accolta: a mezzo del proprio legale il signor Castiglia ha manifestato la volontà di rifiutare tale soluzione; volontà ribadita anche in dichiarazioni rese agli organi di stampa.

Ora, dunque, l’iter giudiziario seguirà il suo corso e attendiamo l’apertura del dibattimento con profonda fiducia nella giustizia e massimo rispetto per le decisioni che i giudici assumeranno. Siamo convinti di aver intrapreso un’iniziativa ben fondata, scaturita nell’interesse del Comune di Cesena. E se ci verrà riconosciuta la richiesta di risarcimento che abbiamo avanzato, quel danaro sarà utilizzato per finanziare il fondo per le famiglie bisognose della città.

L’Amministrazione comunale di Cesena

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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