Il Consiglio di Quartiere Borello promuove per
Domenica 18 dicembre 2016
alle ore 15,15
in Piazza San Pietro in Solfrino
l‛inaugurazione della statua romana acefala (copia) “SIGNORA DI BORELLO”
alla presenza delle Autorità.
Sub solem nostrum pulcherrima rediisti et hic optime manebis
(Sei tornata bellissima sotto il nostro sole e qui felice resterai)
Un po’ di Storia:
Risale agli anni 2007 e 2008 il tentativo di portare a Borello la copia della Statua Romana acefala, ora esposta al Museo Archeologico di Cesena, rinvenuta nel lontano 1976 durante la costruzione del campo sportivo borellese.
L’iniziativa, di porre il calco della statua, era stata sostenuta con la raccolta di circa 750 firme di cittadini di Borello e dintorni. Ma all’epoca tale tentativo non riuscì ad andare a buon fine. Il desiderio di realizzare quest’opera, in quanto momento culturale aggregante per la comunità borellese, viene ora, a distanza di oltre nove anni, concretizzato, rendendo così visibile nel nostro paese, un monumento di rara bellezza.
Per la tenacia di chi non si è arreso e, con il solo impiego di risorse private, l’opera è stata realizzata dalla Plastikart Studio di Zimmermann e Amoroso di Cesena, con l’utilizzo di materiali in resina poliestere con polvere di marmo - marmo sintetico - analogo al calcare istriano. Creata simile all’originale, la statua viene inaugurata in un’aiuola della piazza San Pietro in Solferino, nel giardino che già ospita il Monumento ai Caduti di tutte le guerre e il busto del nostro medico dott.Vincenzo Ricci.
Di seguito alcune informazioni su quella che ci è piaciuto chiamare Signora di Borello
Datazione: I secolo a.C.
Provenienza presunta: pianoro “Villa Mariotti”
Ritrovamento: anno 1976, a margine del torrente Borello durante i lavori di ampliamento dell’argine.
L’originale è conservato presso il Museo Archeologico di Cesena.
Realizzata in calcare istriano e riferibile ad un monumento funebre a edicola, la Statua romana rappresenta una donna reggente con la mano destra un lembo del mantello che ricade sul braccio sinistro portato in avanti, con effetto decorativo di pieghe.
Sotto la palla corta ed ampia, tardo repubblicana, indossa una lunga stola a gruppi di pieghe da cui emerge la punta del calceus sinistro, il calzaretto chiuso comune ad ambo i sessi in periodo repubblicano. Sul collo del piede posa la zampetta un cagnolino accovacciato.
La mancanza di lavorazione del retro e l’esigua profondità la fanno concepire come un altorilievo e manifesta la floridezza di una classe, quasi sempre di matrice agraria o mercantile-libertina, all’inizio dell’età augustea.
A cerimonia conclusa, la cittadinanza è nella Sede del Quartiere, dove ci sarà un buffet, ad assistere alla presentazione e letture di brani, con sottofondo musicale, del libro che Renzo Zignani ha scritto e messo in commercio per finanziare la realizzazione della Statua.
Chi vuole può contribuire, acquistando il libro Insieme, in un mondo piccolo in distribuzione all‛edicola-libreria di Borello e libreria Bettini in Piazza del Popolo di Cesena, o richiedendolo all‛ autore: e-mail renzo.z1@alice.it