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R-ESISTENZE

La fragilità è dimensione umana trasversale perché tocca ogni ambito dell’esistenza e tutti gli uomini. Infatti, la vita umana è segnata in tutte le sue fasi e in tutte le sue forme dalla fragilità: del bambino, dell’adulto, dell’anziano, del malato, del povero, dell’abbandonato, dell’emarginato, dell’immigrato, del carcerato. In tutte le età ci sono sofferenze fisiche, psichiche, sociali.

Come avviene per la felicità, anche l’esperienza del dolore ci accomuna tutti. Come in ogni situazione umana si sperimenta la fragilità, così ogni ambiente vitale è frutto di un fragile equilibrio. La fragilità rimane una grande sfida: da sempre ha suscitato interrogativi, problemi, dubbi. Questo è l’obiettivo della rassegna cinematografica che l’Ufficio Catechistico Diocesano organizza attraverso la visione di film che trattano storie trasversali e fra loro concatenate.

 
 
 
 

Lunedì 30 gennaio ore 20.30 - Cinema San Biagio


VIVERE

(Vivre, Francia/2015) di Judith Abitbol (109’)
Nella vallata di Tramazzo, in Emilia Romagna, Paola torna nel paese della sua infanzia per fare visita a sua madre.
Per dieci anni Judith Abitbol filma i soggiorni di Paola che, spesso all’estero, nota i cambiamenti del paesaggio locale. Dalla raccolta dei funghi porcini al cambio degli armadi prima dell’estate, il film cattura la gioia di vivere di coloro che si ritrovano, i motivetti canticchiati, i passi di danza abbozzati. Anche quando i sintomi dell’Alzheimer di Ede si fanno sentire, le riprese continuano senza interrompersi, con la stessa sollecitudine.

Incontro con la regista Judith Abitbol e la protagonista Paola Valentini. Modera il prof. Andrea Canevaro

Ingresso libero

 
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