Inaugurato il rinnovato viale Matteotti
Nuovo volto per viale Matteotti grazie ad una completa riqualificazione che ha portato a realizzare circa 650 metri di pista ciclabile e interventi su banchine, arredi urbani, aree verdi e aree di sosta; l’intervento ha riguardato anche la contigua via Cacciaguerra, dove sono state sostituite le alberature e rifatti i marciapiedi e parcheggi..
E’ questo il primo stralcio del progetto di riqualificazione della via Emilia Ovest, così come è scaturito dal concorso di idee lanciato nel 2011 dall’Amministrazione e conclusosi con la vittoria del gruppo cesenate composto da Davide Agostini, Annalisa Romani e Steve Camagni.
L’importo complessivo dei lavori ammonta a 1 milione e 500mila euro, di cui 500mila coperti da contributo regionale.L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Romagnola Strade (imprese subappaltatrici Edilpietra di Galeata, Azienda Agraria Scarpellini Giuseppe di Cesenatico, Sampaolesi Tullio srl di Rimini).
Questa mattina l’inaugurazione dell’opera alla presenza, fra gli altri, del Sindaco Paolo Lucchi e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi.
Il progetto
L’obiettivo principale a cui si è mirato con le opere eseguite, è quello di costruire spazi destinati alle diverse funzioni e dutenze che il tratto rinnovato di viale Matteotti ospiterà, individuando così degli ambiti specifici chiaramente distinguibili tra loro e caratterizzati ognuno da proprie vocazioni e peculiarità.Al posto della vecchia carreggiata stradale - indistinta ed uniforme, fin troppo larga e pericolosa per tutte le funzioni alle quali è chiamata a rispondere - il nuovo progetto ha puntato a separare ed a mettere in sicurezza i percorsi delle tre differenti utenze: marciapiedi ed aree pedonali per i pedoni, la pista ciclabile per i ciclisti e la carreggiata stradale per i veicoli a motore.
La loro larghezza rispetta sempre le dimensioni minime consigliate dalle normative: 3,50 m per ogni corsia della strada - categoria E; 2,50 m per la pista ciclabile a doppio senso di marcia; 1,50 m per il marciapiede nel suo punto più stretto.Il loro disegno è composto da pochi tratti rettilinei che si susseguono dolcemente.La razionalità dei percorsi è enfatizzata dal disegno curvilineo degli spazi a verde e dalla creazione di un allineamento di alberature ad alto fusto.
L’area a verde presenta forme sinuose su ambo i lati della pista ciclabile e, grazie a tale disegno, riesce ad individuare alcune zone specifiche dedicate alle funzioni complementari della strada (panchine per la sosta pedonale, l’area per il telefono pubblico e i parcheggi su strada).
Le alberature si compongono invece di due differenti strutture: verso la strada carrabile, un allineamento monoessenza funziona da filtro visivo e acustico enfatizzando la separazione tra il percorso carrabile e ciclabile; verso la zona pedonale, una serie di arbusti, di diverse essenze, sono piantati in modo irregolare, seguendo l’andamento curvilineo dell’aiuola.Il disegno urbano globale risponde quindi alla necessità di incrementare la sicurezza stradale nel tratto interessato, pensando a soluzioni che mantengano scorrevole la viabilità e facciano percepire questi spazi come veri luoghi cittadini in cui la misura umana non è più in secondo piano, ma diventa la protagonista della nuova scena.
Come accennato, la riorganizzazione di questi spazi rientra inevitabilmente all’interno di un disegno globale ed unitario, pensato per rendere urbano un brano di città che finora è apparso come periferico, nonostante la sua stretta vicinanza al centro storico e la sua appartenenza al tessuto consolidato di Cesena."Con questo intervento comincia a prendere forma una parte della nuova Cesena – hanno sottolineato dopo il taglio del nastro l'Assessore Maura Miserocchi ed il Sindaco Paolo Lucchi - alla quale stiamo lavorando da anni.
E cioè di una città che non inibisce il trasporto su gomma ma che, allo stesso tempo, protegge e valorizza chi ha voglia di muoversi in bicicletta ed a piedi. Per definire questo progetto che, una volta concluso, collegherà in modo moderno ed allegro il Ponte nuovo con la zona popolosa di Torre del Moro e dell'Ippodromo, abbiamo sperimentato due modalità innovative: in primo luogo, un concorso di idee rivolto in particolare a giovani progettisti; ad esso è seguito un percorso di partecipazione per il coinvolgimento costante dei cittadini residenti e degli operatori commerciali ed artigianali che operano nell'area. I risultati dimostrano come sia possibile far coesistere le varie esigenze, rispettando anche virtuosamente i diritti di tutti, ed in particolare degli utenti più deboli e cioè ciclisti e pedoni.
Oggi Cesena ha una parte di ingresso da città europea e noi siamo orgogliosi che sia potuto avvenire grazie ad un intervento che ha decine di protagonisti".
Data Ultima Modifica:
10 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
10 Ottobre 2016
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