Lunedì 24 -31 ottobre - Lunedì 7 novembre, ore 21.00 - Cinema S.Biagio
Nel programma della rassegna Ciò
che ci rende umani, realizzata da Teatro Valdoca con il Comune di Cesena e
il contributo di UniCredit, i tre incontri del lunedì sono dedicati al cinema
documentario, in collaborazione con Cesena Cinema e con curatori d'eccezione
per ogni serata, come la Cineteca di Bologna, Marco Bertozzi, Paolo Rumiz e
Alessandro Scillitani. L'appuntamento è al cinema San Biagio, alle 21.00.
In
calendario, poemi visivi, poemi di luce, perché senza luce non esisterebbero e
perché fanno luce sull'umano.
Ingresso libero e
gratuito fino a esaurimento posti.
Info: www.teatrovaldoca.org
Lunedì 24 ore 21.00
Omaggio a
Vittorio De Seta. Testimone dell'umano
a cura della Cineteca di Bologna
Interverrà:
Andrea Meneghelli
LU TEMPO DE LI PISCI SPATA (Italia/1955) di Vittorio De Seta (11')
Tra
aprile e agosto, il pesce spada va a deporre le uova nelle acque che separano
la Sicilia dalla Calabria. Lungo il suo itinerario i pescatori lo attendono per
ucciderlo: l'attesa è lunga ed estenuante ma, quando inizia l'inseguimento, le
voci mozzate dall'affanno, gli ordini bisbigliati commentano l'ansia dell'uomo
e il dramma della preda che, ferita sul fondo, cerca di liberarsi dell'arpione
strofinando il dorso contro le rocce.
ISOLE DI FUOCO (Italia/1954) di Vittorio De
Seta (11')
A
nord della Sicilia sorgono dal mare Stromboli e le altre isole Eolie. Qui il
fuoco cova ancora nelle viscere della terra e minaccia la vita dell'uomo. Per
questa ragione gli abitanti poco a poco le abbandonano e migrano verso altri
continenti.
SURFARARA (Italia/1955) di Vittorio De
Seta (11')
Le
miniere di zolfo sono disseminate nella vasta landa contadina della Sicilia
centrale. Poche strutture testimoniano all'esterno l'oscuro lavoro e, talvolta,
l'invisibile tragedia che si svolge nelle viscere della terra.
CONTADINI DEL
MARE
(Italia/1955) di Vittorio De Seta (11')
Al
largo delle coste siciliane i pescatori attendono i tonni che, da millenni,
seguono una rotta sempre uguale.
PARABOLA D'ORO (Italia/1955) di Vittorio De
Sera (11')
I
contadini avanzano sparsi falciando il grano. Dietro di loro la distesa
sconfinata e ondulata del feudo siciliano. Gli uomini caricano i covoni di
grano sui muli e li trasportano alle aie dove li dispongono per la trebbiatura.
Per sostenere la fatica degli animali l'uomo canta versetti nei quali invoca il
sole, il vento e la Divinità. La sera il lavoro è compiuto, i contadini
riempiono i sacchi, li caricano sui muli e ritornano al paese.
UN GIORNO IN
BARBAGIA
(Italia/1958) di Vittorio De Seta (11')
La
Barbagia, in Sardegna, è una regione di pastori, che vivono lontano la maggior
parte dell'anno con le greggi. I paesi rimangono affidati alle donne, che
tagliano la legna, lavorano i campi, preparano il pane.
Ingresso gratuito
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Lunedì 31 ottobre ore 21.00
Il
mistero della visione: sguardi lancinanti di giovani autori
a cura di Marco Bertozzi
Introduzione
di Marco Bertozzi, docente IUAV, parte di quel gruppo di autori che, negli ultimi anni, ha
contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno
teorico e di promozione culturale.
A
seguire, proiezione di:
SOTTO LA NEVE - LUCIANO
IN BATTAGLIA - MARISA A 80 GIORNI,
(Italia/1927-1928)
di Fondo Guglielmo Baldassini, Home movies - Archivio nazionale
del film di famiglia (5'), muto
Nell'orizzonte del "perduto,
ritrovato, mostrato", una visione dilatata dal cinema amatoriale.
Flussi d'onda,
fra il naturale decadimento dell'emulsione e inaspettate qualità pittoriche, in
cui l'umano sopravvive quale traccia, impronta del tempo che corrode le immagini.
INTERSEZIONI:
PER UN FILM SENZA IMMAGINI
(Italia/2016) di Caterina Erica Shanta (15')
Il visibile occultato dallo
stereotipo. Frammenti di interviste a donne della comunità musulmana di Milano,
letti da una singola voce. Diversi punti di vista, spesso contraddittori, montati
in modo da raccontare la crescita di una bambina, il suo diventare donna, e poi
madre... La scelta è di non produrre qualcosa di visibile utilizzando egualmente
il termine film, quale strumento critico sullo statuto dell'immagine mediatica,
per sondare diversamente il racconto umano.
CANE
CARO
(Italia/2015) di Luca Ferri (18')
Immagini d'archivio, a bassa
qualità, poi voce meccanica, asettica, che ci racconta una storia. Un anziano signore
porta il suo amato cane in una clinica da un dottore russo somigliante ad Adorno.
Il sangue del suo quadrupede deve essere pulito attraverso alcune macchine
automatiche...
A
THING AMONG THINGS
(Italia/2016) di Giovanni Giaretta (7')
Il video combina un testo, che
colleziona memorie visive di una persona non vedente, con close-up di minerali
trasparenti. Le immagini diventano scenografie aperte a interpretazioni
differenti: guardare qualcosa presupponendo che possa diventare altro...
LA
LINGUA DEI SANTI (Italia/2016) di Maurizio Finotto (18')
Un giovane fugge da un lavoro
sicuro per avventurarsi sulla strada dell'arte. Rivede la madre e la nonna, e grazie
alle sue opere riesce a riavvicinarsi a casa e a raccontar loro la passione che
lo fece partire.
Ingresso gratuito
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LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 21.00
I NARRABONDI. INCONTRO CON PAOLO RUMIZ E ALESSANDRO SCILLITANI
Interverranno: Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani.
a seguire, proiezione di: IL CAMMINO DELL'APPIA ANTICA
Tra il passo che scandisce il cammino e la metrica che dà ritmo a un verso esistono affinità antiche e profonde che solo il viandante/poeta ancora misura.
Nel 2015 la via Appia, la madre dimenticata di tutte le strade europee, è stata ripercorsa interamente a piedi da Roma a Brindisi, da Paolo Rumiz con Riccardo Carnovalini, Irene Zambon e Alessandro Scillitani.
Da questo viaggio sono nati un libro, Appia (Feltrinelli 2016), di Rumiz, un film di Scillitani (Il cammino dell’Appia antica, Artemide Film 2015-2016) e una mostra di grande successo.
In occasione della proiezione del doc film, Paolo Rumiz, poeta, scrittore e giornalista, narrerà il rapporto fra andatura e verso, e Alessandro Scillitani il suo sguardo dietro la macchina da presa, invito a ripercorrere questa “linea straordinaria” in endecasillabi e immagini. Ingresso gratuito