La presentazione di Macfrut 2016, avvenuta ieri a Roma alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, ha indicato in modo inequivocabile il valore di questa manifestazione a livello nazionale e internazionale. A testimoniarlo i numeri della trentatreesima edizione, che si terrà dal 14 al 16 settembre a Rimini Fiera: cresce del 20% la superficie espositiva, che quest'anno sarà di 40mila metri quadrati, si registrano 139 nuovi ingressi nella schiera dei più di mille espositori presenti - un quarto dei quali proveniente dall'estero - e si attende un migliaio di buyer.
Sono dati estremamente positivi non solo per Macfrut e per Cesena Fiera, ma per l'intero nostro territorio. Perché il principale obiettivo di Macfrut è da sempre quello di favorire le opportunità di sviluppo del nostro sistema ortofrutticolo, che a Cesena ha una delle sue punte di diamante e che garantisce forza al sistema delle imprese ed equilibrio alla nostra comunità. E oggi continua a tener fede a quella vocazione proprio perché ha saputo rinnovarsi continuamente, affrontando le nuove sfide del mercato con determinazione e con la capacità di compiere scelte creative e coraggiose, come quelle di cambiare sede espositiva e di puntare a d una sempre maggiore internazionalizzazione. Ci è voluto coraggio per mettere da parte i campanilismi che a volte hanno frenato la Romagna, ma quando abbiamo preso quella decisione eravamo consapevoli che quella era l'unica strada per irrobustire il progetto e garantirgli il respiro più ampio di cui necessitava per continuare a svolgere il suo ruolo.
I risultati di oggi ci confermano che la scelta strategica è stata quella giusta.
E non posso fare a meno di pensare a quelli che, allora, si sono scagliati contro di essa, a chi, improvvisandosi esperto di marketing fieristico, si è stracciato le vesti e ha pronosticato esiti funesti, oggi completamente smentiti. Quanti di loro avranno almeno il coraggio di ammettere di aver sbagliato valutazione - come può capitare a tutti - e avranno l'onestà intellettuale di riconoscere al Presidente Renzo Piraccini, al Cda della Fiera, ai dipendenti, il merito del grande lavoro svolto?
Un lavoro - vale la pena di sottolinearlo ancora una volta - che ci sta portando come città ad un successo e che garantisce anche le risorse per qualificare al meglio i padiglioni fieristici di Pievesestina, ormai pronti: li inaugureremo, infatti, a metà ottobre mettendo a disposizione della città un nuovo spazio convegnistico e d'incontro di qualità assoluta per la Romagna.
Questa vicenda ci conferma - se mai ce ne fosse bisogno - che con l'immobilismo (unica strategia conosciuta da alcuni) non si fa il bene delle imprese nel settore fieristico. E certamente non si favorisce quella crescita economica che tutti sogniamo.