Cesena si unisce all'Europa per ridurre l'impatto ambientale nel settore del commercio. Il Comune ha presentato in questi giorni il progetto "ZEROTRADE .A Public Private Governance Model for a Zero Carbon Trade Sector" per partecipare al primo bando del mini-programma europeo LoCaRe (Low Economy Region).
Finanziato dal programma europeo di cooperazione interregionale InterregIVC, LoCaRe mette a disposizione degli enti locali dell' Emilia Romagna e di altre 5 regioni europee risorse per finanziare progetti volti a ridurre le emissioni di CO² e favorire un'economia a basso impatto.
In particolare, con questo progetto, condiviso con tre amministrazioni partner di Spagna, Danimarca e Slovenia, il Comune di Cesena s'impegna ad attuare interventi concreti per mitigare gli impatti della grande e piccola distribuzione, incentivando imprese e cittadini a pratiche di vendita e consumo più sostenibili, come ad esempio l'adozione di prodotti Ecolabel (cioè in possesso del il marchio europeo di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale), la riduzione dell'utilizzo di sportine di plastica, l'impiego di refrigeratori per limitare il consumo energetico.
Il valore complessivo del progetto è di 399mila euro, e la parte cesenate ammonta a 136.650 euro: qualora fosse ammesso a finanziamento, il contributo ottenibile è pari al 100% dei costi
"Negli ultimi mesi l'Assessorato ai Progetti europei, con l'appoggio del Punto Europa, ha colto numerose opportunità di partecipazione alle azioni strategiche internazionali, e in 15 mesi abbiamo già ottenuto finanziamenti per un importo complessivo di oltre 500mila euro - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai Progetti europei Lia Montalti -.
In questo quadro, una particolare attenzione è stata riservata ai programmi riguardanti la tutela dell'ambiente e i consumi di energia. Nel mese di novembre 2009, il Comune di Cesena ha aderito al Patto dei Sindaci, ribadendo così il suo impegno nel mettere in pratica la strategia 20.20.20. Essa fissa l'intento di ridurre del 20%, entro il 2020, le emissioni di CO2, e al contempo di aumentare della stessa percentuale il livello di efficienza energetica e l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. Prendendo parte all'accordo, l'Amministrazione comunale ha dimostrato di condividere gli approcci dell'Unione Europea alle questioni riguardanti la sostenibilità ambientale".
Sempre attingendo dalle proposte "Interreg IVC", il Comune ha in cantiere la candidatura al progetto Pathways to Zero Carbon, il cui bando sarà aperto tra novembre 2010 e gennaio 2011. Entrando nel partenariato, guidato dal Borough of Sutton di Londra, Cesena potrà partecipare a un insieme di attività di cooperazione tra diverse Amministrazioni pubbliche in Europa, volte a rendere sempre più efficaci i Piani energetici delle singole città e a ridurre le emissioni di CO2 come previsto dal Patto dei Sindaci".
La programmazione europea 2007-2013 include, inoltre, progetti incentrati sui temi dei consumi e del rifornimento energetico. In giugno 2010, il Comune di Cesena ha presentato la propria candidatura al programma "Energia Intelligente Europa", con un progetto dal titolo Retro-Gen.
Coordinato dalla società inglese Renaisi Ltd e finalizzato alla produzione e al consumo di energie rinnovabili negli edifici pubblici, il progetto vede la cooperazione di partners da Spagna, Germania, Ungheria e Bulgaria in un percorso d'azione della durata di circa tre anni. In questo lasso di tempo ogni partner parteciperà all'ideazione di pratiche e strumenti per installare, negli edifici pubblici, impianti che sfruttino energie rinnovabili.
Infine, sempre in giugno 2010, è stata presentata la candidatura a Eurocities, una rete di collaborazione tra città europee, attiva sin dagli anni Ottanta e tra le più accreditate nei confronti delle Istituzioni europee, anche grazie a campagne internazionali ed iniziative di rilievo come quella che ha portato alla definizione del Patto dei Sindaci. Cesena attende l'ammissione al gruppo di lavoro sull'ambiente e, attraverso la partecipazione a forum permanenti sulle politiche ambientali urbane, si appresta a far sentire la propria voce in Europa.
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Federica Bianchi
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