Di fronte alla presa di posizione della Cisl e della Cgil, critiche sul progetto di unificazione dei distretti sociosanitari dell'Asl di Cesena, è opportuno fare alcune precisazioni per fornire un quadro più esatto della situazione.
Nella riunione dei giorni scorsi, l'ufficio di presidenza della conferenza sociale e sanitaria -composto dai Comuni di Cesena, Cesenatico, Mercato Saraceno, Savignano e Bagno di Romagna - ha preso in considerazione l'ipotesi di unificazione dei due distretti e ha approvato all'unanimità la proposta di avviare un percorso di verifica tecnica sulla fattibilità e l'efficacia di tale ipotesi.
Una volta acquisiti gli elementi necessari e appurato che la soluzione individuata è percorribile, si valuterà se proseguire in questa direzione e in quel caso - come è giusto e naturale - si avvierà un confronto approfondito con il necessario coinvolgimento delle parti sociali.
Da molti mesi i sindaci dell'ufficio di presidenza e della conferenza tutta sono chiamati a fare i conti con la necessità di contenere le spese, fermo restando che la nostra priorità indiscutibile è quella di continuare a garantire lo standard dei servizi e, anzi, apportare anche miglioramenti, a tutela della salute e del benessere dei cittadini. Siamo chiamati, dunque, a verificare il miglior utilizzo possibile delle risorse a disposizione e a individuare forme di razionalizzazione e ottimizzazione, per difendere il complesso dei servizi.
E' questa la logica che ci ha guidato a considerare l'idea di un distretto unico. Questo non significa centralizzazione dei servizi e impoverimento del territorio a discapito dei cittadini, ma una riorganizzazione e unificazione delle funzioni dirigenziali e tecniche, mantenendo intatto il sistema territoriale.
Vale la pena segnalare, fra l'altro, che alcune attività sono già gestite in modo unitario dall'Azienda Usl che ha dimensione comprensoriale: è il caso, ad esempio, del dipartimento di cure primarie e delle graduatorie per l'inserimento degli anziani in casa protetta.
Nessuno meglio dei sindaci sa quanto sia importante il coinvolgimento degli organismi e delle forze locali presenti sul territorio per metterne a fuoco i bisogni e le risposte più adeguate.
E in quest'ottica, di fronte a una situazione difficile come quella che stiamo attraversando, abbiamo bisogno del contributo di tutti per delineare misure efficaci e convincenti che ci consentano di mantenere quel livello di attenzione e di risposta alle necessità dei cittadini che siamo riusciti a costruire nel corso degli anni.
Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena
Presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Cesena
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