Con l'arrivo del caldo si accentua il pericolo di incendi. Per prevenirlo il Comune di Cesena ha emanato nei giorni scorsi due ordinanze, recependo così le indicazioni dell'Agenzia regionale di Protezione Civile, che dal 1 luglio ha attivato la fase di "attenzione", destinata a concludersi il 30 settembre.
La prima ordinanza stabilisce che per tutto il periodo compreso fra il 1 luglio ed il 30 settembre debba essere garantita ai mezzi antincendio (autobotti, ma anche mezzi aerei) l'immediata possibilità, in caso di bisogno, di attingere acqua in tutti i punti di approvvigionamento idrico pubblici e privati presenti sul territorio comunale: bacini, laghetti, vasche di bonifica, ecc.
La seconda ordinanza mira a tutelare la pubblica incolumità, prevenendo comportamenti che possano favorire lo sviluppo di un incendio, non solo nelle zone boschive ma anche nelle aree urbane incolte.
In particolare si segnala il divieto di accendere fuochi, utilizzare apparecchi elettrici o a fiamma libera, ma anche gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi a meno di 100 metri di distanza (200 in caso di dichiarazione dello stato di grave pericolosità) da boschi, terreni agrari, zone cespugliate e lungo le strade comunali e provinciali dell'intero territorio comunale.
Vietato anche bruciare i residui vegetali agricoli.
La stessa ordinanza prescrive, inoltre, ai proprietari e conduttori di aree agricole o urbane non coltivate e di edifici con verde privato e, ancora, ai responsabili di cantieri edili e stradali, e di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali, di eseguire tutti gli interventi di pulizia necessari per rimuovere ogni elemento di pericolo (ad es., estirpare sterpaglie e cespugli, tagliare siepi vive, vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade, rimuovere rifiuti e tutto ciò che può essere veicolo di incendio, ecc.).
Infine, chiunque debba accendere un fuoco per la pulizia dei fondi, oltre a dover rispettare le norme che regolano la materia, dovrà predisporre adeguati mezzi di spegnimento e sorvegliare il fuoco fino a che ogni rischio sia scongiurato, seguendo le prescrizioni dell'autorità competenti se necessario.Anche questa ordinanza sarà in vigore fino al 30 settembre.Da ricordare che gli inadempienti rischiano una sanzione pecuniaria dai 25 ai 500 euro oltre che una denuncia penale.