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CIAO MARCELLO! Marcello Mastroianni nelle collezioni fotografiche del Centro Cinema Città di Cesena e della Cineteca di Bologna

Dall' 11 luglio al 31 agosto - Galleria d'arte Pescheria

Ciao Marcello! Cesena omaggia Marcello Mastroianni con una mostra dalle collezioni fotografiche del Centro Cinema Città di Cesena e della Cineteca di Bologna.

Galleria d'arte Pescheria e luoghi d'incontro della città
Dall' 11 luglio  al 31 agosto
lunedì - venerdì 16.00 - 19.00 
sabato - domenica 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00 
Dall'11 al 22 luglio apertura straordinaria fino alle 23.00

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La mostra si articola in diverse sezioni che accompagnano la vita e i successi del bell'Antonio nazionale, dagli esordi alla celebrità, ai 'suoi' registi e alle 'sue' attrici, con cui in alcuni casi ha coltivato sodalizi decennali. Si potrà così attraversare mezzo secolo di grande cinema in compagnia di una selezione di foto, provenienti dalle collezioni del Centro Cinema Città di Cesena e dalla Fondazione Cineteca di Bologna e seguendo un fil rouge che collega le seguenti sezioni:

Il giovane Mastroianni
Gli esordi negli anni '50 e le prime affermazioni

Gli anni della dolce vita
Il decennio dei '60 aperto dal clamoroso successo in seguito all'interpretazione de La dolce vita e la grande notorietà

Marcello e i suoi registi
Non solo Federico Fellini, ma anche Marco Ferreri, Ettore Scola e altri autori con cui Mastroianni ha mantenuto collaborazioni continuative

Portraits
Ritratti di Mastroianni sul set

Compagni di strada
Gli attori famosi con cui Mastroianni ha condiviso uno o più film

Mastroianni nella fototeca Lorenzo Pellizzari
Una testimonianza della donazione avvenuta nel marzo di quest'anno

Sophia, Catherine e le altre
Le attrici più celebri con cui Mastroianni ha lavorato, una o più ripetute volte


 
 

Marcello Mastroianni nota biografica


Nato a Fontana di Liri il 28 settembre 1924 , Marcello Mastroianni è stato il più celebre attore italiano a livello internazionale, grazie in particolare ai ruoli offertigli da Federico Fellini in La dolce vita (1960) e 8 ½ (1963). 

La sua carriera professionale era iniziata in palcoscenico con Luchino Visconti nel 1948  (Rosalinda o come vi piace) e in contemporanea al cinema in piccoli ruoli in film di Luciano Emmer (Domenica d'agosto e Le ragazze di Piazza di Spagna), preceduti già dall'anteguerra da brevi  comparsate. Nel 1954 (anno anche di Giorni d'amore di De Santis e Cronaca di poveri amanti di Lzzani)  è Alessandro Blasetti a offrirgli parti significative in Tempi nostri e Peccato che sia una canaglia accanto a Sophia Loren , primo atto di un lungo sodalizio rinnovato nel corso dei decenni) seguiti da La fortuna di essere donna (1955).  Visconti lo volle per Le notti bianche (1957) e a un decennio di distanza lo richiamò per Lo straniero (1967). 

Un altro incontro importante è quello con Mario Monicelli (Padri e figli e Il medico e lo stregone nel 1957) che lo inserisce nel cast di I soliti ignoti (1958) evidenziandone il versante comico e con cui tornerà a lavorare ne I compagni  (1963), Casanova '70 (65), Le due vite di Mattia Pascal (1985). 

La svolta felliniana de La dolce vita gli spalanca una carriera che non avrà pause, grazie alla versatilità della sua recitazione, sfumata e ironica, capace di notevoli prove sia in chiave drammatica (Il bell'Antonio di Bolognini, 1961, per negare la fama di latin lover) che brillante (Divorzio all'italiana di Germi, 1961).  

Sempre nel 1961 è il triplo ruolo in Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli. Tra le collaborazioni più continue vanno ricordate, oltre a quella con Fellini (rinnovata in La città delle donne, Ginger e Fred e Intervista), quelle con Vittorio De Sica (Ieri, oggi, domani, 1963;  Matrimonio all'italiana,1964; I girasoli, 1970 - tutti a fianco della Loren; Amanti), con Marco Ferreri (da L'uomo dei cinque palloni del 1965 a Storia di Piera del 1983, passando per La cagna, La grande abbuffata, on toccare la donna bianca, Ciao maschio) e con Ettore Scola, iniziata nel 1970 con Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) e proseguita in Permette? Rocco Papaleo (1971), Una giornata particolare (1977), La terrazza (1980), Il mondo nuovo (1982), Maccheroni (1985), Splendor (1989), Che ora è? (1989). Ha lavorato con quasi tutti i registi italiani  e nell'ultimo decennio della sua carriera ha allargato il raggio d'azione, accettando diversi impegni con autori stranieri, da Anghelopulos (Il passo sospeso della cigogna, 1991) ad Altman (Prêt-à-porter, 1994), da Ruiz (Tre vite e una sola morte, 1996) a De Oliveira (Viaggio all'inizio del mondo, 1996). 
Sul set di quest'ultimo film, Anna Maria Tatò lo ha intervistato, realizzando il commovente documento biografico Mi ricordo, sì io mi ricordo, uscito dopo la sua morte, avvenuta a Parigi il 19 dicembre 1996. 
Numerorissimi i riconoscimenti conseguiti: oltre ai David di Donatello (8), ai Nastrid'Argento (8), ai Golden Globe (2), è stato tre volte candidato all'Oscar (per Divorzio all'italiana,  Una giornata particolare, Oci ciornie ), e doppiamente premiato come miglio attore ai festival di Cannes (per  Dramma della gelosia e per Oci ciornie) e di Venezia (per Che ora è? e per Uno, due, tre, stella!).