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Tra schermo e Palcoscenico: il teatro al cinema

in occasione del 170 anniversario del Teatro Bonci

 
 

I FILM IN PROGRAMMA

 
 
 
Locandina

Lunedì 04 luglio, ore 21:30 - Piazza Amendola

MATRIMONIO ALL'ITALIANA
(It 1964) di Vittorio De Sica (102')

dalla commedia Filomena Marturano di Eduardo De Filippo

 


Dopo essere stata per molti anni la domestica e l'amante di Domenico Soriano, Filomena si finge in punto di morte per farsi sposare. Ma l'uomo scopre l'inganno ed è risoluto a sciogliere ilmatrimonio. La donna però non si arrende e gli rivela di avere tre figli, uno dei quali è figlio suo. Ma quale? Vivace trasposizione del testo di De Filippo, con la coppia Mastroianni-Loren al meglio.
Sceneggiatura di Benvenuti, De Bernardi, Castellani e Tonino Guerra.

 

 
Locandina

Lunedì 11 luglio, ore 21:30 - Piazza Amendola

LA RONDE
(Fr 1950) di Max Ophüls (97')

dalla commedia Girotondo di Arthur Schnitzler


 

Da una commedia di Arthur Schnitler,  la storia circolare, di dieci coppie nella Vienna dei primi del Novecento, che si incontrano, si incrociano e si lasciano.
E' una rassegna dei vari modi in cui una società puritana e perbenista cerca di trasformare l'impulso sessuale. C'è un conduttore del gioco che racconta e, al tempo stesso, smonta le finzioni esistenziali e le convenzioni cinematografiche.
Il capolavoro di Max Ophüls di grande ironia ed eleganza, interpretato da un cast superbo.

 

 
Locandina

Lunedì 18 luglio, ore 21:30, Piazza Amendola

LA MANDRAGOLA
(It. 1965) di Alberto Lattuada (103')

dall'omonima commedia di Niccolò Machiavelli


 

Per ottenere l'amore della bella Lucrezia, l'astuto Callimaco si fa passare, con l'aiuto del mezzano Ligurio, per un famoso dottore e convince messer Nicia, il marito di lei, che avrà un figlio se berrà una pozione di mandragola, ma che avrà morte certa se giacerà con lei subito dopo: bisogna trovare un poveraccio (che sarà egli stesso, travestito) che si presti all'opera.
Tra eleganza e raffinato erotismo, con scenari urbinati fatti passare per fiorentini, e un inedito Totò nei panni di fra Timoteo.
Dall'omonima commedia di Niccolò Machiavelli.

 


La rassegna continua anche dopo Piazze di Cinema ....


Lunedì 25 luglio, ore 21:30
Piazza Amendola
Kean, genio e sregolatezza di Vittorio Gassman (It 1956, col, 85')
con Vittorio Gassman, Eleonora Rossi Drago, Anna Maria Ferrero

Dalla commedia (1836) di Alexandre Dumas padre, adattata nel 1953 da Jean-Paul Sartre. Pieno di debiti, l'attore Edmund Kean contende al principe di Galles, suo compagno di bagordi, le grazie
della contessa Elena, s'innamora della giovanissima Anna che fa debuttare al suo fianco sul palcoscenico e trasforma un possibile fiasco in trionfo. Esordio di Gassman nella regia cinematografica, con l'aiuto di Francesco Rosi. "Funziona e diverte, ha ritmo, calore, speditezza" (Il Morandini)

Lunedì 1 agosto, ore 21:30
Piazza Amendola
Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola (It 1990, col, 130')
con Massimo Troisi, Ornella Muti, Lauretta Masiero

Nella Francia del '660, per raggiungere la corte di Parigi, lo spiantato barone di Sigognac si unisce a una compagnia di teatranti. È l'iniziazione totale alla vita, all'amore, al teatro, che lo trasforma nella maschera spavalda di Capitan Fracassa. I guitti intraprendono un viaggio avventuroso tra le contee di quel mondo antico, e il nobile barone rinuncia al casato per dedicarsi esclusivamente all'arte. Il potere affabulatorio del teatro e della messa in scena raccontato come avventura picaresca.


lunedì 8 agosto, ore 21,30
Vogliamo vivere di Ernst Lubitsch (Usa 1942, bn, 99')
con Robert Stack, Carole Lombard, Jack Benny

Joseph Tura e sua moglie Maria sono gli attori di punta di una compagnia teatrale polacca che vorrebbe allestire una satira antinazista ma viene bloccata prima dalla censura e poi dall'invasione e dall'occupazione della Polonia da parte della Germania di Hitler. Sono costretti allora a ripiegare sulla messa in scena dell' Amleto di Shakespeare che diventa anche un mezzo per aiutare la Resistenza. Una delle commedie capolavoro di Lubitsch in cui "i giochi di equivoci, travestimenti, incroci tra realtà e palcoscenico sono architettati con perizia sopraffina" (Mereghetti).

 
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