Si trasmette la risposta che l'assessore alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi ha fornito durante il Consiglio comunale di oggi, all' interpellanza proposta dalla consigliera Caterina Molari su Piedibus, Bicibus, educazione alla mobilità nelle scuole.
Il progetto del piedibus a Cesena e non è un "servizio comunale" bensì un progetto che nasce da una scelta educativa della scuola insieme ad un gruppo di genitori interessati, motivati, disponibili a prestare servizio di volontario per l'accompagnamento delle linee da avviare. I capisaldi del progetto sono: l'entusiasmo, la motivazione, l'interesse e quindi il coinvolgimento di un gruppo di genitori, nonni o insegnanti motivati a fare da accompagnatori, ritenendo che il percorso offerto abbia una forte valenza educativa nei ragazzi e nelle nuove generazioni. In questo quadro, il ruolo dell'Amministrazione Comunale è di supporto, coordinamento e promozione, al fine, di sensibilizzare verso il progetto da un lato, e sopperire alle esigenze che emergono nei gruppi, dall'altro.
Ciò premesso, si deduce abbastanza facilmente il ruolo del Comune che si fa punto di riferimento per offrire sostegno al lavoro centrale della scuola e il supporto organizzativo ai volontari, che lo avviano e lo reggono in vita, dando loro visibilità e voce al fine di "passare il testimone" ai genitori nuovi di anno in anno.
1.Quante sono state le linee attive di Piedibus a Cesena durante l'anno scolastico 2015-2016 e presso quali scuole?
2.Quanti sono stati indicativamente i bambini partecipanti ai Piedibus nell'anno scolastico 2015-2016, quanti i volontari accompagnatori, quali le associazioni coinvolte
Date le premesse, ogni gruppo è organizzato autonomamente. I numeri di linee attive, bambini presenti, volontari dipendono fortemente da anno ad anno, ma a volte anche nel corso dell'anno scolastico stesso a seconda delle disponibilità e delle evenienze.
Non è pertanto possibile dare numeri certi. A livello indicativo i dati a consuntivo del precedente anno scolastico ci risultano i seguenti:
· 16 plessi scolastici coinvolti,
· 27 linee attivate,
· 448 bambini iscritti,
· 125 genitori volontari.
Come associazioni, le associazioni dei genitori presenti nelle scuole sono quelle primariamente coinvolte per l'organizzazione dei volontari. Tra queste, l'Ass. Genitori Scuole Dante Alighieri dell'Oltresavio è stata una delle prime ad essere impegnata nel progetto.
3.Quali sono le scuole presso cui l'esperienza del Piedibus non è stata svolta nell'anno scolastico 2015-2016 e, se il Comune ne è a conoscenza, per quali motivi
Dall'inizio del progetto ad oggi alcune linee sono state disattivate, altre sono state inaugurate, altre ancora sono state sospese e poi hanno ripreso. Come si diceva in premessa, l'attivazione delle linee dipende fortemente dalle disponibilità dei genitori e dei volontari. Pertanto l'accensione e lo spegnimento di alcune linee è altamente variabile.
Preme evidenziare che però lo spegnimento di una linea non significa un disinteresse al progetto educativo che sta a monte, tant'è che in corrispondenza di scuole in cui il progetto è stato sospeso, sono invece attivi laboratori nelle classi aventi le medesime finalità educative, ed aderiscono alla campagna Siamo Nati per Camminare.
4.Come è andata l'esperienza del Bicibus nell'anno scolastico 2015-2016
Le linee bicibus inaugurate col progetto A-BICI per l'Ambiente della scuola di Via Anna Frank nella primavera del 2015, che ha coinvolto tre gruppi di progetto in scuole medie, dopo una prima fase di sperimentazione alla ripresa dell'anno scolastico nuovo non hanno avuto seguito, se non altro in forma organizzata.
L'esperienza da proporre si ritiene comunque meno adatta all'età delle medie in quanto è molto frequente che i ragazzi che vanno o a piedi o in bici non accettino già più di essere accompagnati. Esperienze di bicibus in altri comuni vengono svolti a livello di scuole primarie.
5.Quali iniziative e strumenti di promozione vengono realizzate per sostenere il progetto Piedibus e Bicibus, anche nei prossimi anni, e quali le eventuali risorse messe a disposizione del Comune
Come si diceva in premessa, il progetto del piedibus non è un "servizio comunale", bensì un progetto che nasce da una scelta educativa condivisa tra scuola e genitori. Pertanto, la sua "esistenza" non ha bisogno di finanziamenti, ma di questa condizione essenziale. Quando essa decade è purtroppo naturale che le linee attivate nel giro di uno o due anni si estinguano. Il ruolo comunale è quindi quello di promuovere il progetto, sostenendo le nuove iniziative, e di supporto organizzativo ai volontari, specialmente nella fase di passaggio di testimone di anno in anno.
Per esplicitare meglio questo concetto, vi propongo un elenco non esaustivo di attività offerte in questi anni dal Comune, rispondendo a richieste dei componenti dei gruppi di progetto (insegnanti, genitori, volontari e associazioni del quartiere). Risorse possono essere dedicate a seconda delle esigenze specifiche e delle tipologie di richieste.
·materiale informativo e per l'alta visibilità, organizzazione di banchetti all'uscita e incontri di inizio anno nelle scuole, messe a disposizione per la campagna adesioni (giornata ufficiale di partenza linee)
· proposte di percorsi educativie personale specializzato negli argomenti legati all'esperienza (laboratori CEAS uscite sul campo insieme all'agente di polizia municipale, esercitazioni pratiche)
· adesione e realizzazione campagne comunicative sui temi principali che il piedibus comprende (siamo nati per camminare...; città civili...; siamo tutti pedoni.....; settimana europea mobilità ecc..)
· organizzazione di assemblee pubbliche per i genitori
· incontri formativi ed operativi nei quartieri
·controllo e manutenzione dei percorsi lungo le linee attivate
· proposte di attività ed iniziative nelle scuole
· cura segnaletica definitiva
· incontro annuale dei referenti linee attive per fare rete tra le varie realtà
· video ed interviste documentative ai protagonisti
· coinvolgimento e lavoro di rete con le associazioni dei pre e post scuola ( ass. Dante Alighieri, la mongolfiera, arca, iqbal ecc)
6.Quanti sono stati i laboratori di "educazione alla mobilità" attivati nell'ambito della campagna Siamo nati per Camminare nell'anno scolastico 2015-2016 e in quali scuole?
Tra i punti sopra citati, particolare risalto hanno le campagne educative. In particolare, a partire dal 2013 si è data con continuità l'offerta di 2 moduli di laboratori gratuiti CEAS rivolti alla scuole primarie e materne realizzati in collaborazione con Coop. CONTROVENTO, agenti della Polizia Municipale e la coop. Antartide che cura e coordina a livello regionale la campagna di comunicazione "Siamo nati per camminare".
Alle richieste pervenute è sempre stato possibile rispondere positivamente offrendo all'insegnante:
· un incontro di programmazione, adattando il modulo alle esigenze della classe, in relazione al POF (Piano di Offerta Formativa)
· due lezioni di due ore ciascuna a cura dell'operatore di educazione alla mobilità sostenibile della Coop. CONTROVENTO
· due ore teorico-pratiche sul campo a spasso per il quartiere insieme al vigile.
Ogni anno le richieste di insegnanti sono aumentate gradualmente.
L'interesse dell'Amministrazione è di supportare le richieste con maggiore impegno anche economico, ritenendo che il progetto abbia il forte impatto positivo di:
· trasmettere una forte sensibilità dal punto di vista della mobilità sostenibile, in ottica di investimento verso le generazioni future;
· educare bambini e ragazzi alle regole della mobilità ciclo pedonale.
Da quest'anno la PM ha implementato un laboratorio in più specifico dal titolo AMICO VIGILE improntato sull'esigenza di "allenamento" sul campo a piccoli gruppi sia a piedi che in bici.
Il bilancio dei laboratori nelle classi può esser riassunto:
L' Assessore alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi