Si è svolto questa mattina - come annunciato nei giorni scorsi - il programmato incontro fra Azienda Asl e organizzazioni sindacali sul tema del funzionamento del Pronto Soccorso del Bufalini, come richiesto dal Sindaco Paolo Lucchi e dell'Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti, anche loro presenti al tavolo.
Alla riunione hanno partecipato per l'Asl il direttore generale Maria Basenghi, il direttore sanitario Giorgio Martelli, il direttore del presidio ospedaliero Virna Valmori, i direttori dei distretti Antonella Brunelli e Pier Luigi Bartoli e, come anticipato, il direttore del Dipartimento Emergenza Luigi Targa e alcuni professionisti del personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso.
Le organizzazioni sindacali erano rappresentate da Lidia Capriotti, segretario generale Cgil, Antonio Amoroso, segretario generale Cisl, e Giuliano Zignani, segretario generale Uil, affiancati da rappresentanti delle categorie sindacali interessate.
Il confronto è partito dall'analisi dei dati di accesso al Pronto Soccorso e da una valutazione attenta dei tempi di attesa relativi ai diversi codici - colore di presa in carico. Questo esame ha confermato la capacità del servizio di Pronto Soccorso del Bufalini di rispondere con adeguata tempestività alle situazioni più gravi: per i codici rossi il tempo medio di attesa è di 4,38 minuti, mentre per i codici gialli è di 16,98 minuti.
Restano invece più lunghi i tempi di attesa ai codici verdi e bianchi, assegnati a problemi di salute non gravi, pur meritando la dovuta attenzione da parte dei sanitari. E' proprio per questi che stamattina l'Azienda Asl di Cesena ha presentato una proposta per il miglioramento dei percorsi clinici - assistenziali in Pronto Soccorso, così da contenere la pressione all' interno di un' Area deputata prioritariamente alla gestione dell' Emergenza/ Urgenza e, al tempo stesso, dare ai cittadini risposte più efficienti.
In particolare le azioni previste dall'Azienda si concentrano su nuove modalità di 'percorso veloce' per il transito al Pronto Soccorso a gestione medica e/o infermieristica, come indicato nelle recenti linee guida alla riorganizzazione dei Pronto Soccorsi impartite dalla Regione a luglio.
Per quanto riguarda l'intervento del medico, sono stati delineati nuovi percorsi, che prevedono rispettivamente: una presa in carico dedicata da parte del medico di pronto soccorso in caso di patologie minori utilizzando a tal fine un apposito ambulatorio (salvo la presenza di situazioni di grave emergenza); un passaggio veloce in carico allo specialista, sia contestuale, sia differito (in questo caso con il rilascio di apposita impegnativa) che non prevede più il ritorno del paziente al Pronto Soccorso per le dimissioni.
Di grande interesse anche il coinvolgimento del personale infermieristico per la definizione di percorsi veloci di presa in carico, che naturalmente devono prevedere per la loro applicazione un'esperienza consolidata e certificata e un adeguato periodo formativo, per tutte quelle situazioni in cui si può escludere la valutazione clinica da parte del medico di pronto soccorso.
Le discipline individuate rispetto alle quali sono in corso di definizione i protocolli specifici per ridurre i tempi di processo o di espletamento a livello di PS sono:
Dermatologia
Oculistica
Otorino laringoiatria
Ortopedia
Ostetricia/ Ginecologia
Pediatria
Urologia
"Mi pare evidente - commenta il Sindaco Paolo Lucchi - che l'incontro di oggi sia stato positivo e proficuo, così come è necessario quando al centro del confronto c'è la salute dei cesenati e il miglioramento dei nostri servizi sanitari. Crediamo che il progetto proposto sia frutto di un lavoro impegnativo della direzione dell'Asl, che riconosciamo pienamente, e attendiamo che al prossimo incontro, già fissato per il 13 ottobre, le organizzazioni sindacali sapranno arricchire il confronto con valutazioni e integrazioni puntuali, che saranno certamente tenute nella massima considerazione.
In quell'occasione, oltre a valutare l'organizzazione dei servizi ambulatoriali sul territorio (i cosiddetti 'nuclei di cure primarie'), ci confronteremo anche sull'impianto strategico futuro del nostro sistema sanitario locale"
Ufficio stampa
Federica Bianchi
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