È giunta al quarto anno l'attività dell'angolo d'arte all'interno di FotoStudioArt di viale Giacomo Matteotti 67, a Cesena, costituendo un bell'esempio di dialogo tra fotografia pittura scultura dovuto alla sensibilità artistica del titolare dello studio fotografico Andrea Antonioli, figlio di pittore.
Da aprile a settembre 2016, negli orari dello Studio (chiuso giovedì pomeriggio, domenica e festivi) spazio a tre artisti cesenati, tra loro molto diversi per tecnica e ispirazione: i pittori Gianluca Bosello e Massimo Galuppi, e l'artista di origami/kirigami Vittorio Presepi.
La mostra, dal titolo "Un angolo d'arte", è curata dall'associazione culturale cesenate "spazinmente", con il patrocinio del Comune di Cesena, e presentata dall'architetto e storico dell'arte Johnny Farabegoli.
Dalla presentazione di Johnny FarabegoliLuce, colore e geometria: una meditata trasfigurazione dello spazio
I tre artisti - Bosello, Galuppi, Presepi - che per l'occasione espongono nel nuovo "Angolo d'Arte", presso Fotostudioart a Cesena, presentano alcuni dei loro lavori che, seppur con linguaggi espressivi ben distinti, appaiono connotati da "affinità compositive" quali vere e proprie "corrispondenze" poetiche, dove cromatismi e geometrie vengono trasfigurati in molteplici forme attraverso il lirico manifestarsi della luce.
L'euritmica scansione di una "partitura" urbana, come pure il più dinamico paesaggio ferroviario di Gianluca Bosello appaiono quali istanti sospesi di rarefatte prospettive, in cui colori gravidi di luce, in un continuo fluire di tinte, sembrano portare alla chiarità forme connotate da forti valenze chiaroscurali.
"Segnate" dall'incedere di un'articolata metamorfosi di "oniriche" geometrie urbane appaiono le opere esposte dall'artista Massimo Galuppi, che sembrano così trarre "sostanza prima" da una cristallina trasfigurazione in cui la luce, dal vuoto in-forme iniziale, riverbera, come attraverso un grande prisma poetico, molteplici cromatismi possibili.
Le opere in mostra dell'artista Vittorio Presepi denotano un linguaggio poetico in cui la purezza scultorea delle lucide forme geometriche appare generarsi da un lirico "movimento" compositivo, in cui la luce è assunta quale matrice generatrice fondamentale. Qui "inserti" antropomorfi assumono una precisa valenza auto-compositiva: stemperare la "lineare" purezza formale attraverso una mirata e diffusa presenza di cromatismi "puntuali". Non mancano poi toni più ironici, come l' "Atlante trasfigurato" intento a sorreggere il peso di un'umanità "caoticamente" ben "ordinata": vero e proprio ossimoro della nostra contemporaneità.
Johnny Farabegoli- FotoStudioArt, viale Giacomo Matteotti, n. 67, Cesena (tel. 0547-20300 - www.fotostudioart.com)- spazinmente associazione culturale - via Giordano Bruno 118 2° piano - c/o Ascom Cesena
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