Nella sua prossima riunione, il Consiglio comunale di Cesena sarà chiamato a votare la delibera che segnerà la tappa finale del percorso avviato dall'Amministrazione comunale nel 2011 per acquisire, tramite accordi con privati, alloggi da destinare al social housing.
Da quel percorso scaturì un accordo di programma, sottoscritto nel 2013 dagli otto soggetti selezionati fra quanti avevano risposto al bando di evidenza pubblica. In base a quell'accordo il Comune avrebbe ottenuto la disponibilità gratuita di 44 nuovi alloggi, dando la possibilità in contropartita di attuare modifiche compatibili con il Prg.
Ma ora che l'iter procedurale si è concluso, degli otto sottoscrittori di allora solo uno ha invece espresso la volontà di raggiungere un accordo definitivo.
A comunicarlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti in una lettera inviata oggi ai consiglieri comunali.Dopo aver ripercorso le varie tappe susseguitesi dal 2011 a oggi, e aver valutato quali motivi abbiano portato a questo epilogo, Sindaco e Assessore ribadiscono l'esigenza per Cesena di una risposta concreta all'emergenza abitativa e la validità della scelta fatta destinando il futuro quartiere Novello all'housing sociale.
Di seguito il testo della lettera.
Come forse ricorderete, nel 2011 l'Amministrazione Comunale - consapevole di come a Cesena il bisogno abitativo non riuscisse ad essere soddisfatto dagli alloggi posti in vendita a prezzo di mercato - attraverso una procedura di evidenza pubblica, avviò un percorso formale per favorire l'acquisizione di alloggi, da destinare alle fasce deboli della nostra città.
Il percorso amministrativo vide naturalmente il coinvolgimento del Consiglio comunale che, con la delibera n.70 del 26 luglio 2012, approvò l'assenso preliminare alla sottoscrizione di un Accordo di Programma. Analogo provvedimento fu approvato dalla Provincia di Forlì-Cesena, con Delibera di Giunta n.150 del 16 aprile 2013.
A seguito dell'avviso pubblico, furono selezionate le proposte dei privati che, attraverso l'Accordo di programma successivamente sottoscritto, avrebbero garantito la cessione gratuita al Comune di 44 unità immobiliare. I soggetti privati che sottoscrissero l'Accordo di programma furono:
· Immobiliare Rebecca (Area ex istituto "I. Versari");
· Cucchi Marino e Pagliacci Valeria (Area di Case Missiroli);
· Rossi Giuseppe (Area di Martorano);
· Società Agricola Industriale Cesenate (Area Via Cavalcavia-Via Ravennate);
· Aquarius SpA - Orogel Soc. Coop. Agricola - Baruzzi Marino (Area di Pievesestina);
· Immobiliare Emme (Area di S. Carlo);
· Ges Immobiliare (Area ex SILE Torre del Moro);
· San Giorgio Immobiliare (Area di S. Giorgio).
L'Accordo di Programma fu pubblicato il 22 maggio 2013 ed in seguito si tennero le Conferenze dei Servizi del 28 giugno 2013 e 6 marzo 2014 che, sulle proposte riguardanti le aree di Pievesestina e di San Giorgio, registrarono il parere non favorevole di ARPA.
È sotto gli occhi di tutti come, trascorsi alcuni anni dall'avvio dell'iniziativa, le condizioni del mercato immobiliare siano mutate, purtroppo a causa di un blocco del settore delle costruzioni che perdura e che ha portato fatalmente alla crisi (ed, in alcuni casi, alla chiusura) di molte imprese del settore edile del nostro territorio.
Per questo molti dei soggetti coinvolti nell'Accordo di Programma, non sono oggi in grado di produrre le garanzie economico-finanziarie per potere procedere alla sottoscrizione dell'Accordo definitivo.
Per questo - con lo scopo di giungere comunque ad una conclusione del procedimento amministrativo ancora in essere - lo scorso 26 ottobre si è svolto un incontro fra l'Amministrazione Comunale e tutti i privati coinvolti nell'Accordo di Programma. Nel corso dello stesso, 7 degli 8 soggetti privati a suo tempo selezionati attraverso la procedura ad evidenza pubblica, hanno formalmente rinunciato alla proposta di programma.
Solo la San Giorgio Immobiliare ha invece espresso la volontà di raggiungere un accordo definitivo, modificando il progetto urbanistico proposto, al fine di ottenere il parere positivo di ARPA, che è successivamente giunto.
Nella prossima seduta, quindi, il Consiglio Comunale dovrà esprimersi sulla conclusione del procedimento avviato nel 2011. Si tratta di un risultato che riteniamo assolutamente al di sotto delle aspettative, sebbene il bisogno di alloggi a prezzo calmierato si sia tutt'altro che attenuato. Ma non è certo possibile negare come le imprese di costruzioni che solo pochi anni fa segnalarono la volontà di garantire alla nostra comunità una significativa quantità di alloggi da destinare alle fasce sociali più svantaggiate, abbiano vissuto anni di grande difficoltà creditizia ed economica, dei quali non è possibile far loro una colpa.
Proprio per questo - e considerato come nel frattempo, purtroppo, non vi sia stato un ridimensionamento dei prezzi del mercato immobiliare ordinario né si siano ridotte a sufficienza le rigidità del sistema creditizio, impedendo così una effettiva maggior facilità d'acquisto dei quasi 3.000 alloggi sfitti presenti nella nostra città - , assume ancor più importanza l'avvio del percorso del "quartiere Novello", che garantirà comunque alla nostra città una risposta concreta all'emergenza abitativa, grazie alla prossima costruzione di 340 alloggi di social housing.