Allargare la rete delle telecamere anche alle frazioni e prevederne anche nelle aree verdi. Queste alcune delle istanze arrivate nel corso dell'assemblea pubblica che si è svolta lunedì 1 febbraio al quartiere Al Mare per la presentazione del progetto della rete Man e della videosorveglianza.
All'incontro, svoltosi nella sede del quartiere a Ruffio alla presenza di un'ottantina di cittadini, hanno partecipato il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore all'Innovazione e Sviluppo Tommaso Dionigi (ideatore del progetto cittadino di videosorveglianza), il Dirigente capo del Commissariato di Cesena Michele Pascarella con il Commissario Capo Giuseppe Romagnoli, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Macerone Vincenzo Capacchione, il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Colloredo e il presidente del quartiere Al Mare Nicoletta Dall'Ara.Presenti fra il pubblico anche i consiglieri comunali Luca Magnani e Silvia D'Altri (Pd), Gilberto Zoffoli e Marco Casali (Libera Cesena).
Come già nei precedenti appuntamenti di questo ciclo, la prima parte della serata è stata dedicata alla presentazione del progetto generale della rete Man e all'illustrazione delle sue applicazioni nel territorio del quartiere.Qualche dato per fotografare l'intervento previsto: nel quartiere Al Mare la rete Man si svilupperà su due tratte, per una lunghezza complessiva di oltre 10 km. La prima tratta, con le sue diramazioni, toccherà Villa Casone, Ruffio, Macerone e Capannaguzzo; la seconda interesserà Bulgarnò.Grazie a questa rete sarà possibile estendere i servizi di connettività ed autenticazione nella sede del quartiere di Ruffio, al complesso scolastico di Ponte Pietra, alle scuole materna ed elementare di Macerone. Per quanto riguarda la videosorveglianza, in questa fase è prevista l'installazione di trentatré telecamere.
Gli occhi elettronici saranno puntati in punti sensibili, come i complessi scolastici di Ponte Pietra e Macerone, e nei principali nodi stradali. Secondo la mappa presentata nel corso dell'assemblea tre telecamere fisse saranno collocate all'incrocio fra il viadotto Kennedy e la via Cesenatico; quattro di tipo fisso nella rotonda all'incrocio fra via Cesenatico, via Assano e via Valiani; una a braccio mobile all'incrocio fra via Cesenatico e via Simoncini; tre fisse all'incrocio fra via Cesenatico e via Provinciale Sala; quattro di tipo fisso presso la rotonda fra via Cesenatico e via Targhini; altre quattro di tipo fisso all'intersezione fra via Provinciale Sala e via Ruffio; tre fisse all'incrocio fra via Bulgarnò e via Capannaguzzo; quattro fisse presso la rotonda fra via Cesenatico e via Capannaguzzo; infine quattro di tipo fisso sono programmate all'incrocio fra via Violone di Gattolino e via Capannaguzzo.
"Man mano che procediamo con questi incontri - rilevano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore Tommaso Dionigi - ci rendiamo conto dell'attenzione riservata dai cittadini a questo progetto. E spesso, dopo aver ascoltato la presentazione della rete di videosorveglianza ed aver approfondito ponendo una serie di quesiti che ci consentono di chiarire al meglio i contorni di quest'opera infrastrutturale, la maggior parte dei cittadini mostra di averne compreso gli obiettivi ed è pronta ad avanzare proposte ed a suggerire nuove collocazioni. Naturalmente, registriamo tutte le istanze e, come abbiamo già anticipato in passato, le valuteremo per un'eventuale integrazione del progetto. Del resto, il confronto con i cittadini è stato promosso anche con questo scopo".
Il ciclo di incontri sul progetto di videosorveglianza e sui temi della sicurezza proseguirà lunedì 8 febbraio al quartiere Dismano: appuntamento alle ore 20.30, nella sede del quartiere di via A. Kuliscioff, 200 a Pievesestina.