Vi anticipo le risposte del Vicesindaco Carlo Battistini alle due interpellanze presentate dai consiglieri comunali Gilberto Zoffoli (Libera Cesena) e Natascia Guiduzzi (Movimento 5 Stelle) inerenti rispettivamente alla situazione del sistema bancario cesenate e ai rapporti fra la Cassa di Risparmio di Cesena e il Comune.
Interpellanza del Consigliere Zoffoli su Il sistema bancario a Cesena
Giovedì 21 gennaio, nello stesso giorno in cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena ha emesso un comunicato stampa che ha anticipato alcune importanti scelte in vista dell'assemblea della banca, convocata il 1° febbraio prossimo, il Capogruppo di Libera Cesena, Gilberto Zoffoli, ha presentato una interpellanza che simula nell'oggetto interesse per il sistema bancario ma in realtà entra direttamente nelle vicende riguardanti la Cassa di Risparmio di Cesena. Infatti si prende spunto da articoli di stampa per tentare di entrare in vicende che nulla hanno a che fare con la politica, con il vero obiettivo di puntare a coinvolgere il Comune in vicende completamente estranee all'amministrazione locale. Probabilmente è irresistibile la tentazione di poter avvicinare l'Amministrazione a qualche vicenda negativa, infatti non vi sono altri motivi (come anche per l'interpellanza della consigliera Guiduzzi del Movimento 5 Stelle) per cui gruppi politici portino in Consiglio Comunale (luogo fondamentale per la politica e per le scelte amministrative, ma certamente non deputato a valutare i conti delle banche) le vicende della Cassa di Risparmio di Cesena tramite interpellanze.
Nessun altro contributo infatti queste interpellanze potranno portare al bene dei cittadini, delle famiglie e delle imprese cesenati, né di informazioni utili all'attività amministrativa.
Venendo ai quesiti del capogruppo Zoffoli, l'Amministrazione è consapevole delle difficoltà del sistema bancario dovute a fattori di carattere generale, così come è consapevole della solidità complessiva del sistema bancario che dal 2007 ad oggi ha retto nonostante la crisi senza pesare sui conti pubblici. Non vi sono stati infatti casi sistemici, come in molti altri paesi è avvenuto, che abbiamo comportato massicci interventi pubblici di sostegno. Sono oggi all'attenzione mediatica alcuni limitati casi, utilizzati per polemiche politiche, su cui gli organi di vigilanza sono intervenuti. Vi è invece una rilevantissima discussione su come liberare i bilanci delle banche da masse consistenti di crediti deteriorati, prevalentemente derivanti da finanziamenti immobiliari. La soluzione di tale problema potrà sicuramente recare effetti positivi per il finanziamento dell'economia reale.
Il legame istituzionale tra Comune e Fondazione consiste nella indicazione di un componente dei 20 che formano il consiglio generale (ricordiamo che gli altri sono nominati: 10 dalla assemblea dei soci (sono oggi 128 i soci), 2 dagli altri 14 comuni del territorio cesenate, 1 dalle istituzioni culturali, 1 dall'Università, 1 dalle associazioni imprenditoriali, 1 dalla Camera di Commercio, 1 dalla Diocesi, 1 dal Centro servizi del Volontariato, 1 dalla Provincia.
Sul percorso e sulle azioni intraprese dalla Fondazione per mantenere il radicamento nel territorio abbiamo inoltrato il quesito dell'interpellanza al presidente della Fondazione Bruno Piraccini; in merito l'assemblea della Cassa di Risparmio convocata il 1° febbraio prossimo reca al primo punto dell'ordine del giorno proprio l'argomento delle scelte strategiche.
Quanto agli esiti della lettera di patronage rilasciata nel 2009 dal Comune di Cesena (parimenti agli altri soci di Sapro) alla Cassa di Risparmio di Cesena, su cui vi è una richiesta della banca in sede di giurisdizione civile, è tuttora pendente in giudizio ed è stata opposta dall'Amministrazione, in quanto ritiene di aver fatto tutto quanto possibile nelle proprie prerogative per onorare gli impegni relativi alla qualificazione di socio.
Interpellanza della Consigliera Guiduzzi su rapporti fra il Comune di Cesena e la Cassa di Risparmio di Cesena
Il contratto di tesoreria in essere con la Cassa di Risparmio di Cesena è stato stipulato per il periodo 1 gennaio 2013 - 31 dicembre 2016.
Nell'ambito di tale contratto al 31 dicembre 2015 sono aperti:
- n. 2 conti correnti di appoggio ai Pos (per i pagamenti degli utenti) con un saldo complessivo di 292,83
- n. 9 conti correnti sui quali transitano le somme incassate dagli utenti per varie tipologie di entrate, quali rette scuole, anagrafe, finanziamenti europei, che vengono poi ogni 15 o 30 giorni girati al conto di tesoreria, con un saldo complessivo di 200.513,35
- n.1 conto corrente per gestione liquidità derivante dai mutui assunti per opere pubbliche con un saldo di 973.587,73 che viene prelevato sulla base dei pagamenti da fare alle imprese esecutrici. Di tale cifra se ne prevede l'intero utilizzo entro il 2016 e non sono previsti ulteriori versamenti.
- n. 1 libretto di deposito aperto in attuazione della D.C. 115/2009 per l'attuazione del protocollo per aiuti ai lavoratori in difficoltà con un saldo di 20.157,44 per il quale sono in corso le procedure per la chiusura ed il riversamento in tesoreria, essendo l'attività del protocollo terminata
Il conto di tesoreria del Comune di Cesena è invece aperto presso la Banca d'Italia e presenta un saldo al 31dicembre 2015 di 40.991.414,51.
Con la Cassa di Risparmio di Cesena sono attivi n. 8 mutui per opere pubbliche con un debito residuo al 31 dicembre 2015 di 8.381.129, in scadenza fra il 2016 e il 2030.
Sono accesi fidi ai sensi dell'art. 195 del TUEL, legati all'eventuale utilizzo dell'anticipazione di tesoreria per l'anno 2016, per un importo massimo di 23.202.948,84 (vedi D.G. 320/2015) il cui uso è regolato dal contratto di tesoreria in essere. Negli anni passati tale fido non è mai stato utilizzato e vista la giacenza di tesoreria anche per il 2016 non se ne prevede l'utilizzo.
Fidejussioni passive per il comune ed a favore di Carisp Cesena non ve ne sono; vi è una lettera di patronage rilasciata per Sapro spa, per un importo di 660.000,00 per la quale è in corso un contenzioso in sede giurisdizionale; quelle attive a favore del comune che impegnano la Cassa di Risparmio di Cesena sono le fidejussioni rilasciate a garanzia di lavori pubblici e gestione bollo virtuale per un totale di 123.872
Il mutuo per la realizzazione dei lavori di Piazza della Libertà è stato assunto con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo complessivo di 3.100.000,00 di cui al 31 dicembre 2015 sono stati erogati 35.105,58
Non siamo a conoscenza che esistano altri impegni del Comune di Cesena verso la Cassa di Risparmio di Cesena oltre quelli sopra evidenziati.
In merito alla gestione della liquidità sia sul conto corrente presso la Cassa di Risparmio che su quello presso la Banca d'Italia non sono in essere operazioni di reinvestimento, ma sono solo normali giacenze.
In merito al rischio del Comune relativo al contratto di tesoreria, nei casi previsti è indicata espressamente la risoluzione della convenzione stessa; infatti è riportato "...l'ente si riserva di procedere alla risoluzione della convenzione in caso di avvio di procedura fallimentare o altra procedura concorsuale a carico del tesoriere".
I potenziali rischi per il Comune vengono sempre valutati in ogni rapporto instaurato verso terzi.
Infine anche per questa interpellanza vorrei riaffermare quanto già da me espresso per quella precedente del consigliere Zoffoli, ed anche in riferimento alla mozione del gruppo Movimento 5 stelle, su banche locali.
La politica resti fuori dalle banche e non entri in vicende che nulla hanno a che fare con la dialettica politica, nessuno tenti di coinvolgere il Comune in vicende completamente estranee all'amministrazione locale, confidando magari di poterlo associare ad esiti sfavorevoli, condannandosi al ruolo di annunciatori di disgrazie e di amplificatori di rischi.