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Nasce a Cesena l'Osservatorio dei diritti dei bambini

L'idea lanciata dal Comune dopo il convegno in Malatestiana

Dopo il confronto aperto e partecipato sui bambini e sui loro diritti, tenutosi in Biblioteca Malatestiana nella mattinata di sabato 19 dicembre, l'Amministrazione comunale, insieme alle associazioni cesenati che lavorano per contrastare la povertà e tutelare l'infanzia, è pronta per sviluppare nuove attività.

"La condizione di povertà di oltre 800 bambini in città - dichiarano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - non può lasciarci indifferenti. Durante il momento pubblico di riflessione su questo tema, abbiamo condiviso con i cittadini, con tanti enti ed associazioni, la necessità di pensare bene alla condizione dell'infanzia cesenate, con l'obiettivo di offrire a tutti i bambini le medesime opportunità di inclusione, di studio e di relazione sociale".

"Per questo, ripercorrendo una tradizione consolidata nel nostro territorio, da cui negli anni passati è scaturita la struttura portante dell'attuale sistema dei servizi per le persone (anziani e disabili, ad esempio), abbiamo deciso di costituire un "Osservatorio permanente sui bambini cesenati", con l'obiettivo di monitorare la condizione dell'infanzia, effettuare comparazioni e analisi statistiche, intervenire per limitare differenze e discriminazioni.

"Abbiamo condiviso questa idea - proseguono il Sindaco Lucchi e l'Assessore Benedetti - con il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Emilia-Romagna, che ci ha già assicurato la sua partecipazione attiva. Dell'Osservatorio, inoltre, dovranno fare parte i rappresentanti delle altre istituzioni pubbliche interessate (dalla scuola alla sanità), ma anche i rappresentanti del volontariato attivo in questo ambito e della società civile. Dovrà essere luogo di confronto continuativo e vivace, di elaborazione dei problemi e di individuazione di nuove risposte ai bisogni dei nostri bambini".

Durante il convegno, il focus è stato acceso sulle differenze economiche e sociali che minano la partecipazione attiva di tutti i bambini alla vita di comunità e minacciano la crescita serena dei nostri piccoli più poveri. In particolare, oltre ai beni di prima necessità, si è centrata l'attenzione sulle limitazioni obbligate nello studio, nelle uscite e gite, nel praticare uno sport o suonare uno strumento.

Per cercare di limitare queste condizioni di disagio, già dal 2016 il Comune interverrà con la messa a disposizione di un fondo finalizzato, dedicato ai bambini in carico ai servizi sociali, per permettere loro di praticare una disciplina sportiva.Insieme all'ASP Cesena Valle Savio, infine, si stanno mettendo a punto i presupposti per permettere ai medesimi bambini che ne dimostrino l'attitudine, di accedere allo studio di uno strumento musicale.

"Siamo certi che il benessere della nostra comunità - concludono Lucchi e Benedetti - così tanto invocato in questi anni, non possa prescindere da condizioni diffuse di uguaglianza, soprattutto fra i più piccoli". 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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