Risposta all'interpellanza su riconversione alla destinazione agricola di aree compromesse dalla presenza di attività produttive esistenti.
L'interpellanza, nelle sue premesse e considerazioni, richiama i lavori della 2° Commissione, e anche le successive interrogazioni presentate da Cesena Siamo Noi, su alcune aree, sulle quali da tempo esistono attività produttive.
Ebbene, nonostante i chiarimenti forniti durante le Commissioni sulla Variante di Salvaguardia, e nelle risposte a precedenti interrogazioni, restano le perplessità di Cesena Siamo Noi, che ritiene NON attuato l'obiettivo di salvaguardare il suolo agricolo, visto che tali attività hanno già compromesso quelle aree.
Inoltre, pur avendo chiarito più volte che "le modifiche di destinazione urbanistica stabilite con la Variante non influiscono sulla validità dei titoli autorizzativi", si continua a ritenere che la Salvaguardia abbia ignorato la presenza di attività per le quali erano stati rilasciati i relativi permessi.
Per rispondere all'interpellanza, occorre ribadire che ciò che è autorizzato, è legittimato, a prescindere dal fatto che si trovi in zona agricola, o che sia inserito in un Piano Urbanistico.Mentre, ciò che NON è autorizzato, è comunque illegittimo, sia se si trova in zona agricola, sia se inserito in un Piano Urbanistico.
Infatti, per i casi sollevati con le precedenti interpellanze di Cesena Siamo Noi, relativi ad imprese che da anni operano su quelle aree, è emerso che hanno i titoli abilitativi o il condono, ma in qualche caso si sono ampliate, senza autorizzazione.
Quanto al fatto che alcuni di questi rari casi vanifichino la "salvaguardia del suolo agricolo" appare risibile, in quanto la "differenza fra il già costruito e il costruibile sta in un rapporto di 1 a 10", e dunque senza la Variante il consumo di suolo sarebbe aumentato di oltre il 90% !
Inoltre, a proposito degli Enti che hanno suggerito la delocalizzazione, forse è il caso di precisare che ciò è facilitato dal fatto che la previsione venga eliminata; altrimenti perché uno dovrebbe de-localizzare ?
Infatti, come suggerito da Ausl, gli insediamenti in zona agricola vanno contenuti, e col nuovo Piano, le delocalizzazioni andranno incentivate.
Quanto alla redazione del Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, si conferma che è previsto dopo l'approvazione della Variante ripubblicata.
Risposta all'interpellanza riferita alla Delibera di Giunta Comunale "Aree PEEP-ERP determinazione delle superfici e dei prezzi di cessione nell'anno 2016".
La situazione relativa al PEEP e all' ERP per il 2016, a cui si fa riferimento, è ovviamente quella che si è venuta a determinare negli anni.
In sostanza, il PRG 2000 aveva previsto 948 alloggi in aree PEEP, (oggi ERP), da realizzare con il concorso finanziario dello Stato e dei privati, così articolati:
- n° 495 alloggi nelle aree PEEP (52%);
- n° 219 alloggi nelle Aree di Trasformazione private (23%);
- n° 222 alloggi nelle Aree di riqualificazione urbana (24%);
- n° 12 alloggi nel patrimonio comunale in aree agricole (1%).
Sono state realizzate le aree PEEP a San Mauro, Case Missiroli, Macerone, San Carlo, per complessivi 191 alloggi, mentre come è noto non è stato realizzato il PEEP di S. Egidio che prevedeva 304 alloggi.Inoltre, mediante perequazione di 16 Aree di Trasformazione, il PRG ha previsto 219 alloggi ERS, per la vendita a prezzo convenzionato, e l'affitto sociale.
Sono state acquisite aree per realizzare 71 alloggi (Case Finali, Martorano, Ponte Pietra, San Vittore, Calisese, Tipano e Diegaro) pari ad un terzo delle previsioni.
Con la dicitura "approvare la distribuzione" delle aree edificabili elencate in Delibera, si intende l'approvazione delle aree PEEP-ERP cedibili nell'anno 2016.
La trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà degli immobili elencati, fa seguito ad una Delibera previsionale del Consiglio Comunale del 1996, che indica le aree trasformabili dal diritto di superficie al diritto di proprietà.
Per calcolare il prezzo delle aree, vale l'art. 8 del Regolamento PEEP-ERP vigente.Mentre il lotto ERP di Diegaro è stato assegnato con Bando Pubblico alla ditta Fratelli Imperiale Cesena, il lotto ERP di Tipano sarà conferito al Fondo Novello.
Quanto alla vendita del patrimonio comunale, non appare in contrasto con le esigenze di dare risposta alla richiesta di assegnazione di alloggi popolari, poiché spesso si tratta di cessione fabbricati che richiedono manutenzioni molto costose, rimpiazzati con l'acquisizione di altri alloggi.
Infine, è evidente che le politiche di Social Housing intraprese col Comparto Novello sono la necessaria "integrazione" alla crescente esigenza di alloggi.
Del resto, dopo i PEEP, il PRG 2000 ha saputo dare risposte solo parziali, stante il suo stretto legame con l'attuazione delle A.T. private, ormai sempre più rare.