Sabato 28 novembre 2015 alle ore 16 nella Sala Rossa del Cinema San Biagio il professor William Shea, uno fra i maggiori studiosi di Galileo al mondo, il suo libro "Intervista a Galileo", scritto insieme alla sua allieva Flavia Marcacci. Accanto agli autori interverranno Flavio Vetrano, ordinario di Fisica sperimentale e Prorettore alla ricerca nell'Università di Urbino Carlo Bo, e Rodolfo Coccioni, ordinario di Paleontologia nell'Università di Urbino Carlo Bo e direttore del corso di alta formazione "La Terra a tavola - Geologia e Gusto". , L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Cesena, dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica (di cui il Comune di Cesena è membro insieme ad un pool di Università italiane) e dal Dipartimento di Scienze pure e applicate (Dispea) dell'Universita' di Urbino.
Dietro le scoperte che lo resero famoso, c'è il Galileo Galilei che viveva come tanti uomini del suo tempo. Come tutti i fratelli maggiori rimasti orfani di padre, la sua gioventù fu presa dalla gestione dei debiti della famiglia per sistemare le sorelle, mentre si affaccendava per rendere la sua passione per la scienza un vero e proprio mestiere. La fatica per sbarcare il lunario segnò anche la maturità, passata tra l'avvenente Marina Gamba, la gestione dei tre figli e la necessità di conservare i suoi corsi di matematica per futuri dottori all'Università di Padova. Non che la vita fosse solo passioni e responsabilità: a insaporire le giornate di Galileo non mancava mai il buon vino che gli costò pure qualche malanno per gli eccessi che talvolta si concedeva. Tutte cose di poco conto, però, se c'era un intero cielo da scoprire, così grande da lasciare poco tempo libero. Al massimo restava un po' di tempo utile a stendere qualche promettente oroscopo e a procurarsi qualche contatto e un po' di visibilità: con il suo telescopio lo scienziato ottenne un buon posto presso il Granduca di Toscana Cosimo de Medici, nonché l'appoggio degli astronomi luminari del tempo, i Gesuiti del Collegio Romano. Tutto questo, però, non gli portò solo bene: una Chiesa spaventata dalla Terra in moto non lo capì né lui riuscì a rispondere a ciò che quella Chiesa chiedeva. Famoso anche per le sue doti poetiche e artistiche, la sua genialità non lo risparmiò da delusioni e sofferenze, come la peste o la morte della figlia che tanto amava. Quella genialità, però, gli mantenne vivo l'entusiasmo necessario a scorgere, dietro le cose, regole e misure, a pensare che la sforzo di capire come va il mondo non è mai vano.
In questo testo Flavia Marcacci e William Shea immaginano un giovane Milton che visita Galileo, sollecitandolo a condividere ricordi ed esperienze non raccontate nei libri che lo resero celebre. Veniamo così a conoscere un Galileo più intimo e quotidiano.
Il testo è stato già allestito in Teatro, nell'ambito della Stagione 2015 di Teatro Ragazzi del Teatro Bonci. Protagonista del recital era Roberto Mercadini che interpretava entrambi i personaggi protagonisti del testo, in un'avvincente messa in scena sul palcoscenico del Bonci.
Il volume è parte della Collana "Teatro e Scienza" di Carocci Editore, curata da Vincenzo Fano e Franco Pollini. Altri due volumi sono stati pubblicati e verranno presentati a seguire, all'interno del programma 2015 del Centro, rispettivamente il 5 e il 12 dicembre 2015 alle ore 16 nel Centro San Biagio: "Sulle tracce di Archimede: Viaggio nella Biblioteca Malatestiana" di Gabriele Marchesini e "L'Arca di Gödel" di Franco Pollini.
BiografieWilliam R. Shea (1937) è stato titolare a Padova della "Cattedra Galileiana di Storia della Scienza"dal 2002 al 2012. Ha insegnato presso l'Università di Ottawa, la McGillUniversity di Montreal e l'Università degli Studi di Strasburgo. Storico della scienza di fama indiscussa, è autore di numerosi e importanti studi tradotti in dieci lingue.
Flavia Marcacci (1976) ha conseguito il dottorato presso l'Università Lateranense, dove attualmente insegna Storia del Pensiero Scientifico. Sta ultimando il secondo dottorato in Scienze della complessità presso l'Università degli Studi di Urbino. Ha lavorato principalmente sulle origini del pensiero scientifico occidentale e sulla scienza del Seicento.
AbstractIn questa intervista Shea immagina un ventinovenne John Milton (1608-1674) che intervista un anziano Galileo Galilei (1564-1642). L'autore del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo racconta la sua vita e la sua scienza, il suo gusto per il buon vino veneziano e le sue vicende familiari. Un uomo concreto e reale, che vive pienamente il suo tempo.
Ufficio stampa
Federica Bianchi