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Fondazione Serra verso lo scioglimento

I suoi compiti affidati al Comitato scientifico della Biblioteca Malatestiana

Staffetta di competenze fra la Fondazione Serra e il Comitato Scientifico della Biblioteca Malatestiana. D'ora in poi sarà quest'ultimo ad avere il compito di programmare attività e iniziative  per valorizzare l'opera di Renato Serra e il Museo Casa Serra, mentre la Fondazione Serra verrà sciolta. Questo il senso della proposta di delibera approvato dall'Amministrazione comunale di Cesena e che sarà sottoposta al voto del Consiglio comunale in una prossima seduta.In vista di questo passaggio (che sarà preceduto dall'esame della Commissione consiliare competente), il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alla Cultura Christian Castorri hanno inviato una comunicazione a tutti i consiglieri comunali per illustrare le ragioni che hanno portato la Giunta ad assumere questa decisione e per ribadire l'impegno a  mantenere viva e promuovere la memoria di Serra, sulla scia dell'attività svolta nel centenario della sua morte, individuando strumenti e modalità più idonee.
 
Di seguito il testo della lettera

Cari Consiglieri,
 
gli stendardi che punteggiano le strade di Cesena, e che suscitano l'interesse anche dei turisti in visita, ci ricordano, ormai da molti mesi, che il 2015 è anno consacrato alla figura di Renato Serra nel centenario della sua morte. E da molti mesi sono in corso le molteplici iniziative che l'Amministrazione Comunale ha promosso per rendere omaggio a questo nostro illustre concittadino, che giovanissimo seppe affermarsi come uno dei più brillanti critici della sua generazione, e fu capace di dialogare alla pari con i protagonisti della cultura italiana ed europea, pur scegliendo di vivere appartato nella sua realtà provinciale. Il suo "Esame di coscienza di un letterato", scritto pochi mesi prima della morte, ci consegna il testamento spirituale non solo dell'autore, ma di un'intera generazione "che stimò ineluttabile la propria partecipazione alla guerra". Momento culminante di questo anno Serriano è stato sicuramente il 20 luglio scorso, giorno nel quale abbiamo ricordato esattamente i cento anni da quel fatidico giorno del 1915 quando, sul Podgora una raffica di mitragliatrice uccise il tenente Serra, tornato al fronte da pochissimi giorni. Iniziative per la celebrazione del centenario Serriano che hanno visto protagonisti le principali istituzioni e numerose associazioni culturali della Città, dimostrando così, nella concretezza dei fatti, l'attenzione e l'attaccamento di Cesena nei confronti di Serra. Un legame strettissimo, che lo stesso Serra manifestò costantemente nel corso della sua esistenza. A testimoniarlo i tanti passi che nei suoi scritti (non solo le lettere, ma anche le opere di critico) ci restituiscono squarci della 'sua' Cesena:  la Biblioteca con i suoi cortili ghiaiosi, il Ponte Vecchio, "col grande arco quasi romano", da cui immagina si sia affacciato Fra Michelino, "le casette della mia cittadina, raccolte laggiù in una immobilità di pietra tagliata a secco", "la rampata di ciottoli vecchi e lisci" di via Malatesta Novello, la Porta Montanara "aperta sul cielo ; e di là il mondo".
E nel nome di questo legame, ricordiamo come particolarmente significative siano state le iniziative realizzate all'interno della Casa Museo Renato Serra, luogo il quale, più di ogni altro, ci riesce a trasmettere la consapevolezza di quanto sia importante mantenere viva e promuovere la memoria dell'illustre letterato Cesenate.
In questi mesi abbiamo avuto la certezza di come le istituzioni culturali della Città, a partire dalla Biblioteca Malatestiana, della quale Renato Serra fu direttore, siano sensibili e abbiano a cuore una programmazione culturale volta alla valorizzazione dell'opera di Renato Serra e del Museo Casa Serra. E ció anche attraverso la proposta di incontri pubblici, di pubblicazioni, attività di ricerca storica e letteraria con l'obiettivo principale di diffondere alle nuove generazioni la lezione di cultura, di riflessione teorica e di impegno morale dell'autore cesenate. L'obiettivo di fondo è di dimostrare la capacità - oltre che la volontà - di sapere perseguire quegli scopi per i quali nel 2004 venne costituita la Fondazione "Renato Serra". Fondazione, creata per volontà dei soci Banca di Cesena, Credito Cooperativo di Cesena e Ronta, Istituzione Biblioteca Malatestiana, Provincia di Cesena e Istituto per i beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena. Come già saprete, purtroppo, dal 1 gennaio 2015, in seguito ai recessi dei soci avvenuti negli anni, il Comune di Cesena è rimasto l'unico socio. Per questo motivo e poiché lo scenario normativo in tema di partecipate evidenzia le ragioni di opportunità di una loro progressiva riduzione, (esigenza evidenziata anche dalla Corte dei Conti, che ha ribadito che alle fondazioni partecipate dagli enti locali si devono applicare tutte le limitazioni e restrizioni previste in generale per le società, enti ed aziende partecipate dai medesimi enti locali), l'Amministrazione Comunale - in linea con l'azione di razionalizzazione complessiva del sistema culturale, avviata a partire dal 30 ottobre 2014, in seguito all'approvazione della delibera numero 89 "La Cultura come opportunità di crescita per la Città. Linee di indirizzo" - ha ritenuto opportuno individuare un percorso alternativo al mantenimento della Fondazione "Renato Serra", che garantisse tuttavia il perseguimento degli scopi della Fondazione stessa.
Appare evidente come sia maggiormente opportuno gestire direttamente le attività previste nello statuto della Fondazione, attraverso la struttura interna comunale, integrando, per gli aspetti di programmazione e valorizzazione culturale, le funzioni del Comitato Scientifico della Biblioteca Malatestiana che, come avvenuto nel corso del 2015, in occasione delle attività di celebrazione del centenario della morte di Renato Serra, potrà contare sulla collaborazione e sul supporto delle principali istituzioni culturali della Città: Teatro "Bonci", Conservatorio "Maderna" e Centro Cinema "Città di Cesena".
Affinché quindi da subito si possano perseguire gli scopi con maggiore efficienza, nel solco dettato dalle normative vigenti in tema di partecipate, la Giunta, nella seduta del 10 novembre scorso ha approvato una delibera per l'avvio di un percorso di valorizzazione dell'opera di Renato Serra e del Museo Casa Serra.
Vi sarà utile sapere, che ogni passaggio è stato naturalmente condiviso dalla famiglia Serra, a partire dallo scioglimento della Fondazione "Renato Serra" e dalla modifica al Regolamento del Comitato Scientifico della Biblioteca Malatestiana, che verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale.
Auspichiamo che il percorso intrapreso trovi la vostra condivisione, affinché l'intero Consiglio Comunale possa dimostrare ancora una volta la propria attenzione verso Renato Serra, illustre letterato e nostro concittadino.
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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