Il Premio Malatesta Novello per il 2015 è stato assegnato all'imprenditore Giulio Babbi, all'archeologa Monica Miari e alla memoria della poetessa Nadia Campana, nel trentesimo anniversario della tragica scomparsa.
A indicarli la commissione presieduta dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e composta dal professor Marino Biondi, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria all'Università di Firenze, e dal professor Carlo Dolcini, docente di Storia Medievale all'Università di Bologna.
Come tradizione, il premio sarà loro consegnato nel corso di una cerimonia che si svolgerà in Biblioteca Malatestiana il 20 novembre alle ore 17.30, anniversario della morte di Malatesta Novello. E quest'anno si tratta di un anniversario fatidico: sono infatti passati 550 anni esatti dalla morte dell'illuminato signore di Cesena e, quindi, dall'affidamento della 'sua' Biblioteca alla città di Cesena.
Anche quest'anno il Premio Malatesta Novello va a tre figure di rilievo, che si sono distinte nel loro campo di attività e che rappresentano al meglio l'eccellenza cesenate, declinandola ciascuno in modo diverso e personalissimo, sulla base della propria storia e del proprio talento.
Con Giulio Babbi si rende omaggio al talento di un imprenditore che ha saputo guidare l'impresa di famiglia, fondata insieme al padre Attilio, in un'azienda leader che diffonde nel mondo specialità dolciarie di altissima qualità, ma che pure non ha perso di vista la dimensione familiare, dando vita a una vera e propria dinastia. La sua sagacia manageriale, che lo ha portato a raggiungere traguardi ragguardevoli, si accompagna a una grande carica umana, che si traduce in passione, tenacia, attenzione ai rapporti interpersonali. E Cesena è orgogliosa di sapere che fra i suoi migliori ambasciatori nel mondo ci sono i deliziosi 'Viennesi' inventanti nel laboratorio dolciario dei Babbi.
Monica Miari, funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, non è di Cesena, ma per vari anni, fino al 1 novembre scorso, ha diretto le principali indagini archeologiche condotte nel nostro territorio: i cesenati l'hanno vista spesso al lavoro in giro per la città, inginocchiata fra gli scavi del colle Garampo o intenta a esaminare i reperti restituiti dal sottosuolo del Foro Annonario. Con la sua professionalità e il suo impegno ha offerto un prezioso contributo, di cui siamo grati, alla conoscenza del passato della nostra città.
A Nadia Campana va il premio alla memoria, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Poetessa raffinata e profonda, pur nell'esiguità della sua produzione, meravigliosa traduttrice di Emily Dickinson, saggista affascinata dalla letteratura al femminile, Nadiella (come la chiamavano gli amici) ci ha lasciato la testimonianza di un'intelligenza appassionata e sensibile, e il grande rimpianto per una vita conclusa troppo presto.
Il premio consiste nella riproduzione in oro zecchino di una medaglia realizzata dal Pisanello e custodita nella Malatestiana, raffigurante da un lato il profilo e dall'altro la figura intera di Malatesta Novello.
Istituito nel 2007, il Premio Malatesta Novello è stato assegnato nelle precedenti edizioni a:
- Oddo Biasini, Nicoletta Braschi e Davide Trevisani nel 2007,
- Mariangela Gualtieri, Alberto Sughi e Azeglio Vicini nel 2008,
- Francesco Amadori, Ilario Fioravanti e Monica Mondardini nel 2009
- Giorgio Ceredi, Edmeo Lugaresi (alla memoria) e Maria Grazia Maioli nel 2010
- Nerio Alessandri e Chiara Guidi nel 2011.
- Cino Pedrelli (alla memoria), Bruno Piraccini e Cristina Ravaglia nel 2012
- Giuliano Galassi, Giobbe Gentili e Anna Zanoli nel 2013
- Emanuelle Caillat, Dionigio Dionigi e Giovanni Paganelli nel 2014