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Il Ridotto del Teatro Bonci verso una nuova vita: pronto il progetto per restituirlo all'attività culturale

Ospiterà l'Istituto per le arti sceniche e performative

Nuova vita per il Ridotto del teatro Bonci, che entro il 2016 sarà restituito all'attività culturale, dopo che per più di 18 anni (dal 1997) è stato utilizzato come sede degli uffici urbanistici del Comune di Cesena. Il progetto per il nuovo utilizzo di questo spazio è stato presentato in antiprima nel corso di una conferenza stampa svoltasi proprio al Ridotto. Presenti il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore alla Cultura Christian Castorri e il comitato che ha messo a punto il progetto. La proposta di nuovo utilizzo del Ridotto del Teatro Bonci, infatti, è frutto del lavoro svolto dal comitato nominato dalla Giunta comunale il 28 luglio 2015 con il compito di definire un progetto culturale per la valorizzazione questo spazio, una volta trasferiti gli uffici del settore Urbanistica del Comune.
Ai lavori del comitato hanno partecipato:
·         Chiara Guidi - Co-fondatrice della compagnia teatrale "Socìetas Raffaello Sanzio", esperta di teatro musicale e di didattica infantile. Coordina l'organizzazione dei festival "Màntica" e "Puerilia";
·         Enrico Malatesta - Musicista percussionista, esperto di musica contemporanea, elettroacustica e di improvvisazione. Ha studiato percussioni classiche presso il conservatorio "Bruno Maderna";
·         Cesare Ronconi - Co-fondatore del teatro "Valdoca". Nell'ultimo decennio ha condotto Corsi Europei di Alta Formazione per l'Attore. Collabora con la Facoltà di Architettura "Aldo Rossi" di Cesena;
·         Mariangela Gualtieri - Poetessa e drammaturga. Cura la consegna orale della poesia - con letture di versi in Italia e in vari paesi del mondo - dedicando piena attenzione all'apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
·         Roberta Ioli - Dottore di ricerca in Filosofia, esperta di teatro antico e insegna nei Corsi di Alta Formazione. Collabora attualmente con case editrici, per le quali ha realizzato revisioni scientifiche e critiche. Insegnante di materie letterarie e traduttrice dall'inglese;
·         Lorella Barlaam - Scrittrice, drammaturga e giornalista;
·         Paolo Chiavacci - Musicista, direttore del Conservatorio "B. Maderna";
·         Franco Pollini - Direttore del teatro "A. Bonci";
·         Antonio Maraldi - Dipendente Comunale in servizio presso il Centro Cinema "Città di Cesena", esperto di cinema, critico cinematografico e curatore di rassegne;
·         Elisabetta Bovero - Dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana, Cultura e Turismo.
Il gruppo di lavoro è stato coordinato da da Giovanna Botti, membro della Consulta Cultura. 

Un po' di storia 
Il Ridotto in epoche diverse ha ospitato concerti, conferenze, piccoli spettacoli. Nelle sale laterali, hanno svolto la loro attività le scuole di musica cesenati: prima l'Istituto Corelli e poi, dal 1970 al 1992, il Conservatorio. In occasione del restauro del Bonci (concluso nel 1996), una parte dei locali di servizio è stata inglobata nel Teatro. 
La parte restante, per un'estensione complessiva di circa 500 mq, comprendente la Sala e una serie di sale adiacenti, è stata "provvisoriamente" utilizzata come sede degli uffici dell'Urbanistica.
Questa soluzione - che pure ha permesso di mantenere funzionanti i locali e di effettuare, oltre alla manutenzione, i necessari interventi di consolidamento, rendendo così  agibili questi locali come il resto del Teatro (pur non essendo stati coinvolti dal restauro del 1993-96) - ha privato per quasi vent'anni la città di uno spazio che, per la sua collocazione e la sua storia - ha una chiara vocazione teatrale. La svolta è arrivata nell'estate del 2015, quando è stato deciso di restituire il Ridotto a questa vocazione. 

Gli obiettivi affidati al Comitato
Questi gli obiettivi del lavoro svolto dal comitato:
· Creare nel Ridotto una realtà culturale unica e originale nel panorama locale e internazionale che ponga al centro non le sovrastrutture di proposte culturali preconfezionate bensì i bisogni culturali, emersi e sviluppati tramite il contributo maieutico di maestri;
· Realizzare un luogo destinato in primis a sviluppare la creatività giovanile, capace di rapportarsi con le avanguardie culturali e artistiche, in un percorso di cittadinanza attiva che promuova il dialogo intergenerazionale e interculturale, in chiave civile e culturale, attivando anche meccanismi virtuosi formali e informali tra le istituzioni e i cittadini che potenzi la connotazione culturale della città;
· Dopo una prima fase di sperimentazione, attivare a Cesena uno spazio culturale aperto e pubblico, che diventi, col tempo, punto di riferimento trasversale, dove, ad esempio, l'accessibilità sia garantita a priori, ancor prima dei programmi di attività (ovvero si va al Ridotto indipendentemente dal programma di attività di quella giornata perché si sa che al Ridotto c'è una proposta culturale costante e stimolante; ad esempio le "lezioni" in qualità di uditori sono possibili). 

Il futuro del Ridotto

Il progetto elaborato dal Comitato prevede che il Ridotto sia destinato all'Istituto per le arti sceniche e performative; al suo interno, oltre alle discipline offerte, integrerà i progetti speciali di Chiara Guidi, di Cesare Ronconi, di Enrico Malatesta e del Conservatorio Bruno Maderna, sviluppando anche sinergie con il Teatro Bonci, la Biblioteca Malatestiana, il Centro cinema San Biagio e altri istituti culturali cittadini.
Con la creazione di questo Istituto Cesena si candida a diventare città modello per una relazione di arte civica che lega scuola e cultura, attraverso forme artistiche embrionali che lo spazio del Ridotto non solo deve suscitare, ma anche proteggere e accogliere. Non, dunque, artisti che trasmettono solo il proprio sapere o che realizzano propri personali progetti (hanno altre sedi o città per farlo), ma giovani che, in base a un loro embrionale e indefinito desiderio di creazione, trovano persone disposte ad ascoltare e a suggerire possibili soluzioni senza sostituirsi a essi.
Ma, accanto all'attività dell'Istituto per le arti sceniche e performative, c'è anche l'intenzione di aprire il Ridotto del Teatro alle realtà culturali della città per la realizzazione di attività pubbliche.Inoltre, sulla base dell'accordo raggiunto con Ert, al suo interno verranno individuati spazi opportunamente definiti in cui trasferire gli uffici del Teatro (oggi collocati all'interno del San Biagio). In ogni caso, i destinatari principali del progetto saranno i giovani, sia quelli fra i 14 e i 18 anni, sia dai 18 anni in su. 
Gli spazi saranno gestiti direttamente dal Comune di Cesena, che si avvarrà degli artisti per la realizzazione del progetto dell'Istituto delle arti sceniche e performative della città di Cesena.  - L'Istituto sarà retto da un Comitato di gestione, nominato dalla Amministrazione comunale, che rimarrà in carica per la durata del progetto (due anni).
Nei restanti periodi, l'Amministrazione gestirà il calendario di utilizzo pubblico degli spazi, adottando uno specifico regolamento che garantisca la qualità delle iniziative. 

Un progetto condiviso
Il progetto di valorizzazione culturale del 'nuovo' Ridotto del Teatro sarà presentato alla città in un incontro pubblico che si terrà venerdì 30 ottobre, alle ore 20.30, nel foyer del "Bonci". A illustrare il progetto saranno l'Assessore alla Cultura Christian Castorri insieme a tutti i membri del gruppo di lavoro.
Prima il progetto sarà illustrato anche alla commissione consiliare competente (giovedì 29 ottobre alle ore 18.30) e alla consulta cultura "aperta" (mercoledì 28 ottobre alle ore 20.30) 

I passi successivi
Concluso il percorso di condivisione e confronto pubblico e politico, l'Amministrazione comunale approverà il progetto definitivo per sottoporlo poi alla Regione Emilia Romagna per la definizione delle risorse necessarie per la sua realizzazione. Il progetto verrà avviato a settembre 2016. 
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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