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Uxoricidio di via Milani, il cordoglio dell'Amministrazione comunale per la morte di Nadia Salami

"Ora la priorità è la tutela dei tre bambini"

All'indomani dell'uccisione di Nadia Salami per mano dell'ex marito, l'Amministrazione comunale di Cesena esprime dolore e sbigottimento per la morte della giovane madre e per il dramma dei suoi tre figlioletti (rispettivamente di due, tre e quattro anni). A rendere ancor più forte lo sgomento, il fatto che la signora Nadia era conosciuta ai servizi sociali dal 2013. In questi anni il Comune l'aveva occasionalmente sostenuta dal punto di vista economico, poiché  il reddito di cui disponeva non era sempre sufficiente a supportare la crescita dei tre figli.
La famiglia abitava in un alloggio di proprietà dell'ASP nella corte interna dell'ex Roverella. L'assistente sociale era a conoscenza della separazione dei due genitori, che, come quasi sempre succede, non era esente da conflitti e dissapori. Nulla, tuttavia, che facesse immaginare un epilogo di tale portata.
Mentre sono in corso le indagini per ricostruire l'accaduto, i Servizi sociali del Comune sono immediatamente intervenuti per prendere in carico di tre bambini e si stanno adoperando per garantire loro una sistemazione in un contesto che si avvicini, per quanto possibile, a quello famigliare.
In questo senso ci si sta orientando per fare in modo che i due fratellini più grandi, iscritti alla scuola per l'infanzia, continuino a frequentare la sezione in cui erano inseriti.

Il messaggio del Sindaco Lucchi e degli Assessori Benedetti e Lucchi 

"Questo terribile episodio di violenza familiare - scrivono il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti e l'Assessore alle Politiche della differenza Francesca Lucchi - sta scuotendo le coscienze dei cesenati con una forza sconvolgente. E al dramma per la morte violenta di una donna, si aggiunge in questo caso la preoccupazione per il futuro di suoi tre bambini piccolissimi". 
"Quello che è successo la scorsa notte nell'appartamento di via Milani - proseguono il Sindaco Paolo Lucchi e gli Assessori Francesca Lucchi e Simona Benedetti - è un episodio terribile e che non può trovare alcuna giustificazione. Per come l'abbiamo conosciuta, possiamo dire certamente che Nadia era una giovane mamma forte ed emancipata. Una donna che non era spaventata dall'idea di dover crescere da sola i suoi bambini, a cui non piaceva subire scelte assunte da altri ma che desiderava scegliere e decidere il proprio futuro. E forse proprio la sua forza e il suo desiderio di decidere autonomamente era ciò che l'ex marito non riusciva ad accettare".
"Troppe volte  - ricordano il Sindaco e gli Assessori - in questi ultimi anni a Cesena abbiamo assistito all'uccisione di donne a cui è stata tolta la vita da persone che dicevano di amarle: la morte di Nadia si affianca a quelle di Eleonora, Stefania, Sabrina. Ognuna di loro aveva una storia diversa, ma le accomunava il desiderio di decidere da sole per loro stesse, anche nel momento di metter fine a una relazione". "In questo drammatico frangente  - continuano gli amministratori - ora la priorità è di pensare ai bambini, di proteggerli e di costruire intorno a loro  le condizioni migliori per consentire una crescita quanto più possibile al riparo dal trauma subito. Un traguardo difficile sul quale i servizi sono impegnati già dai momenti immediatamente seguenti l'accaduto. Lodevole è stato, fin dalla notte, l'impegno delle forze dell'ordine intervenute, ad iniziare dai carabinieri e dalla polizia municipale, che immediatamente hanno messo al riparo i bambini relazionandosi con i servizi sociali. A tal proposito desideriamo ringraziare il Comandante dei Carabinieri Diego Polio e il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Colloredo, che hanno seguito la situazione in prima persona con sensibilità e grandissima professionalità".

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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