Mentre al Senato si discute di tagli alla sanità per un valore che supera i due miliardi di euro nel 2015 (e altrettanti sono previsti nel 2016 e nel 2017), la Regione Emilia-Romagna va decisamente controcorrente e decide di investire per ridurre le liste di attesa.
Se fulcro centrale dei tagli nazionali sono le visite specialistiche, infatti, proprio ieri a Bologna si è deciso di intraprendere una strada opposta, che prevede un pacchetto di misure studiate ad hoc per ridurre le liste di attesa."Sappiamo bene che la nostra è una sanità eccellente - dichiarano il Sindaco di Cesena (nonché Presidente della Conferenza socio-sanitaria della Romagna) Paolo Lucchi e l'Assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti - eppure è evidente che anche da noi, a Cesena e in Romagna, ci sono margini di miglioramento delle prestazioni ai cittadini verso i quali si deve continuare a prestare la massima attenzione.
Per questo, valutiamo con particolare soddisfazione il nuovo piano varato dalla nostra Regione, che attraverso miglioramenti organizzativi, il reclutamento di personale in aggiunta e nuovi accordi con i privati accreditati, si prefigge di impiegare dieci milioni di euro per limitare le attese e ridurre la migrazione dei cittadini romagnoli fuori regione per accedere ad esami e viste specialistiche"."
Anche in questa occasione - concludono il Sindaco Lucchi e l'Assessore Benedetti - la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato di saper ascoltare i territori e di voler continuare ad investire, innanzitutto, su un ambito fondamentale come quello della salute. Nuovi interventi per la riduzione delle liste di attesa, e quindi per migliorare l'accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie, costituiscono, infatti, una fra le richieste prioritarie dei sindaci romagnoli."
Ufficio stampa
Federica Bianchi