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"Patto per il lavoro, un'occasione straordinaria. Cesena è pronta a fare la sua parte"

 
Con il Patto per il lavoro, varato dalla Regione, si apre un nuovo, importante capitolo per Cesena e per tutta l'Emilia - Romagna. Con la firma di ieri a Bologna, infatti, si sono poste  le basi di una forte collaborazione con enti locali, Università, parti sociali, per raggiungere un obiettivo di grande respiro: dimezzare, entro i prossimi cinque anni, la disoccupazione favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.
Fin dal suo insediamento il Presidente Bonaccini lo aveva indicato come uno dei compiti  prioritari per la sua Giunta e in questi mesi abbiamo seguito con attenzione il lavoro preparatorio, anche attraverso un coinvolgimento diretto, nella convinzione che il tema dell'occupazione e dello sviluppo debbano essere "l'ossessione quotidiana" per chiunque ha responsabilità amministrative. Il Patto è una risposta estremamente concreta in questa direzione: per i prossimi 5 anni sono a disposizione 15 miliardi di euro per favorire la creazione di circa 120 mila posti di lavoro e portare la disoccupazione al 4,5%. Per le politiche dedicate direttamente al lavoro, allo sviluppo delle imprese e della cultura imprenditiva e alla qualità e sostenibilità del territorio, vengono mobilitate risorse strutturali per circa 3,2 miliardi.
Si tratta di buona parte delle risorse dei Fondi europei gestiti attraverso i Programmi operativi regionali del Fesr, Fears e Fse e del Fondo garanzia giovani (Yei) per circa 2,1 miliardi, nonché risorse proprie regionali aggiuntive (240 milioni) e risorse nazionali per circa 900 milioni di euro. A queste risorse vanno aggiunte (pur con impatti differenziati nel tempo dal punto di vista della capacità di generare lavoro e sviluppo territoriale) le disponibilità per la ricostruzione dell'area del sisma, stimate in circa 5 miliardi, e le risorse per la mobilità sostenibile e le infrastrutture viarie e di comunicazione strategiche, per circa 7 miliardi di euro, che trovano riscontro prevalentemente in strumenti nazionali di intervento. Del documento regionale condividiamo in pieno l'impostazione, anche perché  in vari punti riprende e sviluppa scelte che abbiamo già intrapreso, a cominciare dall'attenzione riservata all'innovazione, alla qualità e al rafforzamento competitivo del sistema produttivo, alle nuove imprese.
A Cesena abbiamo provato a declinarla con la realizzazione di CesenaLab, l'incubatore di start up nel settore delle nuove tecnologie, con l'adesione al bando "Impresa creativa" volto a incentivare percorsi imprenditoriali autonomi specialmente nei campi della creatività e dell'innovazione, ma anche con i bandi a sostegno della nuova imprenditoria, con i quali abbiamo messo a disposizione contributi a fondo perduto e sgravi fiscali (la cosiddetta 'no tax area') per un importo di  450mila euro lo scorso anno, rifinanziati completamente nel 2015.
Ma il documento varato dalla Regione contiene anche una chiara indicazione per la legalità, la semplificazione normativa e l'efficientamento organizzativo, aspetti a cui l'Amministrazione cesenate sta dedicando da tempo energie e risorse, prima da sola e poi nell'ambito dell'Unione Valle Savio, vero 'laboratorio' per la messa a punto di un'organizzazione più snella, economicamente più sostenibile e, soprattutto, più efficace e rispondente alle necessità di cittadini e imprese.Guardiamo, poi, con particolare interesse al pacchetto di investimenti preannunciati per la qualità del territorio: si parla, fra le altre cose, di un piano per la sicurezza e la manutenzione del territorio, di un piano per la casa, di un piano per l'edilizia scolastica.Chi conosce la nostra attività sa bene che, per noi, questi sono temi prioritari.
A testimoniarlo,  sul fronte della casa, la recentissima approvazione dello stanziamento per l'acquisizione delle aree su cui realizzare il quartiere Novello con il suo programma di housing sociale. Mentre, a caratterizzare il bilancio 2015 del Comune di Cesena c'è proprio la scelta di dedicare un capitolo importante nel piano degli investimenti alla scuola e all'Università, con un importo complessivo di oltre 23 milioni di euro destinati al completamento del Campus universitario, all'ampliamento della scuola primaria di S. Vittore, alla nuova palestra di S. Giorgio, ma anche a interventi di riduzione del rischio sismico e di manutenzioni.
Ora, di fonte all'orientamento della Regione a impegnarsi in questa direzione, auspichiamo che si aprano prospettive più ampie, che ci consentano di aggiungere a quanto già programmato nuove previsioni, per dare una spinta ancora più decisa al nostro territorio, sia sotto l'aspetto del patrimonio infrastrutturale, sia sotto quello economico.
Con il Patto per il lavoro, la Regione Emilia Romagna lancia una sfida straordinaria per uscire dalle pastoie di questa crisi infinita e rimettersi in moto in modo nuovo e dinamico. Noi  cesenati ci sentiamo pronti a coglierla e a fare la nostra parte.

Paolo Lucchi
SIndaco di Cesena

Tommaso Dionigi
Assessore all'Innovazione e Sviluppo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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