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Pass invalidi: a Cesena e Rimini quasi il doppio rispetto a Forlì e Ravenna

Com'è possibile che a Cesena si contino 4,2 pass invalidi ogni 100 abitanti e a Rimini addirittura 5,84, mentre a Ravenna la media è di 2,5 e a Forlì di 2,6 (in linea con le medie nazionali)? A sollevare la questione sono i Sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Rimini Andrea Gnassi con una lettera indirizzata al direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini.

Perché se è vero che sono i Comuni a rilasciare i contrassegni, lo fanno sulla base di certificazioni prodotte dagli uffici dell'Ausl. E di fronte a dati così diversi rispetto a Forlì e Ravenna, viene il dubbio che le procedure per il rilascio degli attestati di disabilità seguite a Cesena e Rimini siano di manica più larga.

Prima di rivolgersi al Direttore Tonini, i Sindaci Lucchi e Gnassi hanno compiuto verifiche sulla gestione del rilascio dei pass invalidi, ed entrambi i Comuni hanno messo a punto azioni per evitarne l'uso improprio.

In particolare, a Cesena dall'inizio dell'anno, lo Sportello Facile e la Polizia Municipale collaborano per agevolare i famigliari dei titolari di pass invalidi deceduti nella restituzione del tagliando, inviando la comunicazione attraverso i vigili notificatori.

Invece, il Comune di Rimini ha provveduto a ridurre il numero di auto autorizzate per ciascun disabile (da 5 a 2 targhe assegnate ad ogni permesso).

L'obiettivo dell'iniziativa dei due Sindaci è di impedire l'utilizzo improprio del pass da parte di chi non ne ha diritto Di seguito il testo della lettera firmata dal Sindaco Lucchi e dal Sindaco Gnassi   Gentile Direttore, annualmente gli uffici mobilità dei nostri Comuni rilasciano i cosiddetti "pass disabili". Si tratta dei contrassegni riservati a chi esibisce una attestazione di disabilità, che permettono ai possessori agevolazioni relative a sosta e viabilità (per esempio la possibilità di parcheggiare negli stalli dedicati e di accedere alle zone a traffico limitato).

La previsione di queste opportunità per i possessori di pass connota, a nostro avviso, il livello di civiltà delle comunità che, anche in questo modo, consentono a tutti una rete similare di opportunità. In particolare, è necessario prevenire gli abusi che, purtroppo, possono derivare dall'utilizzo improprio dei pass disabili.

Un obiettivo che è possibile perseguire sia garantendo la restituzione del pass quando vengono meno i requisiti (decesso o disabilità temporanea), che monitorando con grande attenzione la congruità delle attestazioni di disabilità che vengono rilasciate.Per questo, abbiamo monitorato l'andamento dei pass disabili nelle nostre città, confrontandone la quantità con altre città italiane di dimensioni comparabili con Cesena e Rimini.

Ne è emerso che la media delle città simili alle nostre, è più o meno attestabile sui 2,50 pass ogni 100 abitanti, mentre questo dato è di 4,20 pass per Cesena (4.080 pass per circa 97.000 abitanti) e per Rimini addirittura di 5,84 (8.572 pass per circa 147.000 abitanti).

Il dato risulta ancor più sorprendente se ci prendono poi in esame i dati relativi alle altre due città maggiori della nostra Ausl.

Infatti, sia a Forlì (2,60 pass ogni 100 abitanti, per un numero complessivo di 3.079), che a Ravenna (2,50 pass ogni 100 abitanti, per un totale di 3.965), la percentuale risulta in linea con quella comune a molte altre città italiane.

Non ci è possibile, in questa sede, individuare con assoluta precisione i motivi che vedono le nostre città registrare una percentuale di pass disabili di circa il doppio rispetto alle città più simili alla nostra.

Riteniamo però sia necessario avviare un monitoraggio molto preciso, per evitare che dietro tali numeri si celino alcuni casi di utilizzo improprio.

E ciò con l'obiettivo di tutelare chi invece ha tutti i requisiti per possedere il pass e per utilizzarlo, meritando di usufruire di tutte le opportunità che allo stesso sono collegate.Per questo, abbiamo già avviato le procedure attraverso i nostri uffici per verificare che non siano ancora in circolazione pass per i quali son venuti meno i requisiti di possesso, in modo particolare per quelli assegnati a persone in seguito defunte, e di ridurre sensibilmente il numero di auto autorizzate per ciascun disabile.

Analogamente, con la presente chiediamo all'ASL di verificare il corretto funzionamento delle procedure per il rilascio degli attestati di disabilità in essere a Cesena e Rimini, con l'obiettivo di correggere eventuali anomalie che portassero a rilasciare improprie certificazioni di disabilità.Sentiamo il dovere di garantire a chi è affetto da disabilità una piena fruizione delle nostre città, l'accesso agli spazi delle stesse, il  godimento dei servizi garantiti ad ogni cittadino.

E' un elemento fondamentale e imprescindibile per ogni comunità.

Per farlo però, dobbiamo, senza timore alcuno, impedire a qualsiasi "furbetto" di beneficiare di agevolazioni che non gli son dovute e che andrebbero a danneggiare chi, invece, ne ha pieno diritto. 

Certi della Sua condivisione di questa esigenza, la ringraziamo anticipatamente per la collaborazione.


Il Sindaco di Cesena  
Paolo Lucchi  

Il Sindaco di Rimini     
Andrea Gnassi

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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