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Sistema Street Scout: la risposta del Sindaco all'interpellanza urgente del consigliere Marco Casali

Si trasmette il testo della risposta che, in apertura del Consiglio comunale di oggi, il Sindaco Paolo Lucchi ha dato all'interpellanza urgente presentata dal consigliere Marco Casali di "Libera Cesena"in merito alla adozione del sistema "Street Scout" da parte della Polizia municipale.
Nella sua risposta il Sindaco rassicura il consigliere Casali sul fatto che il sistema non altera le attività di accertamento, ma al contrario consente di ridurre gli errori e, punto per punto, fornisce la spiegazione di tutti i quesiti proposti, a cominciare da quello sulla scelta di un nome anglofono: ricordando che si tratta dell'identificazione commerciale dello strumento utilizzato, il Sindaco respinge il sospetto di una voluta mancanza di chiarezza e stigmatizza l'ironia di Casali, trovandola irrispettosa nei confronti del lavoro svolto dalla Pm.
Fra le altre informazioni fornite, anche l'indicazione delle città che hanno già adottato questo sistema: si tratta di Bologna, Genova e Firenze.

Prima di rispondere puntualmente ai suoi quesiti, Consigliere Casali, mi permetto di obiettare relativamente alla considerazione iniziale della sua interpellanza. A suo parere, infatti, la stessa "assume carattere di urgenza in quanto solo attraverso la stampa si è venuto a conoscenza dell'adozione di un sistema particolarmente invasivo che sicuramente produrrà notevoli ricadute sul contenzioso fra amministrazione pubblica e il cittadino oltre ad avvelenare ulteriormente un rapporto già reso precario a seguito dell'installazione di Icarus e sulla base delle paventate decisioni di sopprimere il parcheggio di Piazza della Libertà".Forse, ascoltate le risposte ai quesiti posti, in realtà si renderà conto di come il sistema introdotto non alteri, non aggiunga e non modifichi le attività di accertamento delle violazioni per soste "vietate" da parte della Polizia municipale. Si tratta, semplicemente, di una dotazione tecnica che supporta le attività di accertamento e favorisce una semplificazione nella fase di alimentazione del sistema di gestione del procedimento sanzionatorio in uso alla Polizia municipale. E ciò poiché molti dati vengono rilevati direttamente dal sistema, senza la necessità di trascriverli da parte degli agenti. Questa forma di automazione, inoltre, consente di ridurre gli errori dovuti a trascrizioni ed i tempi di inserimento, incrementando le prove dell'accertamento e riducendo, quindi, l'eventuale contenzioso. Per i cittadini non vi sono variazioni significative: neppure ora le auto possono impunemente essere collocate in divieto di sosta e, come lei sa bene, a Cesena la stragrande maggioranza dei cittadini tende sempre a rispettare le regole.D'altra parte non mi permetto certo di autocollocarla tra coloro che sottovalutano come l'accertamento delle scelte di utilizzo improprio del'auto risponda a criteri equi e reali di salvaguardia della sicurezza e della fluidità della circolazione (anche in favore del trasporto pubblico e delle categorie più deboli di cittadini), oltre che formali di rispetto delle norme.Personalmente ritengo che il sistema non sia particolarmente invasivo: sarà semplicemente utilizzato per i controlli che in passato venivano fatti "con blocchetto e penna" - rendendoli quindi più efficaci - mentre, relativamente alla privacy, tutte le attività sono garantite dal rispetto delle relative norme vigenti. Infatti, le immagini saranno gestite per trattenere solo la parte che è necessaria alla documentazione della prova e per il periodo strettamente necessario, procedendo alla cancellazione o all'oscuramento di tutto il resto.Anche la sua preoccupazione di futuri contenziosi, a me pare infondata: la prova fotografica, la registrazione vocale dell'accertamento e gli altri dati rilevati, daranno infatti origine ad un verbale che sarà firmato dall'agente accertatore. Ciò consentirà di supportare l'accertamento con maggiori elementi oggettivi rispetto al passato, rendendo più facilmente individuabili eventuali errori e creando così anche un'ulteriore tutela per i cittadini.

Quanto ai suoi quesiti:
1) in via preliminare, se si reputa congruo indicare il nuovo sistema con una definizione non in lingua italiana e se non si pensa che sia invece meglio indicarlo con un modalità più adatta alle finalità quale ad esempio: "cacciatori di infrazioni", "cacciatori di multe", "occhio vigile" o qualcosa di simile per fare capire al meglio ai cesenati l'esatta funzione del sistema. Nascondere la finalità dietro termini esotici pare una pratica di scarsa chiarezza che non fa che rendere sempre meno fiduciario il rapporto fra amministrazione pubblica e cittadino; 

Il nome utilizzato non è certo stato inventato dalla Polizia municipale o dal Comune di Cesena, ma trattasi della semplice identificazione commerciale dello strumento utilizzato. Immagino che la notizia possa crearle qualche tensione e per questo aggiungo che, personalmente, ritengo la sua ironia persino un po' offensiva per il personale della Polizia municipale e per il lavoro che i nostri agenti svolgono per la collettività. A mio parere mai la Polizia municipale si è impegnata per nascondere le proprie finalità e certamente non lo fa ora. Piuttosto, io la ritengo impegnata su obiettivi decisivi, collegati ad una convivenza civile che deve essere difesa e garantita ai cittadini di Cesena, i quali hanno il diritto di vivere in una comunità (ed in un Paese) che rispetta le regole. Su questo almeno concorderà? 

2) quale sia il costo complessivo delle attrezzature acquistate comprensivo anche della stima dei costi per i corsi svolti in merito alla formazione; 

Lo strumento è stato acquistato nel 2014 per un costo di 42.151 euro (iva compresa). A questi si è aggiunto un costo dell'applicativo interfaccia di 610 euro (iva compresa) ed un costo di formazione del  personale di 1.450 euro (iva compresa). Ma sarà bene che sappia che la Regione Emilia-Romagna (con uno specifico Accordo di programma) ha finanziato il 70% dell'acquisto. Ciò significa che il costo complessivo per la nostra comunità è stato di 13.263,3 euro.

3) quante siano le unità mobili dotate di tali sistemi; 
Lo strumento è uno ed è stato installato su un veicolo "con livrea". 

4) quale sia la durata del periodo di prova che si legge dagli articoli di stampa e da quando invece scatteranno le multe; 
A me non risulta che la stampa abbia accennato a "periodi di prova". Il richiamo alla temporaneità al quale lei forse fa riferimento, potrebbe essere riferito alla collocazione sul parabrezza di un avviso con il quale al conducente per ora viene segnalato che il suo veicolo è stato sanzionato. La collocazione di questo avviso è provvisoria e cesserà a fine giugno. Il servizio è iniziato il giorno 8 giugno e gli accertamenti della settimana scorsa sono stati 32. 

5) quale sia il programma predisposto per informare in modo capillare tutta la nostra cittadinanza circa l'utilizzo di questo nuovo strumento; 
Lei indica di "aver appreso dalla stampa" notizie sul sistema dotato: lo stesso è capitato a moltissimi cesenati. Non a caso, in queste settimane mi sono giunte numerose mail con richieste di controlli, spesso anche segnalando le zone nelle quali le abitudini negative da parte di alcuni, rendono minore la sicurezza per tanti. Come già anticipato, da molte settimane la stampa locale, che ringrazio di questo, ha garantito ampio spazio al nuovo sistema di rilevazioni delle infrazioni, con un'informazione che giudico diffusa ed evidente.

6) quale sia stato il motivo per cui si è deciso di adottarlo nella nostra città; 
Lo strumento costituisce una dotazione tecnica che supporta le attività di accertamento, creando una semplificazione nella gestione del procedimento sanzionatorio da parte della Polizia municipale. Infatti, molti dati vengono rilevati dal sistema senza la necessità di trascriverli da parte degli agenti. Questa forma di automazione consente di ridurre gli errori dovuti a trascrizioni, i tempi di inserimento, incrementa le prove dell'accertamento e riduce l'eventuale contenzioso. Lo strumento è molto versatile ed ha varie applicazioni che possono essere supportate. Ad esempio, la rilevazione delle velocità in movimento, sia seguendo che incrociando i veicoli. A Cesena questa funzione non verrà utilizzata, poichè il controllo delle velocità eccessive avviene con tele laser, consentendo di fermare e contestare immediatamente le violazioni. Tali servizi vengono svolti sulle strade con maggiore incidentalità ed il numero di accertamenti è di poche centinaia all'anno. Lo strumento supporta anche applicazioni che saranno attivate a breve e che consentono la lettura della targa (funzione già presente) ed il contestuale collegamento alle banche dati della motorizzazione civile per il controllo in tempo reale della regolarità delle revisioni dei veicoli e della copertura assicurativa. E, ne converrà, anche questi aspetti sono direttamente collegati alla sicurezza della circolazione ed alla tutela dei conducenti e dei cittadini cesenati.

7) quali studi preliminari sono stati svolti per verificare la necessità di utilizzo di questo ulteriore strumento; 
La necessità di dotazione tecnica avanzata per la Polizia municipale, è propria di tutti i Comandi, non solo del nostro. Solo utilizzando dotazioni automatizzate di questo tipo, in futuro si potrà garantire un maggior presidio e controllo del territorio, oltre a migliorare la qualità del lavoro. E' d'accordo con me o ritiene, invece, che alla Polizia municipale di Cesena debbano essere negate le evoluzioni tecnologiche alle quali oggi ambiscono tutte le forze di Polizia del Paese?

8) quante siano le città italiane ad aver adottato il predetto sistema. 
A me risulta che le città dotate di queste tipologie di strumentazione siano Bologna, Genova e Firenze.

Paolo Lucchi







 
 
 
 
 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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