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Bomba ritrovata nell'alveo del fiume Savio

si è riunita la Commissione tecnica che stabilirà le modalità di rimozione dell'ordigno

La data non è ancora stata fissata (sicuramente però dopo Ferragosto), ma si è già cominciato a ragionare sui preparativi e sulle misure da prendere in vista della rimozione dell'ordigno bellico ritrovato nelle scorse settimane nell'alveo del fiume Savio.

Questa mattina in Prefettura si è riunita la commissione tecnica incaricata di organizzare l'intervento. Accanto alla Prefettura, agli artificieri e al Comune (rappresentato dall'Assessore alla Protezione Civile Ivan Piraccini, dal dirigente del settore Tutela dell'Ambiente e Territorio e dalla funzionaria del Servizio Protezione Civile) erano presenti anche i rappresentanti delle forze dell'ordine, degli enti gestori dei vari servizi e del volontariato.

Ormai è stato stabilito che la bomba, lunga 120 cm e del diametro di 50 cm, verrà brillata altrove e che si procederà alla sua rimozione dopo che gli artificieri avranno eseguito il dispolettamento.  Durante queste operazioni, per tutelare la popolazione, sarà necessario evacuare le zone limitrofe in un raggio di 300 metri. Secondo le prime stime, saranno circa 1500 le persone interessate, residenti in circa 230 edifici.

Fra i compiti assegnati al Comune, oltre a quello di fornire tutti i dati necessari per la macchina organizzativa, ci sarà quello di provvedere all'assistenza della popolazione e in particolare di allestire un punto di accoglienza per dare ricovero agli evacuati.
Domani si svolgerà una prima riunione operativa di tutti i settori comunali coinvolti nelle operazioni

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi
(tel. 0547 356330)

 
 
 
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